Como-Hellas Verona 3-2: la doppietta di Cutrone e Belotti fanno volare i lariani
Secondo successo di fila per gli uomini di Fabregas
Como, 29 settembre 2024 – Il Como di Cesc Fabregas non si ferma più e, dopo aver battuto l’Atalanta, raccoglie il secondo successo di fila piegando con un identico e pirotecnico 3-2 anche l’Hellas Verona. Schiacciante il dominio nei primi 45’ dei lariani, tornati però negli spogliatoi in vantaggio soltanto per 1-0 grazie a Cutrone dopo essersi divorati un’importante mole di palle gol con uno scatenato Paz, Alberto Moreno e Sergi Roberto. Errori che i lariani hanno rischiato di pagare a caro prezzo quando il Verona ha pareggiato i conti con un rigore trasformato da Lazovic dopo aver subito un pestone da Sergi Roberto. Trovato il pari, l’Hellas ha ripreso coraggio e si è ributtato in avanti ma al 64’ ha dovuto fare i conti con una tegola: l’espulsione per doppio giallo dei suoi. Un episodio che ha nuovamente cambiato il corso del match: in superiorità numerica, infatti, il Como ha ripreso forza mettendo la freccia con il secondo gol di Cutrone al 71’ e di Belotti all’89’. Pur finito in svantaggio di due reti, il Verona ha comunque avuto la forza mentale di rialzare la testa e nel recupero ha provato senza successo a riaprire i giochi con la rete del definitivo 3-2 di Labourde.
Primo tempo
Il Como prende subito in mano le redini della partita con un’eccellente proprietà di palleggio e cerca e schiaccia l’Hellas nella sua metà campo creando la prima palla gol del pomeriggio all’8’ minuto, quando Alberto Moreno scalda i guanti di Montipò con una frustata mancina dal limite dell’area. Un primo segnale dell’impegno a cui sarà chiamato l’estremo difensore degli scaligeri, che al 20’ si deve superare sul colpo di un Paz assoluto protagonista nei 45’ iniziali, al pari di Alberto Moreno e Sergi Roberto tra il 24’ e il 26’ si divorano a loro volta l’1-0 rispettivamente con un tiro dalla distanza e con un diagonale finito sul fondo di un soffio. Un’impressionante mole di occasioni non concretizzate, che il Como rischia di pagare a caro prezzo quando l’Hellas Verona, alla prima, vera affondata, sblocca il risultato con Tengstedt. A salvare i padroni di casa ci pensa però l’assistente di linea che ravvisa una posizione di fuorigioco del danese su lancio con il contagiri di Lazovic. Una fiammata che si esaurisce nello spazio di pochi istanti, perché ben presto il Como ricomincia a macinare gioco e al 40’ crea l’ennesina nitida palla gol con Paz che, su traversone dal fondo di Moreno, impatta il pallone di testa al culmine di un perfetto terzo tempo. Sulla sua strada c’è ancora una volta un provvidenziale Montipò, che però non può far nulla al 43’ quando la conclusione da posizione defilata di Cutrone viene spizzata da Tchatcoua e finisce in fondo al sacco per l’1-0 di un Como che chiude il primo tempo in vantaggio e con un dominio testimoniato anche dall’oltre 70% di possesso palla e dal 10-0 nel computo dei tiri.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo Zanetti cerca il cambio di passo inserendo Duda e Mosquera passando di fatto allo schieramento con le due punte. È però ancora il Como a prendere l’iniziativa, ma al 50’ arriva un episodio chiave: Lazovic protesta per un pestone di Sergi Roberto su Lazovic. L’azione prosegue e Paz deve fare ancora una volta i conti con la sorte che fa stampare la sua conclusione sul palo. Al primo stop, però, l’arbitro Giua viene richiamato al monitor VAR e, dopo aver rivisto l’azione, fischia il rigore in favore dell’Hellas per il precedente contatto, comminando anche un cartellino giallo a Sergi Roberto: sul dischetto si presenta lo stesso Lazovic che non fa sconti ad Audero e lo spiazza pareggiando i conti. Raggiunto il pareggio, l’Hellas si galvanizza e al 55’ Lazovic va vicinissimo al raddoppio con un mancino al volo che finisce di poco alto sopra la traversa della porta lariana. Il Como incassa e cerca di lasciar passare la sfuriata degli scaligeri, che al 64’ si trovano a fare i conti con un'altra “sliding door” della gara: i gialloblù rimangono infatti in dieci per l’espulsione di Suslov, che rimedia il secondo cartellino giallo di giornata per un fallo su Fadera. Un’espulsione che fa infuriare la panchina veronese, che chiedeva il fallo del giocatore del Como, e costringe mister Zanetti a correre ai ripari inserendo Magnani al posto di Tengstedt e passando di fatto alla difesa a tre per avere maggiore copertura. Con l’uomo in più, però, il Como riesce a riprendere in mano il pallino del gioco e al 71’ rimette la freccia del sorpasso grazie ancora a Cutrone che raccoglie il perfetto suggerimento di Paz e dal limite fa partire un destro che si insacca nell’angolino basso alla sinistra di Montipò. Per proteggere il risultato, Fabregas decide allora di inserire Da Cunha e Belotti rispettivamente al posto di Strefezza e dell’applauditissimo Cutrone, mentre Zanetti si gioca il tutto per tutto inserendo anche Mosquera e il Verona risponde sfiorando il pari con la punizione velenosa di Duda, su cui Audero si fa trovare pronto. Con un Verona un po’ sbilanciato in avanti, il Como ne approfitta e punisce grazie a tre nuovi entrati che mettono la firma sul 3-1 all’89’: tutto nasce da una respinta di Montipò su tiro da Mazzitelli che poi segue l’azione, raccoglie il cross di Da Cunha e di testa fa sponda per Belotti che a pochi passi da Montipò non fallisce l’appuntamento con il suo primo gol in maglia biancoblù. Quando tutto sembra in discesa per i padroni di casa, però, il neoentrato Lambourde riapre i giochi capitalizzando il cross basso di Tchatchoua con il gol del 3-2. Le speranze scaligere di colpo si riaccendono per poi spegnersi definitivamente quando al 95’ Mosquera raccoglie un lancio lungo e si incunea in area senza però trovare il tempo per la conclusione da posizione decisamente favorevole.
Il tabellino
Como (4-2-3-1): Audero; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Sergi Roberto, Perrone (dal 92’ Ali Jasim); Strefezza (dal 76’ Da Cunha), Paz (dal 92’ Baselli), Fadera (dall’85’ Mazzitelli); Cutrone (dal 76’ Belotti). Allenatore: Cesc Fabregas
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Daniliuc (dal 77’ Lambourde), Coppola, Frese; Dani Silva (dal 46’ Duda), Belahyane; Suslov, Kastanos (dal 46’ Mosquera), Lazovic (dal 76’ Livramento); Tengstedt (dal 66’ Magnanelli). Allenatore: Paolo Zanetti.
Marcatori: Cutrone (43’ e 71’), Lazovic (53’ R.), Belotti (89’), Labourde (90+2’).
Note – Ammonizioni: Belahyane, Sergi Roberto, Coppola, Mosquera. Espulsi: Suslov (doppio cartellino giallo).
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