Dubbi sul rientro di Vingegaard: "Non sappiamo quando tornerà in gara"

Dopo la caduta alla Parigi-Nizza 2025 e la conseguente commozione cerebrale, in casa Visma-Lease a Bike vige la prudenza: "Aspetteremo i suoi tempi. L'unica certezza oggi è il Tour de France"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
28 marzo 2025
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 28 marzo 2025 - Dopo la scorsa, segnata dalla tragica caduta al Giro dei Paesi Baschi 2024, anche questa primavera rischia di essere tutt'altro che positiva per Jonas Vingegaard: di mezzo c'entra un altro incidente, quello occorso alla Parigi-Nizza 2025, le cui conseguenze rischiano di pesare ancora per un po'. Parola dei vertici della Visma-Lease a Bike.  

Le ultime sulle condizioni di Vingegaard

Intercettato dai microfoni del giornalista Daniel Benson, Grischa Niermann, direttore sportivo della formazione olandese, ha ammesso che sul rientro del proprio fuoriclasse, che nella corsa francese ha rimediato una commozione cerebrale e diverse botte sparse, vige ancora molta incertezza. "Il suo recupero sta andando bene, ma a questo punto dobbiamo evidentemente stilare un nuovo programma per lui, visto che quello iniziale comprendeva la Volta a Catalunya (tuttora in corso, ndr) per poi prendersi una lunga pausa e pensare al Tour de France. Decideremo nei prossimi giorni cosa fare e se magare aggiungere una corsa prima della Grande Boucle, che resta il nostro obiettivo principale. Le opzioni non mancano e ognuna di esse verrà valutata per affinare la preparazione in vista di luglio". Insomma, a prescindere da quanto accaduto nelle passate settimane, come sempre la stagione di Vingegaard ruota intorno al Tour de France: a maggior ragione allorché oggi c'è da riscattare il secondo posto dell'anno scorso alle spalle di Tadej Pogacar, a sua volta inficiato dall'incidente in terra basca che ne rallentò la preparazione. Stavolta, per fortuna, le conseguenze per il classe '96 sono state molto meno gravi, ma intorno al suo effettivo rientro in gara vige ancora incertezza: parola proprio di Niermann. "E' già tornato in bici, ma oggi non è nelle condizioni di gareggiare. Dobbiamo affrontare la situazione giorno per giorno e vedere come va. Da parte nostra - continua il dirigente tedesco - non c'è alcuna voglia di forzarlo a tornare in corsa il prima possibile: gli daremo tutto il tempo che occorre. Le cose sicure sulla sua preparazione al momento sono i due periodi in altura: uno a maggio in Sierra Nevada e l'altro a giugno a Tignes e quest'ultimo sarà affrontato con l'intera formazione che lo accompagnerà al Tour de France". Dunque, lo stesso Giro del Delfinato 2025, a sua volta notoriamente propedeutico per la Grande Boucle, ad oggi non rientra nelle (poche) certezze di cui dispone la Visma-Lease a Bike sul proprio portacolori più rappresentativo, che ben prima della caduta della Parigi-Nizza non aveva negato di accusare ancora uno strascico di conseguenze soprattutto psicologiche a causa di un incidente dalle proporzioni ben più gravi di quanto inizialmente emerso in pubblico: di sicuro questa nuova botta, sul corpo ma soprattutto sul fisico, non aiuta a girare pagina, come si evince anche dal tatto e dalla prudenza della stessa Visma-Lease a Bike quando di mezzo c'è Vingegaard, il faro centrale forse più fragile del passato e quindi, a maggior ragione, da tutelare ancora di più.

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