Inter, offerta del Fenerbahce per Dzeko: idea Scamacca

Si muove il mercato turco per l’attaccante bosniaco, nonostante il rinnovo al ribasso offerto dal club nerazzurro: Marotta e Ausilio guardano Scamacca. Retegui è costoso

di MANUEL MINGUZZI -
12 giugno 2023
Edin Dzeko

Edin Dzeko

Milano, 12 giugno 2023 - Rivoluzione in attacco per l’Inter? Forse sì. Se da un lato il club nerazzurro dovrebbe ripartire da Lautaro Martinez e da Romelu Lukaku, dall’altro potrebbero esserci cambiamenti nelle altre due pedine a completamento del reparto. Joaquin Correa ha deluso e l’Inter cercherà una sistemazione ed Edin Dzeko, oggi, non è più così certo del rinnovo. Sul bosniaco c’è una offerta dalla Turchia e così la dirigenza nerazzurra pensa anche Gianluca Scamacca considerando anche i costi elevati di Mateo Retegui.

Dzeko e il rinnovo al ribasso

Qualche settimana fa sembrava molto più vicino il rinnovo di Edin Dzeko con l’Inter, ma oggi la situazione è cambiata. Non tanto la sua volontà di rimanere a Milano, quanto una proposta al ribasso per la nuova politica di club di abbattimento del monte ingaggi e poi una offerta dalla Turchia. Il Fenerbahce sarebbe molto attratto dall’attaccante bosniaco, tale da proporre un biennale a cifre interessanti. In casa Inter, invece, è stato offerto un rinnovo a cifre attorno a 3.5/4 milioni, quindi più basse rispetto all’accordo precedente, perché per ora la priorità del club è abbassare i costi, soprattutto in termini di ingaggi dei calciatori. E se in nerazzurro rimanesse Lukaku ci sarebbe anche una questione di gerarchie, con il bosniaco dietro rispetto al belga anche se su tre competizioni ci potrebbe essere spazio per tutti: ecco perché non è da sottovalutare l’offerta turca.

Idea Scamacca. Retegui costoso

E allora via all’eventuale ricerca di un attaccante per completare il reparto qualora sia Dzeko che Correa partissero. La prima idea era stata quella di Mateo Retegui, pronto al salto in Europa dopo i buoni campionati in Argentina. Ci sono stati fitti contatti tra Inter e Boca Juniors, ma il Tigre potrebbe riscattarlo, tuttavia i costi dell’operazione sono visti elevati per le casse nerazzurre: servirebbero almeno 18 milioni di euro, cifra che l’Inter potrebbe eventualmente dirottare altrove. I buoni incassi Champions impongono comunque oculatezza degli investimenti, con il fair play da rispettare e un bilancio da continuare a risanare, anche se un pizzico di margine di manovra in più c’è. Ma le priorità sono in altri reparti, considerando che un difensore centrale dovrà arrivare e probabilmente anche un esterno di fascia destra se Dumfries partirà. Non va dimenticata nemmeno la fascia sinistra in cui Gosens potrebbe trovare una sistemazione per aver maggior minutaggio e l’Inter avrebbe messo gli occhi su Carlos Augusto del Monza, reduce da una grandissima stagione. Tornando all’attacco, con Retegui che scende nelle quotazioni, è risputato il nome di Gianluca Scamacca. Grande obiettivo nerazzurro prima che firmasse per il West Ham in Premier, l’attaccante ex Sassuolo avrebbe il desiderio di tornare in Italia e subito qualche big si è mossa. C’è la Roma di José Mourinho che dovrà sostituire Tammy Abraham, ma c’è anche l’Inter di Simone Inzaghi qualora si rendessero necessari movimenti in attacco. Ipotesi prestito con diritto di riscatto per una operazione a basso costo o comunque rimandata più avanti nel tempo per non appesantire il bilancio.

Lukaku: la finale non cambia la strategia

Il gol sbagliato in finale non sposta invece la scelta dell’Inter su Romelu Lukaku. C’è la volontà di andare avanti assieme, trascinata dall’idea di Big Rom di rimanere a Milano, che è la sua casa e la sua famiglia. Dopo il 30 giugno se ne riparlerà con il Chelsea e l’amministratore delegato Beppe Marotta cercherà uno sconto sulla cifra di 8 milioni, cioè l’ammortamento a bilancio dei blues, per averlo un’altra stagione in nerazzurro. Lukaku ha già dato disponibilità a decurtarsi l’ingaggio e ha già dato mandato agli intermediari di lavorare alla sua permanenza a Milano. Ma l’Inter potrebbe guardare alla trattativa con il Chelsea con un respiro più ampio. Perché? Beh, ci potrebbero essere giocatori interessanti a Londra per l’organico a disposizione di Simone Inzaghi (e viceversa). L’Inter dovrà fare una o due plusvalenze e gli indiziati potrebbero essere Denzel Dumfries e soprattutto Andre Onana (arrivato a zero, sarebbe tutta plusvalenza), profili graditi ai blues, mentre Marotta e Ausilio starebbe sondando Chalobah e Loftus Cheek. Chissà che nei discorsi per Lukaku non possa nascere anche una operazione a latere. Ciò che conta, però, è che una partita storta non cambierà l’idea dell’Inter e di Lukaku di provare a continuare assieme.

Lautaro: “Torneremo più forti”

La stagione si è conclusa sabato sera ma non è ancora stata smaltita del tutto la sconfitta in finale di Champions League. Il City ha alzato la coppa non dominando, ma trovando maggior cinismo nei momenti chiave del match, aspetto mancato all’Inter e che ha reso ancora più dolorosa la sconfitta. Si poteva fare, non c’è stato tutto il divario ipotizzato alla vigilia e si annusa la sensazione di una mezza occasione sprecata. Ma è dalle sconfitte che ci rialza più forti, fortificando un carattere che in questa stagione era già emerso dopo il periodo di crisi invernale. Ed è stato Lautaro Martinez, uno di quelli che ha sprecato una occasione d’oro solo davanti a Ederson, a guardare avanti con una promessa e un messaggio per il popolo nerazzurro: "Fa male, molto male - le sue parole sui social - La delusione per non aver riportato la coppa a casa è grande. Abbiamo fatto tutto il possibile per potervi regalare questa gioia, soprattutto a voi tifosi che siete sempre al nostro fianco. Sono molto orgoglioso di questa squadra, perché nonostante le difficoltà e i momenti negativi di questa stagione abbiamo sempre continuato a lavorare intensamente ed in silenzio per raggiungere gli obiettivi e per portare l’Inter più in alto possibile dove merita di stare, come insegna la sua grande storia. Vi garantisco, ce l’abbiamo messa tutta. Torneremo più forti”. Lo stesso Guardiola, dopo la partita, lo ha detto chiaramente: “Oggi l’Inter vive quello che abbiamo vissuto noi qualche anno fa, ma ci riproverà il prossimo anno o quello dopo ancora. La sconfitta non è un fallimento”. Già, ma brucia. Tanto.

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