Coppa Davis 2023, il regolamento. Singolari e doppio: come funzionano le sfide

Tutti i dettagli sulla massima competizione mondiale per nazionali che si sta giocando a Malaga

di Redazione Sport
23 novembre 2023
La squadra italiana impegnata in Coppa Davis

La squadra italiana impegnata in Coppa Davis

Malaga, 23 novembre 2023 – Ecco la Coppa Davis 2023, il trofeo a squadre nazionali più importante del mondo. Un trofeo con una storia ultracentenaria, visto che venne ideato nel 1899 da Dwight Filley Davis, ex politico e tennista statunitense che ai tempi di Harvard pensò di sfidare a tennis, assieme a tre compagni, i britannici. Da quel tempo la Coppa Davis, o 'insalatiera' data la forma del trofeo, ha cambiato radicalmente pelle e, dal 2019 in poi, il formato è tutto nuovo: a marzo si giocano gli incontri di qualificazione e a novembre le finali. Inoltre, sono stati abbandonati i cinque incontri per sfida e i cinque set per partita, con la creazione di un calendario più compatto e una Finals che si disputa in un unico luogo senza l’alternanza casa-trasferta. Le finaliste, che hanno superato la fase a gironi disputatasi precedentemente in quattro città europee (Bologna, Valencia, Manchester e Spalato) sono ora impegnate con la fase finale di scena a Malaga fino al 26 novembre. La squadra italiana che cercherà di tenere alto il tricolore sul cemento di Malaga è composta da: Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Matteo Musetti, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli, capitanati da Filippo Volandri.

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Il regolamento

Dopo la fase a gironi, secondo il format in vigore dal 2019, sono previsti quattro quarti di finale, in cui ci saranno tre incontri per ogni sfida tra nazioni: due singolari e un doppio. Nel match singolare si affrontano i due migliori tennisti della propria selezione seguendo la classifica, mentre nel doppio è il capitano della squadra che decide chi mandare in campo. Si gioca al meglio dei 3 set e nel parziale decisivo, in caso di 6-6, vige la regola del tie-break per evitare il dilungarsi della partita. La squadra che vince almeno due incontri passa al turno successivo e, nel caso in cui dopo i due singolari il punteggio sia già di 2-0 la disputa della partita di doppio non è obbligatoria. Per quanto riguarda le convocazioni: ogni federazione nazionale deve comunicare al comitato della Coppa Davis e alla federazione sfidante una lista di almeno 3 e massimo 4 giocatori, incluso un capitano giocatore, oppure una lista di almeno 4 e massimo 5 giocatori, incluso un capitano-non giocatore, senza l'obbligo di specificare i singolaristi e i doppisti, che come precisato verranno poi scelti dal capitano.

Il tabellone delle Finals di Coppa Davis 2023

I quarti di finale sono così strutturati: Canada - Finlandia (terminato 1-2), Repubblica Ceca - Australia (terminato 2-1), Italia - Olanda (in campo ora) e Serbia - Gran Bretagna (in campo oggi pomeriggio).

Le semifinali, che si giocheranno venerdì 24 e sabato 25 novembre, vedranno in campo: Finlandia - Australia (venerdì dalle 16) e le vincenti degli altri due quarti (sabato dalle 12)

La finalissima si disputerà domenica 26 novembre a partire dalle 16.

Dove vedere i match in tv

È possibile seguire ogni scambio della Coppa Davis su Sky Sport e Now Tv, ma le partite dell'Italia saranno disponibili anche su Rai Sport. Inoltre, disponibili anche i servizi in streaming di Sky Go e RayPlay.

L'albo d'oro

In cima all'albo d'oro della Coppa Davis ci sono gli Stati Uniti con 32 successi, l'ultima nel 2007, seguiti da Australia (28) e, appaiate al terzo posto, Francia e Regno Unito (10). L'Italia vinse la Coppa nel 1976 in finale contro il Cile, sulla terra rossa di Santiago con il grande dibattito sulla possibile partecipazione o il boicottaggio (visto che il paese era sotto la dittatura di Pinochet e anche l'URSS rifiutò di giocare la semifinale), la squadra capitanata da Nicola Petrangeli, assieme a Barazzutti, Panatta e Zugarelli si impose per 4-1. Sono state invece sei le finali perse dagli azzurri, partendo dalle due in trasferta contro l’Australia nel 1960 e nel 1961, passando per quella del 1977 sempre in trasferta contro gli australiani, quella del 1979 a San Francisco contro gli Stati Uniti e quella del 1980 in trasferta contro la Cecoslovacchia di Lendl, per finire con quella più recente di Milano nel 1998 contro la Svezia. In particolare, vale la pena soffermarsi su quest'ultima perché fu molto sfortunata: lasciata per strada con l’infortunio di Andrea Gaudenzi nel primo match sul punteggio di due set pari e sei pari al quinto con Norman. Quella nazionale, infatti, puntava molto sui punti dell'attuale presidente ATP visto che Davide Sanguinetti, che era l’altro singolarista, venne sconfitto in tre set da Gustafsson e anche in doppio ci fu il crollo della coppia Nargiso-Sanguinetti. Ma ora tocca a Sinner e compagni cercare di riportare in Italia un trofeo che manca da oltre 40 anni e che incoronerebbe senza ombra di dubbio questa splendida generazione di tennisti italiani.

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