Napoli, rebus Meret: il rinnovo è vicino, ma in estate potrebbe partire

Ennesimo bivio in azzurro per il friulano, che piace alla Roma. Per la porta De Laurentiis (che intanto torna su Italiano per la panchina) sta pensando di promuovere Caprile

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
23 marzo 2024
Alex Meret (Ansa)

Alex Meret (Ansa)

Napoli, 23 marzo 2024 - Ieri ha spento 27 candeline, entrando in quella fascia di età definita della perfetta maturità per un calciatore generico e forse ancora di più per un portiere, ritenuto per ovvi motivi di ruolo addirittura ancora in fase di possibile crescita e maturazione: il protagonista è Alex Meret, attualmente impegnato con la Nazionale nella tournée americana, ma sempre con l'ingrata mansione di secondo alle spalle di Gigio Donnarumma, uno che di solito con l'azzurro dell'Italia si esalta. L'azzurro del Napoli invece è da anni, per la precisione dal 2018, grande alleato del friulano, entrato a pieno titolo nel novero dei principali protagonisti dello scudetto della scorsa stagione. Non solo i fasti di un passato cronologicamente vicino ma che all'ombra del Vesuvio sembra ormai remoto: Meret ha saputo ergersi anche nel caos attuale, riuscendo a blindare la porta con interventi mai banali a cui fanno da contraltare i soliti ricorrenti problemi fisici e qualche presunta parata non impeccabile quando, teoricamente, la missione non sembra impossibile. Non a caso, per diverse giornate il guardiano dei pali del Maradona era stato, tra l'altro a sua volta con ottimo profitto, Pierluigi Gollini, arrivato in sordina a metà della scorsa stagione e diventato gradualmente un ottimo rincalzo, nonché un uomo spogliatoio in un contesto tutt'altro che semplice. Insomma, non c'è mai pace per il neo 27enne, per il prossimo futuro insidiato anche dal talento in erba di Elia Caprile, che intanto nel giro in prestito all'Empoli sta facendo così bene da candidarsi con sempre più forza a portiere del Napoli per l'anno prossimo. Già, e dell'eterno in bilico Meret cosa ne sarà?  

Rinnovo (quasi) certo, ma poi...

  Ancora prima delle valutazioni tecniche, nella vicenda avranno un peso specifico importante quelle pratiche e contrattuali, con l'attuale legame tra il friulano e il club partenopeo in scadenza il prossimo 30 giugno. Appannaggio della società di Aurelio De Laurentiis esiste però un'opzione per il rinnovo per un'ulteriore stagione insieme: opzione che tra l'altro può scattare automaticamente al raggiungimento da parte del portiere del 70% delle presenze stagionali. Ancora prima di scomodare la matematica e i suoi calcoli, tra l'altro ovviamente ancora parziali, risulta improbabile immaginarsi un Napoli ancora una volta destinato a perdere a zero pezzi grossi della rosa dal valore di mercato molto interessante: il copione negli ultimi anni si è riproposto spesso dalle parti di Castel Volturno e tra pochi mesi conoscerà un altro capitolo grazie a Piotr Zielinski, promesso sposo dell'Inter per l'estate e oggi ai margini in azzurro, che intanto con la propria Nazionale lancia segnali indiretti al suo prossimo passato sfoderando reti e ottime prestazioni. Volendo rifarsi alle cifre di quasi un anno fa, quando la ricca Arabia Saudita era piombata con forza sul polacco, sono almeno 25 i milioni che non sono entrati nelle casse del club partenopeo, che non ha intenzione di ingoiare un altro boccone amaro per Meret, il cui rinnovo, sia automatico sia voluto dalle parti, dovrebbe essere cosa quasi certa. Di incerto c'è invece il destino del classe '97, che piace parecchio alla Roma, tanto per restare in tema di squadre che faticano a trovare stabilità e tranquillità tra i pali. Notoriamente De Laurentiis non ama vendere alle dirette rivali, preferendo affidarsi al mercato estero per evitare di rinforzare formazioni che rientrano nella stessa fascia di classifica: la situazione di Meret, che ha estimatori ma forse non nella stessa misura di qualche anno fa, merita però delle valutazioni atte proprio ad evitare altre beffe sanguinose sul piano economico nell'estate che già potrebbe presentare il conto per la mancata qualificazione alla prossima Champions League, seguita a sua volta dall'esclusione dal Mondiale per club 2025. Insomma, nel prossimo futuro De Laurentiis in sede di mercato probabilmente non potrà più fare la parte del leone a causa dei risultati non proprio eccellenti della sua squadra ma anche, chissà, forse di qualche intemperanza caratteriale di troppo che negli ultimi tempi ha inevitabilmente macchiato la sua figura e quella dell'intera squadra.

Italiano in risalita

  Ancor prima del destino di Meret, a pesare come un macigno nel prossimo futuro del Napoli sarà la scelta dell'allenatore, da non fallire di nuovo dopo i disastri del precente passato. A tal riguardo, la partita è ancora apertissima a qualsiasi scenario, con lo stesso Francesco Calzona che potrebbe essere confermato a fronte della qualificazione europea: percentuali che, ovviamente, salirebbero ulteriormente in caso di scalata vincente fino alle posizioni valide ad accedere alla prossima Champions League. In caso di fumata nera o comunque qualora il quartier generale di Castel Volturno non dovesse essere pienamente convinto dal lavoro del tecnico calabrese, che nel caso a sua volta dovrebbe liberarsi dai vincoli della Federazione slovacca, sono in netta risalita le quotazioni di Vincenzo Italiano, giunto praticamente a fine ciclo alla Fiorentina. L'impressione è che neanche la vittoria di un trofeo, ora più che mai l'obiettivo conclamato dei viola dopo la prematura e improvvisa scomparsa del direttore generale Joe Barone, possa cambiare il corso di una relazione che già la scorsa estate aveva vissuto un momento di crisi. A quel punto, sarà più che probabile il nuovo blitz di De Laurentiis, conquistato dalle idee tattiche di Italiano e da un gioco di cui quest'anno, per la verità, si sono viste poche tracce. A pesare nella testa del patron sono evidentemente i crediti accumulati in passato e, chissà, la suggestione della medesima 'pettinatura' di Luciano Spalletti, l'allenatore dello scudetto tuttora rimpianto. Si tratta comunque di discorsi prematuri, inevitabilmente legati ai fatti del campo, con un Napoli ipoteticamente fuori dalle Coppe europee (e a maggior ragione dalla Champions League) che diventerebbe meno allettante per i profili più ambiti: vale per la panchina ma anche per il campo, dove rischia di farsi bollente la situazione legata a Meret, che a 27 anni appena compiuti comincia a tracciare i primi bilanci. Con il Napoli intento a fare la stessa operazione.

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