Napoli, alla scoperta di Cajuste. E intanto torna di moda Gabri Veiga
De Laurentiis accelera per rinforzare il centrocampo azzurro: fatta per lo svedese, mentre per lo spagnolo manca ancora l'offerta giusta
Napoli, 9 agosto 2023 - Chi dopo la vittoria dello scudetto si aspettava un'estate nel segno di colpi di mercato roboanti da parte di Aurelio De Laurentiis è destinato a rimanere deluso. Da qui a ridimensionare gli acquisti già messi a referto e quelli in cantiere però ce ne passa: specialmente alla luce della ricetta ormai consueta del patron, che da anni costruisce le fondamenta del Napoli partendo dal basso e, all'apparenza, senza apporre mattoni particolarmente pregiati. Dopo il semisconosciuto Natan, arrivato per sostituire un altro (all'epoca) semisconosciuto Kim Min-Jae, ADL si avvicina a grandi passi a un innesto all'altezza mediana più o meno della stessa portata: quello di Jens-Lys Michel Cajuste.
Chi è Cajuste
Proprio come già successo per Natan, in queste ore tristemente salito agli onori della cronaca per aver cagionato la distorsione alla caviglia destra che sta ulteriormente complicando l'estate di Victor Osimhen, per saperne qualcosa del nuovo acquisto in pectore degli azzurri bisogna spulciare a fondo nei freschi archivi di un calcio non proprio di primissimo piano. Nato a Goteborg il 10 agosto 1999 da padre haitiano-americano e madre svedese, il quasi ex giocatore dello Stade de Reims ha vissuto la prima parte della propria vita in Cina prima di tornare in patria: nel frattempo però la scintilla con il calcio era inevitabilmente scoccata, con l'approdo nel 2010 nelle giovanili dell'Orgryte prima del debutto in prima squadra, datato 17 ottobre 2016 in occasione del match perso 1-4 contro il Sirius e, soprattutto, del successivo trasferimento al Midtjylland, una realtà tanto piccola quanto foriera delle battute iniziali delle carriere di calciatori di tutto rispetto. Il passaggio in Danimarca avviene nel giugno 2018 e non senza un tocco di giallo: Cajuste si era infatti già accordato con la sua nuova squadra in vista del seguente gennaio per approdare da parametro zero, ma le due società si sono messe d'accordo per anticipare l'operazione all'estate. Il trasferimento allo Stade de Reims si è invece effettivamente consumato nel mese che accoglie la sessione invernale di calciomercato: era il 10 gennaio 2022 e lo svedese si accasava in Francia, dove sarebbe poi stato notato dal Napoli grazie alle sue qualità particolari che lo piazzano a metà strada tra quelle dell'uscente Piotr Zielinski e dell'attualmente infortunato André-Frank Zambo Anguissa. Cajuste è infatti un mediano di gran fisico (188 cm per 77 kg) capace di scardinare le difese avversarie e di recuperare spesso la sfera prima di consegnarla ai compagni effettuando quasi sempre la scelta giusta. Insomma, quantità e qualità al servizio di Rudi Garcia offerte dal giocatore che verosimilmente sbarca in azzurro per colmare il buco lasciato da Tanguy Ndombele. E, forse, non solo.
Nuovo assalto a Gabri Veiga
Tra infortuni (veri e 'di mercato', per citare il tecnico francese), acciacchi e dubbi sulla permanenza di diverse pedine, il centrocampo appare oggi uno dei reparti più fragili del Napoli, come tra l'altro si è evinto dalle diverse amichevoli estive. Non a caso, è proprio in questa zona del campo che il club partenopeo sta imprimendo l'accelerata più netta al suo mercato. L'innesto del solo Cajuste, anche considerando soltanto l'aspetto numerico, non è sufficiente per alzare l'asticella e la qualità di un reparto che, in tal senso, ad oggi dipende principalmente da Stanislav Lobotka. Non a caso, il mirino di De Laurentiis non si è mai spostato dal sogno Gabri Veiga nonostante un lungo periodo in cui (apparentemente) le priorità erano altre. Il problema per il Napoli è che nel frattempo neanche il Celta Vigo ha abbassato di molto le sue pretese: l'unico modo per cedere il proprio talentino è attraverso la clausola rescissoria. Una teoria curiosamente non nuova dalle parti di Castel Volturno, dove questo strumento contrattuale è piuttosto in voga. Peccato che quando si tratta di utilizzarlo per prelevare giocatori anche dal valore piuttosto alto, De Laurentiis faccia orecchie da mercante. Nel lungo momento in cui la pista che conduceva a Gabri Veiga sembrava essersi raffreddata, il patron ha evidentemente provato a far ammorbidire il Celta Vigo, curiosamente lo stesso club di provenienza di Lobotka: una garanzia non da poco. Assodato che questo scenario non è avvenuto neanche dopo l'intervento del nuovo ds Mauro Meluso, il Napoli è tornato alla carica aprendo alla possibilità di pagare la clausola rescissoria: specialmente ora che la cessione di Zielinski all'Al-Ahli si sta avvicinando a grandi passi. Nelle casse del club partenopeo potrebbero entrare 25 milioni, mentre per il polacco sul piatto c'è un triennale da 15 milioni a stagione. Insomma, le famose offerte irrinunciabili di cui parlava Garcia dopo l'amichevole vinta contro l'Augsburg: quelle perfette per quei giocatori arrivati di fatto nell'ultima parte della propria carriera. Il discorso invece proprio non fila per Osimhen che però, a quanto pare, non è esattamente immune alle sirene arabe e in particolare dell'Al-Hilal. La conferma arriva anche dal ritorno di fiamma (un altro) del Napoli per Jonathan David, l'eventuale erede designato del nigeriano col quale esiste già una bozza di accordo: uno scenario che non servirà a tranquillizzare un'intera piazza, che ovviamente spera nella permanenza del proprio idolo assoluto. Volendo ridurre una questione di mercato così delicata a un mero gioco di statistiche, al momento lo scenario della cessione del numero 9 resta quello meno probabile, ma è pur vero che, rispetto a poche settimane fa, le percentuali del mancato rinnovo e, soprattutto, della possibile cessione si stanno alzando nettamente. Da qui la riapertura della pista che conduce a David, a detta degli esperti ai lavori uno dei profili più simili a Osimhen e non solo per la coincidenza del club di provenienza (il Lille). Se questo discorso è comunque ancora prematuro, non lo è quello per rinforzare il centrocampo. Le mosse sono state fatte: per Cajuste, che costerà circa 12 milioni, manca solo il crisma dell'ufficialità, mentre per Gabri Veiga la questione appare più in salita ma non impossibile.
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