Caso Evenepoel-Red Bull-Bora-Hansgrohe: arrivano conferme

Il giornalista Michel Wuyst sul colpo di mercato sfumato: "Lefevere ha detto di no perché erano coinvolti anche altri uomini: l'ingaggio offerto al belga ammontava a 10 milioni"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
4 novembre 2024
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 4 novembre 2024 - La 'bomba' l'ha accesa il solito Patrick Lefevere, criticando Ralph Denk, l'omologo della Red Bull-Bora-Hansgrohe, per aver provato ad accaparrarsi Remco Evenepoel con un'offerta monstre. Se quelle del direttore sportivo della Soudal Quick-Step potevano sembrare affermazioni esagerate e magari buttate lì per caso da parte di un uomo notoriamente molto provocatorio e divisivo, la prospettiva rischia di cambiare ora che arrivano ulteriori dettagli, forniti dal giornalista Michel Wuyst alla testata Het Laast Nieuws.  

I dettagli

  L'offerta presentata da Denk per tentare Evenepoel pare ammontasse addirittura a 10 milioni a stagione, ma il 'pacchetto' proposto dalla Red Bull-Bora-Hansgrohe non si limitava ai 'soli' soldi: il belga avrebbe infatti potuto portare con sé tre uomini di fiducia, tra i quali Klaas Lodewyck, team manager della Soudal Quick-Step, prima del veto proprio del capo della suddetta squadra. "Lefevere ha detto di no allo scambio di figure professionali e ha deciso di tenersi Evenepoel per tutta la durata del contratto. Il piano ha incluso l'ingaggio del performance manager Frederik Broché, che insieme al direttore operativo Jurgen Foré ha appianato la questione dal punto di vista economico: ora Evenepoel guadagna 5 milioni all'anno (bonus compresi)". Queste le parole di Wuyst, ex commentatore di Sporza, che ha anche esaminato la questione dalla prospettiva della Red Bull-Bora-Hansgrohe. "La cifra offerta sembra alta, ma per il secondo posto raggiunto da Evenepoel nella classifica Uci il valore del corridore è quello. Con quella base si poteva affrontare il progetto Tour de France in modo sereno e ambizioso per anni, ma non so se sarebbe bastato per vincere". L'obiezione viene articolata citando il recente ciclomercato della squadra tedesca. "Hanno preso Jan Tratnik, Oier Lazkano e Gianni Moscon, che piace molto al belga, ma sono corridori di ritmo, controllori, non scalatori. E poi c'è Primoz Roglic, con il quale chissà le cose come sarebbero andate".

Lefevere e Boonen criticano il ciclismo femminile

  Fino a poco tempo fa, da quanto si evince, Lefevere aveva altri problemi a cui pensare, ma oggi si concede una critica al ciclismo femminile. "Vedo che lì gli interessi di squadra sono meno importanti e tutte corrono dietro a tutte. Penso però che i recenti trasferimenti possano rendere in futuro le cose più equilibrate". Il rimescolamento al quale fa riferimento il capo della Soudal Quick-Step riguarda le perdite del Team SD Worx-Protime, che nel 2025 saluterà Demi Vollering (passata alla FDJ-Suez), Marlen Reusser (ingaggiata dalla Movistar Team) e Niamh Fisher-Black (promessa sposa della Lidl-Trek). Sulla stessa falsariga, ai microfoni di Het Nieuwsblad, si accoda Tom Boonen. "Quelle femminili sono corse bizzarre: gran parte delle volte non si capisce cosa stiano facendo tatticamente. Detto ciò, mi piace guardarle, perché si percepisce la fatica che fanno, ma penso che ci sia ancora una forbice troppo ampia tra le migliori e le altre".

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