Cagliari-Napoli, Conte: "Vietato pensare alla Juventus. Su Lukaku e Kvaratskhelia... "

In vista della trasferta dell'Unipol Domus, il tecnico salentino avverte i suoi: "Non dovremo essere provinciali, contro i rossoblù toccherà sporcarsi le mani"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
13 settembre 2024
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 13 settembre 2024 - La sosta per le Nazionali è finita e, con essa, sono andati in archivio anche i primi alibi generali della stagione, tra mercato ancora aperto, squadra da amalgamare e rodaggio in corso. Magari tra gli allenatori delle squadre di Serie A qualche scontento su quanto fatto, o non fatto, nella sessione estiva dai vertici del proprio club potrebbe ancora esserci, ma nel novero di certo non rientra Antonio Conte, accontentato in tutto e per tutto da Aurelio De Laurentiis con una campagna acquisti faraonica che ha già pagato dividendi in campo. La rocambolesca rimonta interna contro il Parma ha galvanizzato l'ambiente, così come lo aveva fatto la vittoria ben più netta contro il Bologna: adesso però per il Napoli c'è da cancellare la brutta figura fatta nell'unica trasferta a referto finora in stagione, quella di Verona, provando a battere a domicilio il Cagliari nella gara in programma domenica 15 settembre alle 18.

I primi 100 giorni di Conte

Il match è stato presentato nel pomeriggio da Conte, che ha ormai messo al bando le conferenze stampa della vigilia probabilmente per lasciare ai suoi giocatori il tempo per effettuare al meglio la rifinitura a ridosso del match che, nel caso di quello dell'Unipol Domus, aprirà una nuova fase del campionato. "Mi aspetto continuità di prestazioni e risultati e spero che i nuovi possano inserirsi quanto prima nel gruppo". A tal riguardo, dopo il gol lampo al debutto, gran parte delle fortune degli azzurri ruoterà intorno a Romelu Lukaku, pronto al debutto da titolare dopo lo scampolo vincente con il Parma. "Ha utilizzato la sosta per cercare di entrare pienamente in forma e per integrarsi bene sul piano fisico e su quello tattico. Si è impegnato molto ed è venuto al campo di allenamento anche nei giorni liberi: c'è grande predisposizione e sta migliorando, ma ho ancora due sedute per decidere il da farsi". Per motivi diversi, legati a una botta rimediata alla caviglia in Nazionale, è in forse anche Khvicha Kvaratskhelia. "Tutti i ragazzi andati via con le proprie rappresentative sono tornati in buone condizioni. L'unico che ha avuto un problema è Kvara, che valuteremo nei prossimi giorni". Poi un bilancio sui primi 100 giorni in azzurro. "E' stata una fase molto intensa nella quale tutti abbiamo lavorato duro a ogni livello, perché sappiamo bene da dove arrivavamo e dove dobbiamo andare. Per ora sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Chiaramente c'è molta pressione sulle mie spalle a causa del mio curriculum e delle mie vittorie passate. Non mi sottraggo a questa responsabilità e la vivo serenamente, pur con la consapevolezza che dobbiamo ancora crescere. Lo ha detto anche il presidente: siamo all'inizio di una nuova fase, di una rifondazione e in questi casi l'unica arma che abbiamo è il lavoro". Dal già citato mercato sono tanti i colpi arrivati, tra cui il tandem scozzese composto da Scott McTominay e Billy Gilmour. "Ho ricevuto ottime impressioni da due ragazzi seri che avevo già incontrato, da avversari, in Premier League. Si aggiungono alle rotazioni di una squadra che deve crescere anche da questo punto di vista: ci saranno pochissimi intoccabili, forse nessuno, nell'ottica della crescita generale di un club che deve diventare meno provinciale". La flessibilità varata da Conte vale anche per gli schieramenti tattici in campo. "Non avremo un modulo fisso, nonostante i due mesi e mezzo di lavoro su un solo sistema. Dato che l'allenatore è una specie di sarto, stiamo varando diversi abiti da cucire in base alla situazione e agli avversari, ma la priorità è e sarà mantenere l'equilibrio tra i reparti". Non solo gli innesti dal mercato: in casa Napoli, dopo i venti di addio e la successiva esclusione dalla rosa figlia forse di uno scarso feeling reciproco, è pace fatta tra Michael Folorunsho e il tecnico salentino. "Le vicende di mercato lo hanno portato ad allontanarsi, ma ora è tutto alle spalle: per la nostra immensa gioia è a disposizione del Napoli e ci darà una grande mano".

Prima il Cagliari e poi la Juventus

Chissà che il ragazzo di scuola Lazio non torni già utile in vista della complicata trasferta di Cagliari. "Finalmente si parla di calcio giocato ed è importante, perché incontreremo un allenatore, Davide Nicola, molto sottovalutato nonostante abbia fatto bene ovunque sia andato. Inoltre - continua Conte - il Napoli si troverà di fronte un ambiente caldo e ostile e una squadra che ci darà fastidio. La nostra forza però dovrà essere la consapevolezza di andare a caccia della continuità. La sosta è un'incognita per tutti e per noi ancora di più: basti pensare che tre vittorie di fila al Napoli mancano da un anno e mezzo". Subito dopo il Cagliari, Conte si troverà di fronte il suo passato. "Come dicevo prima, non dobbiamo essere provinciali e quindi bisogna pensare prima al Cagliari e poi alla Juventus. Al di là dell'avversaria, la ricetta è pensare solo a noi stessi, lavorando partita per partita e senza badare a ciò che fanno gli altri". Difficile che un presidente passionale come De Laurentiis, che da pochi giorni ha spento le prime 20 candeline della sua gestione, sia altrettanto freddo quando alle porte c'è l'acerrima rivale. "Al presidente faccio i miei migliori auguri. Sono qui da poco, ma ho già avuto modo di capire quanto questa famiglia si sia impegnata per il club, compiendo un percorso straordinario partito dalla Serie C. C'è ancora tanto da fare, soprattutto a livello di infrastrutture, che secondo me in qualche modo possono portarti anche qualche punto". Punti che il Napoli spera di portare a casa innanzitutto dalla trasferta di Cagliari. "Domenica dovremo sporcarci le mani in una partita che potrebbe essere sporca. Probabilmente dovremo pareggiare la loro intensità sul campo, cosa non sempre fatta l'anno scorso: se si subisce 48 reti, significa che qualche problema a tal riguardo c'è stato, ma per mia fortuna il gruppo è sano e disponibile a lavorare".

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