Italia-Spagna, Spalletti: "La differenza l'ha fatta la freschezza"

Donnarumma: "Abbiamo sbagliato troppo ma adesso testa alla Croazia. Abbiamo il destino nelle nostre mani"

di MATTEO AIROLDI
20 giugno 2024
Il ct Luciano Spalletti

Il ct Luciano Spalletti

Gelserkirchen (Germania), 20 giugno 2024 – Brusca battuta d’arresto per l’Italia di Luciano Spalletti che, dopo aver sconfitto 2-1 l’Albania all’esordio ad Euro 2024, è stata battuta 1-0 dalla Spagna. Un risultato che sta senza dubbio stretto alla selezione iberica, capace di impartire una severa lezione di calcio agli azzurri, chiudendo con un eloquente 57% di possesso palla e ben nove tiri in porta a fronte di una sola conclusione nello specchio – arrivata peraltro nei minuti finali – da parte dell’Italia. Sin dai minuti iniziali la Spagna ha schiacciato sull’acceleratore, creando superiorità numerica in ogni zona nel campo e rendendosi pericolosa prima con il colpo di testa di Rodri – alzato sopra la traversa da Donnarumma – e poi con quello di Nico Williams. I riflessi del portiere azzurro sono poi stati chiamati in causa anche dalla frustata dalla distanza dell’ex Napoli Fabian Ruiz al 27’. Chiuso sullo 0-0 un primo tempo di grande sofferenza, Spalletti ha cercato di mischiare le carte con gli inserimenti di Cambiaso e Cristante ma il canovaccio di gara è rimasto invariato: la Spagna ha infatti continuato a dominare negli uno contro uno e a mostrare una maggior reattività su ogni pallone. Il gol del vantaggio spagnolo è stato quindi una naturale conseguenza ed è arrivato al 55’, quando Calafiori ha spinto involontariamente in rete una deviazione di Donnarumma. La partita si è quindi messa definitivamente in discesa per gli uomini di De La Fuente che hanno rimpinguato il loro bottino di gol colpendo anche una traversa con Nico Williams – oggi spina nel fianco di un Di Lorenzo decisamente insufficiente –, poi sostituito da Ayoze Perez che a sua volta nei minuti finali ha sfiorato per ben due volte la rete del 2-0. Schiacciante, insomma, la superiorità della Spagna per tutto l’arco dei 90’. Un aspetto sottolineato a fine gara anche dal CT Luciano Spalletti, che ha parlato ai microfoni Rai: “La differenza l’ha fatta la freschezza. Loro erano molto più freschi di noi. Le nostre letture sono state spesso troppo ritardate. La chiave del problema è sempre la stessa: noi eravamo sottolivello sul piano della reattività, nell’accompagnare l’azione e nel riguadagnare la giusta posizione sui retropassaggi”. Opaca anche la prestazione dell’attacco, lievemente cresciuta di livello con l’ingresso di Retegui: “Quando sono entrati tre o quattro giocatori più freschi, siamo cresciuti sul piano dell’intensità, abbiamo recuperato più palloni alti e creato più situazioni che ci potevano portare al pareggio. Loro, però, sono stati troppo superiori a noi e hanno vinto meritatamente”. Lunedì la sfida cruciale per il passaggio del turno contro la Croazia: “Dipenderà da come ci arriveremo. La differenza la facciamo sempre noi con quella che è la possibilità di scelte di giocare la palla che abbiamo. Se non abbiamo scelte diventa tutto più difficile. Il voto più alto in casa azzurra lo merita senza dubbio Donnarumma, che a più riprese ha impedito alla Spagna di rimpinguare il suo bottino: “Abbiamo sbagliato troppi passaggi facili – ha spiegato il portiere azzurro –, messo troppa poca qualità. Quando si sbaglia così tanto, una squadra come la Spagna ti punisce. Siamo arrabbiati, ma dobbiamo tirare fuori questa cattiveria in vista della prossima gara. Il destino è nelle nostre mani, siamo ancora avanti e non dobbiamo fasciarci la testa dopo questo ko. Contro la Croazia sicuramente potremo portare a casa il risultato. Cosa salvo? L’atteggiamento della squadra. Abbiamo tanto, a volte male ma tanto. Bisognava fare meglio ma l’atteggiamento c’è stato e bisogna ripartire da quello”.

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