Juve, la corte di Giuntoli a Osimhen: cartellino e ingaggio gli ostacoli
Il nigeriano è sempre nei pensieri del direttore bianconero, ma De Laurentiis è pronto a sparare alto e il Manchester United arremba: missione difficile

Victor Osimhen
Torino, 2 aprile 2025 – La Juve culla il sogno Victor Osimhen, ma la concorrenza è agguerrita e i costi molto difficili da affrontare. Sono tanti i fattori che possono contribuire alla causa oppure depotenziarla e Cristiano Giuntoli, che conosce bene il nigeriano dai tempi di Napoli, li sta mettendo tutti sul piatto della bilancia per capirne la fattibilità. Fondamentale, oltre ai ricavi mondiale per club, aggiungere la prossima stagione anche quelli della Champions League. Basilare arrivare nei primi quattro posti ma potrebbe rendersi necessario un sacrificio per affrontare l’esborso.
Osimhen e la clausola per l’estero
In estate dovrebbe avvenire la cessione definitiva di Victor Osimhen, che ora staziona al Galatasaray in prestito dopo la rottura dell’estate scorsa. Sull’attaccante aleggia una clausola da 75 milioni di euro, ma sarebbe valida solo per l’estero, di conseguenza per l’Italia De Laurentiis potrebbe ancora alzare il prezzo. Il che significa anche una tripla cifra di valutazione. Asticella, dunque, molto alta per la Serie A e in particolare per la Juve, che ancora non sa se potrà beneficiare di altri 60-70 milioni di ricavi Champions League. E mentre la proprietà rimpingua le casse con altri aumenti di capitale in prospettiva, la dirigenza valuta il futuro, ben sapendo che dipenderà dal presente con Igor Tudor. Rientrare in Champions darebbe linfa e sollievo alle casse e in più si prospetta anche la cessione di Dusan Vlahovic, che nonostante il ritorno tra i titolari resta in scadenza di contratto nel 2026 e senza, per ora, sbocchi sul rinnovo. Facendo i conti della serva, 50 milioni arriveranno dal mondiale per club, altri 60 potrebbero arrivare dalla prossima Champions League e circa una quarantina dalla cessione del centravanti: con questi numeri cambierebbero le prospettive. Resta però l’ampia concorrenza per Victor Osimhen, oggi corteggiato dal Manchester United, pronto a mettere sul piatto una quarantina di milioni più anche il cartellino di Rasmus Hojlund. Un altro ostacolo non da poco è l’ingaggio. Se la Juve punta a spalmare gli emolumenti di Vlahovic, circa 12 milioni nell’ultimo anno di contratto (e proprio su questo la trattativa si è arenata), diventa complicato imbarcarsi in un ingaggio da 10 milioni e oltre di Osimhen, che andrebbe dunque a pesare a bilancio non solo di cartellino ma anche di stipendio. Certo, cedere Vlahovic significa liberare spazio a bilancio ma oltre a Osimhen si renderebbe necessario completare il reparto con un altro attaccante se Randal Kolo Muani non venisse riscattato. Insomma, tanto lavoro da fare non solo sul campo, dove Tudor deve riportare la Juve in Champions, ma anche dietro le quinte, con la proprietà che continua a versare denaro e anche il direttore Giuntoli è sotto osservazione per le spese degli ultimi mercati. Sono gli snodi cruciali per il futuro progetto bianconero, soprattutto per la panchina dove i nomi di Conte e Gasperini continuano a stuzzicare in ottica estiva. Prima di tutto c’è lo scontro diretto a Roma contro Ranieri, uno di quelli che vorrebbe proprio Gasperini in giallorosso… Leggi anche - Semifinali Coppa Italia, il Bologna vola a Empoli: 0-3
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