Napoli, fattore Z: Zielinski, Zanoli e Zerbin verso la conferma

A sorpresa Garcia spinge per trattenere tre giocatori che sembravano al passo d'addio

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
12 agosto 2023
Piotr Zielinski (Ansa)

Piotr Zielinski (Ansa)

Napoli, 12 agosto 2023 - Il Napoli, al netto degli addii già consumati, ha voglia di ripartire in blocco dalla formazione che ha vinto lo scudetto: dalla A alla Z, con particolare riguardo a quest'ultima lettera.

Il caso Zielinski

Sembra passata un'eternità da quando Piotr Zielinski pareva in predicato di salutare gli azzurri per accettare la corte della Lazio, dove avrebbe riabbracciato il suo vecchio mentore Maurizio Sarri. Poi Claudio Lotito, con un'uscita delle sue non proprio del segno della discrezione e della sobrietà, aveva chiuso le porte a quest'ipotesi, parlando a chiare lettere del rifiuto ricevuto dal polacco, in procinto di rinnovare con il club partenopeo a cifre più basse da quelle messe sul piatto dal quartier generale di Formello. Neanche il tempo di gustarsi questo lieto fine dal sapore romantico che i tifosi azzurri hanno dovuto fare i conti con il blitz dell'Al-Ahli che pareva quello buono per far calare il sipario sulla permanenza di uno dei pochi superstiti dei precedenti cicli. Invece anche questa ipotesi sta lentamente tramontando e questa volta, qualora non ci fossero altri colpi di scena, scomodare quei discorsi che antepongono i valori al 'vil denaro' (per citare Aurelio De Laurentiis) non sarebbe fuori luogo. Zielinski sarebbe infatti in procinto di rispedire al mittente quella che proprio Rudi Garcia aveva definito una proposta difficile da rifiutare, specialmente per un giocatore arrivato quasi a fine carriera. Quello che a molti era sembrato un autentico benservito confezionato dal tecnico francese a uno dei veterani della rosa era forse il tentativo estremo di ottenere, tramite una sorta di gioco di psicologia inversa, lo scenario opposto. Se così fosse, a quanto pare Garcia sta per mettere a referto una delle prime vittorie della sua nuova avventura: Zielinski potrebbe respingere l'assalto dell'Al-Ahli che però, dal canto suo, ha intenzione di sferrare un altro tentativo, a cifre aumentate. Insomma, in quest'estate in cui la Saudi Professional League ha fatto e sta facendo razzia di tanti giocatori delle leghe europee dormire sonni tranquilli, per tifosi e allenatori, è alquanto complicato. Poi c'è la prospettiva dei presidenti, quella di certo meno romantica che tiene fortemente in considerazione anche i bilanci e le finanze dei club. In questo caso la palla passa a De Laurentiis, che con i giocatori in scadenza nel 2024 (proprio come Zielinski) è stato da tempo chiaro: o rinnovano a cifre al ribasso o vanno via, pena il rischio di finire fuori rosa. L'antifona è arrivata chiara e precisa al diretto interessato, che sarà chiamato a decidere il da farsi forte però di una certezza: la fiducia incassata da Garcia, che nel centrocampo del suo Napoli vede ancora Zielinski e la sua qualità.

I casi Zanoli e Zerbin

Lo stesso discorso, in maniera più o meno esplicita, lo avrà ascoltato anche Alessandro Zanoli, che proprio non riesce ad affondare le radici nel capoluogo campano. Prima la partenza in prestito direzione Sampdoria per mettere minuti nelle gambe, con Bartosz Bereszynski che avrebbe compiuto la tratta opposta, fregiandosi del tricolore vinto dal Napoli pur fornendo un apporto piuttosto esiguo alla causa e poi le voci di un altro anno di 'tirocinio' al Genoa, con Marco Davide Faraoni in procinto di vestirsi invece d'azzurro: quello disegnato finora dal club partenopeo per il suo giovane (ma non più giovanissimo) talento è uno scenario che a gran parte della piazza non è piaciuto e non piace. Forse c'entrerà anche questo strisciante malcontento dietro la sempre più probabile permanenza in azzurro di Zanoli, che sta ampiamente dimostrando di avere le carte in regola per fornire le dovute garanzie come riserva di Giovanni Di Lorenzo. Oppure sarà merito di Garcia, le cui osservazioni dopo i lunghi ritiri di Dimaro prima e Castel di Sangro poi stanno cominciando a dare i propri frutti, tra promossi e bocciati. Nel primo novero finisce di diritto proprio Zanoli, il giovane (ma, di nuovo, non più giovanissimo) che merita la stessa fiducia che viene fornita a giocatori magari anche più acerbi che hanno però il solo 'merito' di avere nomi complessi e provenienze esotiche. Lo stesso discorso si può estendere ad Alessio Zerbin, il jolly dal centrocampo in su che potrebbe tornare utile in vista di una stagione lunga e ricca di appuntamenti più o meno di prestigio. Magari non sul palcoscenico della Champions League, dove verosimilmente serviranno delle certezze in più, ma in Coppa Italia il classe '99 potrebbe rivelarsi una carta preziosa per mantenere un buon livello qualitativo riuscendo anche a dare riposo ai cosiddetti titolarissimi. Oppure, chissà, magari Zerbin potrebbe essere protagonista già a Frosinone, dove il Napoli aprirà il suo campionato con l'obiettivo di difendere il titolo vinto l'anno scorso. Qualora questo scenario si verificasse, per il jolly sarebbe un curioso ritorno da avversario nella piazza che l'ha consacrato ad alti livelli, confermando la bontà dell'intuizione di mercato del club partenopeo datata 2017. All'epoca Zerbin era poco più di un prospetto interessante per la Primavera, categoria che curiosamente rappresenta un tasto dolente dalle parti di Castel Volturno. Non si può dire che la fucina azzurra sia particolarmente florida, eppure ogni tanto qualche talentino da fornire alla prima squadra viene sfornato. Tra essi anche Gianluca Gaetano che però, a differenza degli altri virgulti, sembra destinato a partire: la nuova squadra che potrebbe accogliere il classe 2000 potrebbe essere l'Empoli, un club notoriamente vicino a quello partenopeo, come ha dimostrato il recente affare che ha coinvolto Elia Caprile. Da stabile, nel caso, ci sarebbe la formula: se un semplice prestito oppure se qualcosa in più, a testimonianza di un giocatore anche in questo caso non più giovanissimo che potrebbe voler vedere il campo con più continuità, anche a costo di salutare la casa madre. Questo discorso lo conosce bene Sebastiano Luperto, l'ex gioiellino delle giovanili del Napoli che proprio in Toscana si è consacrato come un difensore di tutto rispetto. Anche in questo caso l'opinione di Garcia potrebbe rivelarsi fondamentale.

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