Napoli, vicino il doppio colpo in difesa: Spinazzola a un passo e rilancio per Buongiorno

L'ormai ex Roma potrebbe raggiungere già in ritiro Conte. L’allenatore continua a lavorare in prima persona per il centrale del Torino, dopo aver contribuito a sistemare il caso Di Lorenzo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 luglio 2024
Leonardo Spinazzola (Ansa)

Leonardo Spinazzola (Ansa)

Napoli, 3 luglio 2024 - Prima la schiarita con Giovanni Di Lorenzo, mai come ora di nuovo vicino al Napoli, e poi la doppia accelerata sul mercato: Alessandro Buongiorno e soprattutto Leonardo Spinazzola sono a un passo dal diventare due nuovi giocatori a disposizione di Antonio Conte.  

I due terzini

  Proprio la presenza del nuovo tecnico azzurro rischia di aver avuto un peso forte in entrambe le trattative, oltre che nella mediazione con il capitano, che probabilmente scioglierà ufficialmente le riserve sulla sua decisione solo al ritorno dalle vacanze. Per ora prevale un cauto ottimismo avallato anche dal silenzio dell'agente Mario Giuffredi, che a sua volta potrebbe esprimersi sulla questione nel giro dei prossimi giorni, magari confermando le voci che si susseguono nelle ultime ore e che parlano di contatti telefonici tra le parti, con tanto di mea culpa da parte di Aurelio De Laurentiis (non proprio un evento consueto) circa la gestione dell'ultima disastrosa stagione, quella che ha appesantito forse fin troppo le spalle del capitano. Probabilmente è stato ancora più facile convincere Spinazzola, uno che finora il Napoli lo ha incontrato solo da avversario. Chissà, magari proprio la totale estraneità a un ambiente che dopo il recente passato necessitava di una bella boccata di ossigeno, oltre alla fine fisiologica del legame con la Roma, avrà convinto l'esterno, a un passo dal vestirsi di azzurro per il prossimo biennio. E mai come in questo caso il passo è da intendersi nel vero senso della parola e non secondo le metafore da calciomercato che spesso nascondono insidie e nodi da sciogliere: non a caso, pare proprio che Spinazzola possa essere a Dimaro già dall'11 luglio, tuffandosi così subito in questa nuova avventura ambiziosa e stimolante per tutte le parti in causa. Difficile stabilire chi in quest'operazione si giochi la fetta maggiore di rischi e, quindi, di benefici. Forse il Napoli, pronto a dare fiducia a un giocatore forte, duttile ma anche tremendamente perseguitato dai guai fisici. Forse invece proprio Spinazzola, probabilmente all'ultimo treno importante di una carriera che potrebbe regalargli ancora sorprese in doppia tinta azzurra. Insomma, tutti hanno più da guadagnare che da perdere: soprattutto l'esterno mancino, capace di giostrare anche a destra, dove però il padrone della corsia dovrebbe continuare a essere Di Lorenzo. Alle spalle dei due ipotetici titolari vige un'estrema incertezza soprattutto con riguardo a Mario Rui, il veterano ad oggi forse più vicino all'addio: dovrebbero invece continuare a vestire l'azzurro Mathias Olivera e Pasquale Mazzocchi (con Alessandro Zanoli invece in uscita), con il primo che in particolare scalpita per diventare finalmente, dopo anni di apprendistato, il titolare a sinistra. Spinazzola permettendo.

Buongiorno si avvicina

La strada per arrivare a Buongiorno è ancora in salita ma, per usare una metafora ciclistica, l'impressione è che davanti al Napoli non ci sia più quell'erta che fino a qualche settimana fa pareva avere le pendenze dello Zoncolan. In parte è stata la posizione del Torino, almeno in apparenza, ad ammorbidirsi: dalla richiesta iniziale di 45 milioni di parte fissa, il club granata è via via sceso fino a quel rilancio attuale da 35 milioni di parte fissa più 5 milioni di bonus che potrebbe essere quello giusto. In realtà, le parti sono così vicine, come non mai, che l'affare potrebbe chiudersi addirittura per 35 milioni totali, bonus compresi. Insomma, una cifra lontana da quella inizialmente fissata da Urbano Cairo, che almeno a parole blindava il gioiellino della sua squadra parlando di un giocatore incedibile o, nel caso, cedibile solo per cifre monstre. Probabilmente diversi fattori hanno aiutato il Napoli. Si comincia dal mancato impiego di Buongiorno a Euro 2024: uno zero spaccato a livello di minuti giocati, tra l'altro nel contesto della disastrosa spedizione dell'Italia, che ha contribuito ad abbassare il prezzo del cartellino del classe '99, che dà il suo meglio in una difesa a tre. Proprio quella nei piani di Conte, tanto per restare in ambito di fattori che hanno aiutato gli azzurri ad avvicinarsi al primo vero grande obiettivo della loro sessione di mercato. Un altro input, forse il più grande, sarà arrivato proprio dal diretto interessato, che ha da tempo un accordo con il club partenopeo sulla base di un quinquennale da 2,5 milioni netti a stagione. Insomma, quasi tutto sembra fatto. In quel 'quasi' si nascondono le insidie sempre possibili in sede di mercato, al netto delle quali ad oggi Buongiorno pare davvero a un passo dal vestirsi di azzurro, con la speranza di fare meglio del suo 'predecessore'. Correva l'estate 2016 e proprio dal Torino il Napoli prelevava Nikola Maksimovic dietro pagamento di 26 milioni totali (6 per il prestito oneroso e 20 per l'obbligo di riscatto) e dopo un lungo tira e molla con i piani altissimi del club granata. Alla fine su Cairo la spuntò De Laurentiis, sì, ma a che prezzo? A parte la somma extralarge borsata, il rendimento in campo del serbo non sarebbe mai stato all'altezza delle aspettative prima di lasciare il capoluogo campano da parametro zero, come troppe volte successo negli ultimi anni a giocatori pagati tanto o comunque con un valore tecnico non indifferente. A differenza di molti di essi però per Maksimovic non si sarebbero aperte le porte di società ambiziose. Tutt'altro: dalle poche e anonime apparizioni con il Genoa all'ingaggio con l'Hatayspor, tutto nel segno dei ricorrenti problemi fisici. Le credenziali di Buongiorno sono altre in tal senso e questo 'consola' il Napoli, che però prima di brindare al colpo di mercato deve sferrare l'ultimo assalto, quello buono, per chiudere l'affare. Per il momento questo step sembra vicino per Spinazzola, uno che nel calderone degli svincolati ci è rimasto ben pochi giorni. E Mario Hermoso, un altro al momento senza contratto? La pista si è raffreddata nonostante il club partenopeo abbia alzato la posta in palio per le commissioni. Le priorità oggi sono altre: il tandem Spinazzola-Buongiorno per puntellare una difesa da rifondare quasi totalmente.

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