Milano-Sanremo 2025, Van Der Poel: "Ho già vinto tanto, ma sarebbe bello ripetersi"
L'olandese, già trionfatore a Via Roma nel 2023, sogna il bis. Pogacar permettendo: "La sua presenza è uno stimolo a dare di più. Ma occhio anche a Ganna"

Mathieu Van Der Poel (Ansa)
Roma, 21 marzo 2025 - Sulla carta le gerarchie in casa Alpecin-Deceuninck per la Milano-Sanremo 2025 vedono in pole position il vincitore in carica Jasper Philipsen, la cui recente caduta in occasione della Nokere Koerse 2025 rischia di sparigliare le carte: se poi ti chiami Mathieu Van Der Poel e la Classicissima l'hai già vinta nel 2023, allora è impossibile essere al via della prima Monumento dell'anno con i semplici panni del gregario, seppur di lusso.
Le dichiarazioni di Van Der Poel
Intercettato dai microfoni di CyclingNews, l'olandese ha approfondito innanzitutto il suo legame affettivo con la corsa in programma sabato 22 marzo. "La Milano-Sanremo mi è sempre piaciuta. Da bambino era una delle mie corse preferite da guardare perché non sapevi mai che potesse succedere. Vincere nel velodromo di Roubaix è stato bellissimo e speciale, ma lo è stato anche arrivare da solo a Via Roma. Si tratta di una corsa nella quale non ha vinto finché non sei nelle ultime decine di metri e questo aspetto la rende ancora più unica". A dispetto del pensiero dei più sulle due Monumento e sulle presunte differenze a livello di difficoltà e spettacolo, dunque, Van Der Poel accosta le emozioni provate nel 2023, anno nel quale vinse sia la Milano-Sanremo che la Parigi-Roubaix, per un successo, quest'ultimo, bissato nel 2024. Per il figlio e nipote d'arte c'è voglia di revival anche per la Classicissima, ma la concorrenza sembra serrata e andare ben oltre il 'solo' Tadej Pogacar. "Non ci sarà solo lui da battere, ma anche Filippo Ganna, che negli ultimi anni è stato tra i corridori più forti sul Poggio. Oggi poi è in una condizione super e penso che domani lui nel finale sarà lì davanti". Inevitabile però considerare il favorito numero uno proprio il campione del mondo. "Tra me e Pogacar c'è un bel rapporto che mi impedisce di parlare di rivalità. Io cerco sempre di presentarmi al top nelle gare in cui ci sono e se c'è anche lui so che devo dare ancora di più, come accaduto al Giro delle Fiandre 2023. Questo non si può cambiare: si può solo dare ancora di più". Dunque, Pogacar come amico, come rivale ma anche come stimolo per impegnarsi al massimo anche per un corridore come Van Der Poel che, scavallati i 30 anni, di allori in bacheca ne ha messi. Eccome. "Sono arrivato in un punto in cui ho praticamente raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato e forse sono andato anche oltre. Tutto quello che da ora in poi arriverà per me sarà un bonus. Di sicuro - conclude l'olandese - voglio provare a continuare a vincere, magari portando a casa un'altra Monumento. Sono motivato per farlo e so già che alla Milano-Sanremo dovrò andare oltre il 100% di me per riuscirci".
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