Derby scudetto all'Inter, la seconda stella arriva in casa del Milan: è festa nerazzurra
Acerbi e Thuram firmano l'uno-due, Tomori prova a riaprirla. Finale rovente (tre espulsi)
Milano, 22 aprile 2024 – Le luci, a San Siro, se le prende tutte l'Inter. Notte di stelle: due, la seconda cucita proprio nel derby, in casa del Milan. Mai successo. Ed è festa nerazzurra dopo un campionato di fatto dominato, con l'unico neo arrivato in Europa con l'uscita prematura in Champions. È Acerbi a segnare il gol scudetto incornando alle spalle di Maignan un corner spizzato da Pavard. È il capolavoro di Simone Inzaghi: delle sue scelte, del suo calcio. Dall'altra parte, un Milan ferito per la sesta consecutiva nella stracittadina. Pioli ha provato a giocare a specchio, ma il castello è andato all'aria alla svelta. Dopo sette vittorie consecutive tra campionato e coppa, la magia è finita con la Roma (doppio ko in Europa League). E in Serie A pari col Sassuolo prima del ko di questa sera. Titoli di coda sull'avventura di Pioli, ormai. Anche se c'è un secondo posto da difendere, sabato contro la Juventus. Si parte e il primo squillo è la girata alta dell'attesissimo Lautaro (7'). Subito animi caldi, peraltro. Barella a terra dopo un fallo di Theo Hernandez, Adli cerca di farlo rialzare con le cattive: capannello e tutti lì a cantarsele. Tensione. La risposta del Milan è proprio di Theo: rasoiata larga sul secondo palo. Poi l'episodio. Il primo angolo lo batte Chalanoglu sotto i suoi tifosi e si prende un buon quintale di fischi. Il secondo, dall'altra parte, lo disegna Dimarco: torre di Pavard, Acerbi solissimo a centro area incorna. Pioli si sgola, ma un'istantanea eloquente arriva al 25esimo. Theo si sgancia e arriva fino a centrocampo, Chalanoglu lo stoppa e l'Inter riparte sull'asse Dimarco-Thuram: palla d'oro scialacquata da Lautaro che alza in area piccola. Fa lo stesso Thuram facendo la barba al palo. Anche il Milan bussa: Leao trova spazio su Acerbi ma calcia su Sommer, mentre Calabria tenta il colpaccio con la consueta generosità ma trova i guanti del portiere svizzero. Si riparte ed è bis: Thuram vince il rimpallo con Tomori, lo tiene a bada, infila nell'angolino. 2-0. Tempo di carta Giroud per Pioli. Tempo di assalto. Che riesce a metà. I rossoneri si alzano, i nerazzurri sembrano controllare, ma perdono gradualmente metri. Pulisic alza troppo sotto porta, Theo Hernandez calcia centrale. Poi, il lampo: torre Leao, zuccata Gabbia e 2-1 di Tomori al secondo tentativo. Cambia il clima, decisamente. E Okafor sfiora il pari che rovinerebbe la festa ai cugini, ma Sommer e Pavard rimediano. Il finale è nervosissimo: Theo Herndandez e Dumfries non se le mandano a dire e si fanno espellere, in pieno recupero anche Calabria per una gomitata a Frattesi. Finisce praticamente lì. Con l'Inter sotto la propria curva piena a festeggiare. Il sogno seconda stella è realtà.
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