Ciclismo, l'UAE Team Emirates crede in Ayuso: "Può vincere un Grande Giro"

Tramite il direttore sportivo Matxin, lo spagnolo incassa la fiducia per il 2025: "L'anno prossimo sarà sia gregario sia capitano"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 dicembre 2024
Juan Ayuso (Ansa)

Juan Ayuso (Ansa)

Roma, 3 dicembre 2024 - L'idea c'è, ma tutto dipenderà dai piani di Tadej Pogacar, il faro dell'UAE Team Emirates: il direttore sportivo Joxean Fernandez Matxin, al netto del diktat dello sloveno, crede in Juan Ayuso al punto da vederlo come il vincitore di un Grande Giro nel 2025. Magari proprio del Giro d'Italia.  

Le dichiarazioni di Matxin

  La benedizione al proprio pupillo arriva tramite i microfoni di Eurosport. "Juan ha già dimostrato di cosa è capace di fare, arrivando terzo alla Vuelta nel 2022 e lottando sempre con i migliori. Ha un grande potenziale, un carattere forte e sta lavorando sodo: sono convinto che l'anno prossimo lo vedremo vincere". Sicuramente nelle parole dello spagnolo Matxin si legge tanta stima per il proprio connazionale, ma non sempre le cose sono andate così. Nel Tour de France 2024 ci furono attriti tra il classe 2002 e il resto dell'UAE Team Emirates, in particolare nelle figure di Joao Almeida e Adam Yates, che imputavano al più giovane di tutti uno scarso impegno al servizio del proprio capitano: ne conseguirono delle polemiche interne e, soprattutto la presunta esclusione dalla Vuelta 2024 nonostante l'invito a furor di popolo del direttore Javier Guillen e dell'intera Spagna. Tutto sembra appartenere al passato. "Sono sicuro che Ayuso possa vincere un Grande Giro nonostante la presenza in squadra di Pogacar, così come sono certo che se dovesse servire tornerebbe a fare il gregario, che ha già fatto. Lo vedo bene in entrambe le vesti perché è un corridore che sa perfettamente come funziona in squadra: se aiuti, sarai aiutato più volentieri. E l'anno prossimo Ayuso correrà per i compagni ma anche per vincere".

Le condizioni di Evenepoel

  Arrivano intanto aggiornamenti sulle condizioni di Remco Evenepoel dopo l'incidente in allenamento di questa mattina dovuto all'urto contro la portiera di un furgone delle poste: i primi accertamenti hanno evidenziato uno scenario peggiore di quello pronosticato a caldo, perché alla frattura scomposta della clavicola, che dovrebbe essere ridotta a breve inserendo una placca, si sono aggiunte le fratture a costola, scapola destra e mano destra. Nonostante il bollettino enunciato nel pomeriggio dalla Soudal Quick-Step, c'è chi ipotizza un ritorno in bici del belga più rapido di quanto temuto in un primo momento. Se ne saprà qualcosa di più nei prossimi giorni, quando ulteriori valutazioni mediche sanciranno gli step da compiere per recuperare pienamente un corridore che già in questa primavera era rimasto coinvolto, tra i tanti, nella maxi caduta ormai passata alla storia nel Giro dei Paesi Baschi. All'epoca Evenepoel se la cavò 'meglio' di altri: su tutti Jay Vine e Jonas Vingegaard, ma il conto con la buona sorte è ancora aperto. Ammesso che non ci siano responsabilità in quanto accaduto oggi, come anche Bpost (la società delle poste del Belgio) ha dichiarato di voler appurare.

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