Salernitana-Napoli, Garcia: "Derby dominato. Raspadori? Potrebbe giocare con Osimhen"

Il tecnico francese pensa già a una possibile convivenza tra il nigeriano e il suo 'supplente': "Sa fare tante cose bene, ma non dimentico l'utilità di Simeone"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
4 novembre 2023
Rudi Garcia

Rudi Garcia

Salerno, 4 novembre 2023 - Il copione non è affatto inedito: il Napoli fatica al Maradona, dove pareggia o addirittura perde e poi sboccia in trasferta, gettando le basi per l'ennesima rinascita stagionale. Il prossimo futuro dirà se il trend si ripeterà integralmente o se stavolta gli azzurri riusciranno a trovare quella continuità finora mai raggiunta. Per il momento Rudi Garcia può godersi l'ennesima vittoria balsamica a firma di Raspadori ed Elmas, che con un gol per tempo liquidano la pratica Salernitana.

Le dichiarazioni di Garcia

Il tecnico francese si presenta ai microfoni del dopopartita non senza un bel pizzico di voglia di rivalsa per aver ancora saputo respingere al mittente le critiche piovute nei giorni scorsi, quelli che avevano preceduto una gara a detta sua controllata fin dall'inizio dal Napoli. "Abbiamo approcciato bene e non a caso abbiamo trovato la rete nel primo quarto d'ora, cosa che finora non ci era mai riuscita. Dopo il primo gol siamo un po' calati in fase offensiva, mentre a livello difensivo non abbiamo concesso nulla. Al rientro in campo dagli spogliatoi - continua Garcia - abbiamo mostrato lo stesso ottimo piglio di inizio match, pur potendo capitalizzare meglio determinate occasioni: demerito nostro e merito di Ochoa". Il messicano è stato tuttavia protagonista di una parata non proprio perfetta in occasione del raddoppio firmato da Elmas: l'allenatore azzurro preferisce ovviamente concentrarsi sulla prodezza del suo giocatore e non sull'infortunio del rivale. "Sono molto contento quando chi subentra dalla panchina riesce a segnare: l'aiuto di chi non parte dall'inizio è sempre prezioso". Per un Elmas che deve ancora faticare per scalare le gerarchie c'è un Raspadori che non ha più intenzione di fermarsi, candidandosi così a diventare qualcosa di più di un semplice 'supplente' di Osimhen. "Fin dal mio arrivo, ho visto in lui tanta qualità. Ha senso del gol, tira con entrambi i piedi e sa giocare per la squadra. Inoltre - continua Garcia - può giocare da punta vera o 'falsa' e agire anche sulla trequarti, oltre a saper ripiegare in fase di copertura. E quando difendiamo tutti insieme è più facile proteggere il risultato. Quando tornerà Osimhen, che aspettiamo con grande impazienza, sarà logico porsi delle domande". Insomma, il problema abbondanza in attacco in casa Napoli sembra esserci. "Davanti siamo forti e possiamo contare su diverse soluzioni. Se ci serve il centravanti fisico, ad esempio, abbiamo Simeone, mente Raspadori è più bravo a legare il gioco. Poi c'è Osimhen, che sa fare praticamente tutto". Chissà che la soluzione per Garcia non possa essere il tanto invocato cambio di modulo. "Il 4-2-3-1 è una possibilità concreta che dipende dal momento, dagli avversari e dai giocatori che abbiamo a disposizione: è tutto nelle nostre mani. So che la squadra gioca a memoria con il 4-3-3, ma ormai questo schema lo conoscono bene anche gli avversari. Lo si è visto contro il Milan: adottando un altro modulo siamo stati capaci di riprendere una partita che sembrava persa".

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