Napoli, gioie e dolori: si sblocca il mercato ma tornano le nubi su Di Lorenzo

Mentre si avvicina la definitiva fumata bianca per Buongiorno, Spinazzola e Marin, il futuro del capitano è di nuovo in bilico

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 luglio 2024
Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Napoli, 6 luglio 2024 – Neanche il tempo di brindare alla prima vera accelerata sul mercato che in casa Napoli rifà capolino la solita brutta nube che finora ha offuscato l'estate. Proprio mentre si avvia verso la conclusione la telenovela legata al futuro di Alessandro Buongiorno, vicino a vestirsi di azzurro così come Leonardo Spinazzola e Rafa Marin, torna in bilico il destino di Giovanni Di Lorenzo, il capitano che sembra proprio non volerne sapere di abbracciare il nuovo progetto targato Antonio Conte e soprattutto di lasciarsi alle spalle il recente passato.

Si riaccende il caso Di Lorenzo

In un'ipotetica bilancia è possibile che il secondo fattore pesi molto di più nonostante la lunga e certosina opera di mediazione avviata da tutti i componenti dei piani altissimi del club partenopeo: dal tecnico salentino fino ad Aurelio De Laurentiis, passando per Giovanni Manna, tutti, ma proprio tutti, in queste settimane hanno cercato di raffreddare i bollenti spiriti del terzino e del suo agente Mario Giuffredi, che per la giornata di martedì 9 luglio aveva indetto una conferenza stampa volta probabilmente a chiudere una volta per tutta il caso dell'estate azzurra. Invece no: l'incontro con i giornalisti è stato annullato e l'impressione è che dietro questo cambio di programma non ci sia nulla di rincuorante per coloro che confidavano nel lieto fine. Si va dagli inguaribili romantici, ormai legati affettivamente al capitano dello scudetto, a Conte, che aveva individuato nel terzino l'elemento perfetto per congiungere il ciclo vecchio al nuovo. Proprio le scorie del recente passato rischiano di tornare a galla nonostante i giorni della schiarita forse illusoria ma corroborata da tanti indizi sparsi sui social da Di Lorenzo e dal Napoli. Indizi, appunto, che in questo momento stanno tornando a scivolare nell'ambito delle indiscrezioni e dell'incertezza. Una certezza in questa querelle senza fine però c'è: il veto assoluto da parte del club partenopeo di spostare il proprio capitano alla Juventus, che curiosamente ha già incassato un 'provvedimento' simile dal Bologna per Riccardo Calafiori. Storie tese e vecchie e nuove ruggini che stanno frenando il restyling della difesa bianconera. I turbamenti però, nonostante i divieti tassativi, vigono anche ad altre latitudini. Parlando dei fatti di casa Napoli, assodato che Di Lorenzo non sposerà la causa Juventus, resta però in bilico tutto il resto, a cominciare dal dogma principale: sarà ancora un giocatore azzurro, e tra l'altro neanche uno a caso della rosa, bensì il capitano? E se sì, in maniera convinta o con all'orizzonte altri ripensamenti estivi o, peggio ancora, i musi lunghi da trascinare per tutta la stagione?

Tripla fumata bianca all'orizzonte

Se queste sono le cattive notizie, le buone riguardano Buongiorno e Spinazzola. Il primo ha respinto l'assalto più o meno reale dell'Inter, ma probabilmente più aizzato dall'agente Giuseppe Riso, ed è vicino a vestirsi di azzurro per i prossimi 5 anni dietro pagamento di uno stipendio da 2,5 milioni netti a stagione, mentre al Torino dovrebbero andare 35 milioni di parte fissa più 5 milioni di bonus. In realtà, la frenata degli ultimi giorni non riguardava solo i presunti blitz di altre società (tra le quali forse anche la solita Juventus): da sciogliere tra le parti c'era il nodo legato all'inserimento della clausola rescissoria nel contratto al vaglio, oltre al solito caos riguardante i diritti di immagine. Entrambe le fumate sono state bianche e, in particolare, Buongiorno potrà svincolarsi dal Napoli a partire dal 2027 dietro pagamento di 70 milioni. Esaudito quello che era un desiderio del difensore e del suo procuratore, adesso tutto sembra veramente spianato per la firma, attesa per la prossima settimana non prima di aver espletato le visite mediche di rito. Questo medesimo iter riguarda anche Spinazzola, se possibile ancora più vicino a vestirsi di azzurro per i prossimi 2 anni, forse con opzione per un terzo anno, dietro pagamento di un ingaggio di 3 milioni netti a stagione ai quali aggiungere determinati bonus. Curiosamente, l'avventura al Napoli del classe '93 comincerà da Roma, l'ultima tappa della sua carriera. No, nessun ripesamento in vista, tanto per restare in linea con il mood del giorno con riguardo a Di Lorenzo: semplicemente, Spinazzola effettuerà le visite mediche di rito a Villa Stuart già lunedì, mettendosi quindi a disposizione per la partenza del ritiro di Dimaro. Possibile che sempre all'alba della prossima setitmana anche Marin sia atteso nella Capitale per il medesimo motivo, mentre per Buongiorno, a sua volta oggi ancora in vacanza dopo la partecipazione a Euro 2024, l'attesa potrebbe essere più lunga. Anche Di Lorenzo si sta godendo il supplemento di riposo dopo la sfortunata avventura nella rassegna tedesca, quella che sembrava aver incrinato i rapporti con la Nazionale ma, paradossalmente, sistemato quelli con il Napoli, che a distanza provava a coccolare il suo capitano, bersagliato dalle critiche. La nuova luna di miele rischia però di essere durata appena pochi giorni: forse giusto il tempo di riordinare (ancora) le idee e ragionare sul da farsi. Qualora le nuove sensazioni negative fossero confermate dopo quest'ennesima pausa di riflessione, a quel punto dovranno essere il Napoli e soprattutto Conte a valutare le prossime mosse, partendo da un quesito inevitabile: ne vale davvero la pena provare a trattenere un giocatore che ormai si vede altrove? E per altrove, ovviamente, è da intendersi ovunque ma non a Torino con la Juventus. E forse non con il Napoli, che verosimilmente vorrebbe risolvere una volta per tutte questa situazione prima della partenza per Dimaro. La conferenza stampa di martedì di Giuffredi doveva servire a questo e invece la vicenda, ormai una soap opera, promette altre puntate. Proprio le tensioni causate, suo malgrado, dal capitano ad oggi sono l'unica nota meno lieta per un Napoli che invece sta vivendo un momento positivo nel segno del ritrovato entusiasmo tipico di inizio stagione. Tipico, sì, ma non scontato quando si è reduci, come gli azzurri ex campioni in carica, da una stagione disastrosa.

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