Napoli, caccia al difensore: tutti i nomi sul taccuino di Manna

Per gennaio la società valuta diversi profili, a maggior ragione dopo l'infortunio di Buongiorno: il sogno di Conte è Danilo, ma in pole potrebbe esserci la rivelazione Ismajli

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
19 dicembre 2024
Ardian Ismajli (Ansa)

Ardian Ismajli (Ansa)

Napoli, 19 dicembre 2024 - L'infortunio occorso in allenamento ad Alessandro Buongiorno ha solo reso la questione più impellente, ma di fatto il Napoli ha bisogno di un altro difensore centrale per alzare il tasso qualitativo delle seconde linee e, chissà, magari anche per lavorare già in ottica futura. In effetti, il presente vede gli azzurri da qui al termine della stagione impegnati solo in campionato, seppur con all'orizzonte l'attraente traguardo dello scudetto, ben più allettante ma anche complicato della 'semplice' qualificazione alla prossima Champions League messa nel mirino la scorsa estate. Eppure, proprio il problema tanto improvviso quanto non banale che fermerà per diverse settimane Buongiorno ha scoperchiato una criticità in realtà emersa già dopo il fitto turnover operato contro la Lazio nella gara valida per gli ottavi di finale: un problema riserve per Antonio Conte potrebbe esistere. Specialmente in difesa.  

I requisiti del difensore per gennaio

Da qui l'idea di prelevare a gennaio un centrale che risponda a determinati requisiti. Il primo, il principale nella sessione di riparazione, riguarda l'immediata disponibilità del giocatore, che dunque deve essere pronto all'impatto con la Serie A e integro fisicamente: insomma, almeno in inverno non c'è spazio per esperimenti o scommesse, soprattutto per un reparto arretrato come quello difensivo, finora tra l'altro forse la vera punta di diamante dell'intero Napoli. Il secondo è poi l'esperienza, un altro requisito diventato di pregnante importanza nel quartier generale di Castel Volturno fin dall'approdo in panchina di Conte, allenatore che notoriamente predilige i giocatori fatti e finiti: a maggior ragione a gennaio. Si arriva poi alla qualità: comprare tanto per comprare non rientra nei parametri né del tecnico salentino né della società partenopea, non a caso non esattamente solita intervenire in maniera pesante sul mercato a metà stagione. Ci sarebbe poi l'ultima variabile, forse la più delicata per tutti a gennaio: liberare almeno una casella tramite le uscite. In una sessione piuttosto breve e appiattita dalle richieste generali che sono un po' comuni a tutti i club. Tutti, appunto, vogliono prospetti simili, a loro volta, se qualitativi, difficilmente messi sul mercato dalle varie società di appartenenza. Parlando delle uscite ipotetiche del Napoli, i maggiori, se non unici, inidiziati sono Juan Jesus e Rafa Marin, entrambi non a caso ai margini. Il brasiliano è in rotta con la piazza per questioni decisamente extra calcistiche, e comunque probabilmente da tempo a fine ciclo nonostante l'opzione per il rinnovo attivata dalla società partenopea nella primavera 2023. Lo spagnolo invece è arrivato nel capoluogo campano la scorsa estate e tra l'altro dalla mia banale squadra di provenienza chiamata Real Madrid: all'epoca in molti si preoccupavano della formula dell'operazione, che ai blancos lasciava (e lascia) un diritto di recompra da esercitare in determinati lassi temporali e a determinate cifre, mentre oggi, a pochi mesi di distanza e con un minutaggio esiguo alle spalle, la bocciatura sembra servita, così come l'ipotesi di un addio già a gennaio. L'impressione però è che tra qualche settimana solo uno possa lasciare il Napoli, e ovviamente solo a patto che sia pronto ad arrivare dal mercato un rimpiazzo che possa migliorare la situazione.

I nomi per il mercato di gennaio

In cima alla lista di Conte c'è probabilmente Danilo, forse l'unico profilo che forse abbraccia tutti i requisiti esposti. Gli ostacoli però non sono pochi e il primo si chiama Juventus, squadra già alle prese con numerosi infortuni in difensa e quindi difficilmente propensa a perdere per strada un altro elemento: forse neanche se il Napoli davvero mettesse sul piatto il cartellino di Giacomo Raspadori in uno scambio molto chiacchierato nelle ultime ore. Non solo: lo stesso brasiliano, al di là che ciò che dirà il futuro, sembra intenzionato a chiudere la stagione in bianconero. Un altro nome suggestivo è quello di Milan Skriniar, ma i rapporti tra il Napoli e il Paris Saint-Germain non sembrano idilliaci dopo la questione Victor Osimhen, suo malgrado un po' un 'prezzemolino' quando c'è aria di tempesta. Sono altri i profili più alla portata, specialmente per gennaio. In pole oggi c'è Jaka Bijol dell'Udinese, che però piace anche all'Inter e alla Juventus e costa non poco (20 milioni) specialmente per gennaio. Più defilato c'è Lucas Martinez Quarta, in uscita dalla Fiorentina così come Cristiano Biraghi, un altro profilo che potrebbe interessare agli azzurri nonostante altre caratteristiche tecniche: nel caso, la carta per tentare i viola sarebbe Michael Folorunsho, cercato a quelle latitudini già in estate. Non solo: anche Leonardo Spinazzola potrebbe essere inserito in un affare nel quale entrerebbe anche il fumantino procuratore Mario Giuffredi, ben noto al club partenopeo per i tanti assistiti presenti nel roster. A sorpresa potrebbe entrare nel taccuino di Giovanni Manna anche Luiz Felipe, ai titoli di coda della sua esperienza all'Al-Ittihad: in questo caso, visto il campionato poco competitivo di provenienza, le perplessità sono tutte appannaggio del club partenopeo. Sulla lista di mercato del Napoli c'è anche Jakub Kiwior, che trova poco spazio all'Arsenal e che già in estate aveva meditato l'addio: le presenze da titolare nelle ultime partite non sembrano poter ribaltare la situazione. Poi c'è chi come Ardian Ismajli ha gradualmente scalato le gerarchie nel mercato dei difensori, imponendosi come uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia: il contratto in scadenza con l'Empoli, in caso di mancato rinnovo, potrebbe significare per qualche fortunato club la possibilità di tentare l'acquisto a prezzo di saldo. I rapporti tra il Napoli e il club toscano sono notoriamente molto positivi e chissà che questo non faciliti la strada nel contesto di una concorrenza serrata.

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