Milan-Napoli, probabili formazioni e dove vederla in tv

Pioli si gioca al Meazza una delle ultime chance per rientrare nella lotta scudetto: "La sfida entrerà nel vivo a centrocampo"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 febbraio 2024
Olivier Giroud e Rafa Leao (Ansa)

Olivier Giroud e Rafa Leao (Ansa)

Milano, 10 febbraio 2024 – Da una parte un Milan che ancora non si rassegna all'idea di essere fuori dalla lotta scudetto, apparentemente già una sfida a due tra Inter e Juventus e dall'altra un Napoli che vuole onorare fino alla fine il tricolore cucito sul petto e che, soprattutto, vuole continuare a risalire la china fino alla zona Champions League: le due ultime due squadre ad aver vinto il campionato si sfideranno domenica 11 febbraio alle 20.45 nella cornice del Meazza.

Le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Hernandez; Bennacer, Adli; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli

Napoli (3-5-1-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Cajuste, Mazzocchi; Kvaratskhelia, Simeone. Allenatore: Mazzarri

Orario e dove vedere la partita in tv

Milan-Napoli (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli

Il vero tormentone delle ultime settimane nel capoluogo campano riguarda il modulo, curiosamente un dogma nella precedente era. Contro l'Hellas Verona, a sorpresa, Walter Mazzarri aveva rispolverato il 4-3-3, con il senno di poi la ricetta perfetta per scoperchiare (seppur con estrema fatica) una squadra chiusa e sportivamente quasi disperata. Missione riuscita e ritorno alle origini varato in pianta stabile, quindi? In realtà no, perché non tutti i feedback raccolti dal modulo dello scudetto sono stati positivi. A vacillare è stata ancora la fase difensiva, sollecitata poche volte ma comunque apparsa vulnerabile ben al di là il gol siglato dallo scaligero Diego Coppola. Non a caso, in vista del Milan salgono le chance che a Castel Volturno, in nome di una sorta di fluidità tattica che ben fotografa la la stagione di transizione in corso, venga rispolverata la difesa a tre, quella che aveva reso ancora più anemico l'attacco ma che comunque aveva garantito una maggiore solidità dietro a maggior ragione contro avversari di un certo livello: la squalifica di Mario Rui sembra spingere ulteriormente verso questa ennesima virata. Tra i pali ci sarà ancora Pierluigi Gollini nonostante il rientro in gruppo ormai consolidato di Alex Meret: chissà che le scelte per la porta del Napoli, corroborate da quelle del mercato, non siano definitive. La difesa, verosimilmente a tre, sarà composta da Leo Ostigard, Amir Rrahmani e Juan Jesus, con capitan Giovanni Di Lorenzo e Pasquale Mazzocchi come quinti, mentre in mezzo al campo ci saranno André-Frank Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka e Jens Cajuste. L'attacco, così come la difesa, merita un approfondimento a parte. Qualora alla fine dovesse prevalere la linea del 3-5-1-1 l'unica punta sarerebbe Giovanni Simeone, assistito da Khvicha Kvaratskhelia, che verrebbe così accentrato come da desiderio espresso anche da Aurelio De Laurentiis. L'altra ipotesi di formazione parla di un 3-4-3 che tirerebbe in ballo Matteo Politano, che a quel punto agirebbe come di sua consuetudine a destra, corsia che a partita in corso potrebbe contare su altre opzioni che contro il Verona si sono dimostrate più che valide. La prima risponde a Jesper Lindstrom, l'ala pura, come da definizione proprio di ADL in una delle sue recenti roventi conferenze stampa, mentre la seconda conduce a Cyril Ngonge, che in realtà può occupare anche una casella centrale ancora priva di Victor Osimhen, sempre impegnato in Coppa d'Africa.

Qui Milan

Chissà che alla fine, un po' contro ogni pronostico che tira in ballo nomi forse più suggestivi, Stefano Pioli non si ritrovi ad affrontare il suo futuro. Il tecnico emiliano nelle ultime settimane è entrato nella lunga ridda di nomi candidati per la panchina azzurra, oltre a essere chiaramente a fine ciclo al Milan. Eppure, il rendimento dei rossoneri, dopo una fase di flessione aggravata anche dai tanti infortuni, sembra suggerire ben altro. Merito anche del mercato estivo, che tra gli altri ha portato Tijjani Reijnders, fuori causa per squalifica domenica sera a San Siro: al posto dell'olandese dovrebbe agire Ismael Bennacer, che comporrà insieme a Yacine Adli la mediana del 4-2-3-1. Tra i pali confermatissimo Mike Maignan nonostante i recenti interventi tutt'altro che impeccabili: la difesa sarà completata da Davide Calabria, Simon Kjaer, Matteo Gabbia e Theo Hernandez, mentre l'unica punta sarà Olivier Giroud, uno che quando vede il Napoli si scatena sempre, con Christian Pulisic, Ruben Loftus-Cheek e Rafael Leao a suo supporto. Mentre il suo collega Mazzarri, dietro indicazione dei piani alti della società, vive una vigilia in silenzio, Pioli si è presentato in conferenza stampa, innanzitutto per dare qualche indicazione sulla formazione. "La zona più importante del campo è la mediana, dove domani si giocherà gran parte delle sfide grazie alla presenza di molti giocatori offensivi. Noi dovremo essere compatti e uniti e, a tal riguardo, Bennacer ci può aiutare". Inevitabile parlare anche delle recenti incertezze di Maignan. "A livello di gruppo non ci interessano le critiche: siamo già molto severi con noi stessi. Per quanto mi riguarda, Mike non sbaglia mai e quando lo fa impara qualcosa di nuovo". Da una nota dolente a un'altra positiva: la presenza di un Luka Jovic sempre più decisivo in zona gol, ma per ora apparentemente solo da subentrante. "E' una realtà di questa squadra ed è perfettamente inserito nel nostro progetto. Potrebbe giocare dall'inizio, ma a condizione di stare bene: vale per lui come per chiunque altro". Da un attaccante a un altro: chissà che presto non scatti l'ora di Francesco Camarda. "Sento fare dei paragoni illustri, ma penso che sia troppo presto per farlo. Per ora - conclude Pioli - sta facendo tutto nel migliore dei modi, mostrando il giusto atteggiamento e la dovuta applicazione".

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