Olimpia Milano Virtus Bologna 67-55, il sogno è finito: l’Armani è campione d’Italia
I lombardi conquistano il terzo titolo: serata no per i bianconeri, poche realizzazioni e troppe palle perse. La società: “Battaglie di altissimo livello”
Milano, 23 giugno 2023 – L’Armani Milano vince gara 7 ed è per la sua trentesima volta campione d’Italia. Al Forum di Assago la formazione di Ettore Messina parte bene e tiene la testa del match e resiste nell’ultimo quarto al tentativo di rimonta di una Virtus che spreca troppo a livello offensivo dove Teodosic e Belinelli sono praticamente nulli e dove la formazione di Sergio Scariolo fatica tantissimo a battere una difesa Armani davvero perfetta. Una sconfitta incassata con sportività dai bolognesi, che sui social subito scrivono: “Sono state 7 battaglie sportive di altissimo livello, uno spot per il nostro basket. Complimenti Olimpia Milano per la vittoria dello scudetto”.
Venendo alla partita, discreta a rimbalzi e in difesa la Virtus paga a carissimo prezzo la serata no al tiro e le troppe palle perse.
Al termine di una serie bellissima, ricca di pathos e di grandissimo equilibrio, si decide la squadra che si fregerà per la prossima stagione dello scudetto tricolore.
Sarà il trentesimo titolo per Milano, che potrebbe fregiarsi della terza stella sulle canotte, oppure il 17° di una Virtus pronta a dare battaglia e seguita in Lombardia da un migliaio di tifosi. Tanto tifo sugli spalti, 12mila gli spettatori del Forum, stesse formazioni e quintetti confermati in campo.
Messina propone in avvio Napier, Datome, Shields, Melli e Voigtmann, Scariolo risponde con Hackett, Belinelli, Cordinier, Shengelia e Mickey.
Partenza rallentata per la Virtus che segna i primi 2 punti con Mickey, ma poi subisce un parziale di 7-0.
Datome e Shields lanciano Milano avanti 13-6 e al 6’ costringono Scariolo a chiedere tempo. I bianconeri continuano a sbagliare dalla lunga distanza 0 su 8 iniziale. L’Armani con Datome stoccatore infallibile allunga e raggiunge la doppia cifra di vantaggio sul 21-6. Il primo lampo di luce bianconero è di Teodosic che infila la tripla del 21-9 a fine della prima sirena.
Ad inizio seconda frazione di gioco Milano allunga ancora sul 25-9, di fronte ad una Virtus attanagliata dalle sue paure e non ancora entrata in partita. I bianconeri continuano a commettere troppi errori al tiro e a perdere troppi palloni, con la sfida nettamente in mano a Milano. Qualche sussulto bianconero ma al 16’ Scariolo è costretto di nuovo a chiedere tempo con i suoi sotto 33-19.
Hackett e Shengelia riducono parzialmente il distacco fino a -9 sul 35-26. All’intervallo Olimpia Milano avanti 38-29.
Alla ripresa del gioco si segna col contagocce. Hackett riduce, ma poi Milano dopo 5’ di nulla infila un nuovo break di 7-0. Per la Virtus si fa durissima anche perché Belinelli e Teodosic continuano a sbagliare tutto al tiro, gli altri non fanno meglio e dalla lunetta si continua a fare tanta tanta fatica. Al 30’ Milano avanti 48-34.
Nell’ultimo quarto la Virtus prova l’ultimo sforzo risale a -9, sul 48-39, ma Napier con 5 punti di fila riporta in doppia cifra il vantaggio di Milano. L’ultima spallata la mettono Datome e Baron che chiudono in anticipo la sfida e regala all’Armani il 30° scudetto.
Il tabellino
OLIMPIA MILANO 67
VIRTUS BOLOGNA 55
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Napier 8, Datome 16, Shields 10, Melli 4, Voigtmann 2; Hines 8, Baron 11, Ricci 6, Hall 2, Tonut, Biligha, Baldasso ne. All. Messina.
SEGAFREDO BOLOGNA: Hackett 7, Belinelli, Cordinier 6, Shengelia 13, Mickey 6; Teodosic 10, Ojeleye 5, Abass, Pajola 3, Jaiteh 5, Mannion ne, Camara ne. All. Scariolo.
Arbitri: Lanzarini, Mazzoni, Bartoli.
Parziali: 21-9, 38-29, 48-34.
Tiri da due: Milano 16/30; Virtus 11/20. Tiri da tre: 8/27; 8/32. Tiri liberi: 11/12 ; 9/14. Rimbalzi: 33; 33.
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