Napoli, la rinascita di Anguissa. Ma il contratto è in scadenza

Il camerunese, 5 gol e 4 assist in stagione, è sempre più importante nello scacchiere di Conte. A giugno termina il suo contratto, ma esiste un'opzione di rinnovo automatica che il club vorrebbe cancellare con un triennale

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
27 gennaio 2025
André-Frank Zambo Anguissa (Ansa)

André-Frank Zambo Anguissa (Ansa)

Napoli, 27 gennaio 2025 - Del Napoli sempre più leader della classifica l'emblema è il gruppo nella sua potenza coesione, a sua volta guidato da un condottiero del calibro di Antonio Conte, l'allenatore capace di rigenerare una squadra uscita con le ossa rotte dal deludentissimo anno post scudetto prima di indicare, in sede di mercato estivo, i puntelli perfetti per rimpolpare la rosa. Nel primo novero, quello dei giocatori già presenti nel roster, rientra André-Frank Zambo Anguissa, sempre più uomo copertina della capolista.

I numeri della stagione di Anguissa

Sono lontanissimi i tempi in cui il camerunese era diventato l'emblema del crollo verticale degli uomini che avevano confezionato il terzo scudetto. Certo, in un elenco lungo e fitto erano compresi anche nomi più altisonanti, come Victor Osimhen o Khvicha Kvaratskhelia, ma con entrambi la piazza era sempre stata più indulgente, cercando ogni volta nuovi 'colpevoli' di un tracollo senza grandi spiegazioni logiche. Tra i rei più gettonati c'era proprio Anguissa, che dal canto suo non faceva molto per smentire i critici. Anche dal punto di vista fisico, il classe '95 è stato forse tra i giocatori più in difficoltà del complicatissimo post scudetto al punto da entrare nell'elenco dei giocatori da smaltire in sede di mercato. All'epoca si parlò con insistenza di un possibile ritorno in Premier League, perché nonostante la flessione Anguissa aveva acquisito un credito importante agli occhi di diverse estimatrici. Invece, a sorpresa, il centrocampista resta al Napoli ma lo fa ovviamente in punta di piedi, un po' lo stesso atteggiamento tenuto da tutti i giocatori al cospetto dell'arrivo in panchina di Conte, che per prima cosa ha analizzato la situazione senza pregiudizi. Nei piani originali del tecnico salentino probabilmente Anguissa avrebbe dovuto essere una riserva (di lusso) nel contesto di un centrocampo quasi totalmente da rinnovare in sede di mercato. In parte è stato così, con in particolare Scott McTominay a sua volta a imporsi come ottima mezzala accanto all'inamovibile Stanislav Lobotka. L'altra faccia della medaglia vede il camerunese sempre più perno del gioco di Conte e, soprattutto, uomo gol, come testimoniano le 5 reti e i 4 assist messi finora a referto in stagione: numeri che Anguissa non aveva trovato neanche nell'anno dello scudetto. In questi casi, si parla molto dell'importanza della testa, in senso lato e non, perché il classe '95, a dispetto della pettinatura che potrebbe suggerire quasi un ostacolo, è diventato uno specialista del gioco aereo, con l'incornata siglata alla Juventus come ultimo emblema in ordine cronologico. Poi c'è il senso metaforico, quello che include nella metamorfosi di Anguissa anche il resto del pacchetto. Inserimenti, motore a tutta in entrambe le fasi e presenza nel gioco costante: l'ex Fulham è diventato il 'tuttocampista' che Conte aveva voluto fin dall'inizio, non lesinandogli qualche provocazione anche in sede di conferenza stampa. E oggi il Napoli di questo Anguissa prezioso in ogni momento del gioco non può più farne a meno.

Il contratto in scadenza e l'ipotesi rinnovo

Tra le sviolinate e i fatti c'è la data di fine contratto, ad oggi fissata al 30 giugno 2025. Esiste però un asterisco bello grosso che rimanda a una postilla appannaggio del Napoli che prolungherebbe il sodalizio di 2 anni senza dare adito a discussioni di alcun tipo. Tutto fatto, quindi? In realtà, proprio per l'importanza quasi inedita del giocatore nel progetto, il quartier generale di Castel Volturno sta pensando a un contratto ex novo. Lo merita Anguissa, uno dei pochi veterani dello scudetto a non aver puntato i piedi per andare altrove quando il tempo minacciava tempesta, accettando quindi le critiche dell'anno scorso e la successiva stagione senza alcuna competizione europea, una rinuncia importante per un giocatore non più giovanissimo. Lo merita anche lo stesso Napoli, che si ritroverebbe in rosa, probabilmente fino a fine carriera e chiudendo così ogni spiffero di possibile polemica futura, un fedelissimo in campo e fuori. Già, perché Anguissa non risponderà al prototipo del giocatore-star dei social, ma a modo suo e nei momenti giusti ha dimostrato un attaccamento alla causa più con i fatti che a parole, al contrario dunque di qualche suo ex compagno di squadra magari mediaticamente più ingombrante ma al tempo stesso anche più riottoso in seno alla società e allo spogliatoio. Giusto per restare alla recente attualità, memorabile il legame creatosi tra il centrocampista e Daniele, lo sfortunatissimo bambino deceduto nelle scorse settimane a causa di un brutto male, per un legame oggi testimoniato da un messaggio mostrato sul polso a ogni esultanza. L'Anguissa segreto è anche questo, un collante importante tra squadra e piazza nei momenti complicati che quest'anno, restando alle mere cose da campo, non sono mancati con qualche sconfitta sì sporadica ma pesante nel punteggio. Anche per questo motivo, lo stesso Napoli vuole tenersi stretto il suo pilastro ben oltre il prossimo 30 giugno ma anche quello del 2027 al quale si arriverebbe con il rinnovo automatico. L'idea è infatti di siglare un nuovo contratto con scadenza triennale, dunque un anno in più rispetto a quanto si potrebbe ottenere dagli scritti odierni, con un consistente aumento dell'ingaggio, che passerebbe dagli attuali 2,2 milioni netti a 3 milioni più bonus a stagione. Anguissa, così, arriverebbe a 33 anni a vestire ancora l'azzurro, magari con la prospettiva ulteriore di farlo a oltranza fino al termine della carriera. Discorsi prematuri: ora, da qui a fine giugno, conterà mettere nero su bianco su quest'idea importante e avallata, tanto per cambiare, dallo stesso Conte, che si è ritrovato già in casa quel centrocampista da Premier League che aveva chiesto in sede di mercato. Anzi, quel 'tuttocampista' ormai diventato fondamentale sul rettangolo verde e fuori.

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