Ciclismo, caos Ineos Grenadiers. Hayter: "Servono cambiamenti"
Il britannico, promesso sposo della Soudal Quick-Step, conferma il momento difficile della sua quasi ex squadra: "Non so cosa stia accadendo"
Roma, 22 ottobre 2024 - C'era una volta la corazzata Ineos Grenadiers, che si accaparrava la maggior parte dei talenti del ciclismo e faceva la voce grossa nell'arco dell'intero calendario, con particolare riguardo ai Grandi Giri: oggi la squadra britannica fatica a raccogliere risultati e sta anche assistendo al progressivo depauperamento della propria rosa, al punto che qualche voce parla di un progetto che potrebbe addirittura tramontare nel prossimo futuro.
I dettagli
Il primo campanello d'allarme era stato l'addio per il 2025, già annunciato in estate, di Jhonatan Narvaez, promesso sposo dell'UAE Team Emirates. Poi era stata la volta delle voci che vedevano (e vedono) Tom Pidcock nell'orbita del Q36.5 Pro Cycling Team (che intanto come direttore sportivo strappa Michael Albasini alla Svizzera) a maggior ragione dopo la clamorosa e inaspettata esclusione all'ultimo secondo dal Giro di Lombardia 2024. Infine è toccato a Ethan Hayter, a sua volta l'anno prossimo atteso dal passaggio alla Soudal Quick-Step, lanciare un allarme per ciò che sta accadendo, o non accadendo, in casa Ineos Grenadiers: l'occasione buona per congedarsi dalla vecchia squadra, non senza una punta di veleno, è stata offerta dai Mondiali di ciclismo su pista 2024. "Ho passato 5 anni alla Ineos Grenadiers e quindi penso sia arrivato il momento buono per cambiare. Sono molto entusiasta della mia prossima avventura: non vedo l'ora di iniziare". Dal nuovo all'orizzonte, appunto, a ciò che sta per essere mandato in archivio. "Non so cosa stia accadendo alla Ineos Grenadiers. Sinceramente, nell'ultimo anno è stato difficile lavorare con loro: a maggior ragione negli ultimi mesi, quelli dopo l'annuncio della mia partenza. Non posso che augurare a questa squadra il meglio per il futuro: quel che è certo - conclude Hayter - è che ci saranno molti cambiamenti prossimamente".
Rottura tra Cavagna e la Movistar Team
C'è aria di rottura turbolenta anche tra Rémi Cavagna e la Movistar Team, un matrimonio durato un anno e destinato, almeno a sentire le dichiarazioni rilasciate a Marca, a finire nonostante un contratto firmato fino al 2026. "Non è andata bene né di testa né di gambe. Ho provato a venire in Spagna ma non ha funzionato: purtroppo la vita è così". Per il francese sembrano lontani i tempi felici alla Soudal Quick-Step, nei quali si era distinto come uno dei migliori talenti a cronometro. E ora cosa succederà? "Non è una decisione facile: non so se rimarrò alla Movistar Team, perché l'anno prossimo potrebbe andare pure peggio di quello appena archiviato. Ecco perché vorrei cambiare aria: vorrei andare in un'altra squadra ed essere determinante in questo progetto. Per farlo - continua Cavagna - in questo ciclismo sempre più complicato è importante stare bene di testa, cosa che a me nel 2024 non è successa". Nonostante tutto, il francese respinge le accuse di un brutto clima in casa Movistar Team. "Non ho avuto problemi né con i tecnici né con gli altri corridori, ma non aver potuto correre alcun Grande Giro ha pesato: nel 2025 - conclude Cavagna - spero di disputare uno tra Giro d'Italia e Tour de France".
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