Napoli, emergenza infortuni senza fine: anche Lindstrom out per Bergamo

Si complicano ulteriormente i piani di Mazzarri, che domani parlerà per la prima volta alla stampa: il danese si ferma e raggiunge in infermeria Osimhen, Meret, Zielinski e Mario Rui

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
23 novembre 2023
Jesper Lindstrom (Ansa)

Jesper Lindstrom (Ansa)

Napoli, 23 novembre 2023 - Sono lontani anni luci le stagioni in cui il Napoli quasi neanche sapeva cosa fossero gli infortuni muscolari: oggi l'infermeria di Castel Volturno si presenta sempre più piena, complicando ulteriormente i piani di Walter Mazzarri.

Anche Lindstrom fuori causa

Quando si pensa al passato il collegamento mentale con la prima avventura sulla panchina azzurra del tecnico toscano è inevitabile: altre ambizioni, altra rosa e altre difficoltà. Quelle attuali sono quasi un inedito per un allenatore che, nel frattempo, ha studiato da lontano un calcio in continua evoluzione. Uno dei club ad aver cambiato maggiormente i propri connotati è appunto quello partenopeo, che nel frattempo è diventato grande in ogni senso: aspirazioni, risultati e anche problemi. Tra questi ultimi, ovviamente mai confermato da alcun nesso scientifico, c'è il cambio dello staff sanitario: l'addio dell'equipe guidata dal dottor Alfonso De Nicola ha condotto a una lunga serie di infortuni muscolari, che un anno fa comunque non ha impedito l'apoteosi scudetto. Oggi nell'infermeria azzurra albergano diversi giocatori: dal lungodegente Mario Rui a coloro che invece stanno sulla via del pieno recupero, come Alex Meret e Victor Osimhen, oltre al punto interrogativo Piotr Zieinski, alle prese con un'infezione tonsillare. Poi c'è la new entry: Jesper Lindstrom con la propria Nazionale si è fermato a causa di una lesione del muscolo tibiale posteriore, che richiederà qualche settimana per la piena guarigione. Nella peggiore delle ipotesi, al momento comunque la più remota, il danese potrebbe essere fuori causa quasi fino al termine dell'anno: praticamente una sorta di emblema del pessimo impatto con la nuova realtà, nella quale è approdato quest'estate tra mille suggestioni e speranze.

Le scelte verso Bergamo

  Curiosamente, per scelta ma soprattutto per esigenza, il 'nuovo' Napoli sarà molto simile all'ultimo plasmato da Rudi Garcia nell'intervallo della (fatale) gara interna contro l'Empoli. Tra i pali si piazzerà ancora Pierluigi Gollini, l'incolpevole osservatore della gemma con cui Viktor Kovalenko espugnò il Maradona quasi due settimane fa: in difesa si piazzeranno Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Natan e Mathias Olivera, con quest'ultimo che sarà chiamato a fare gli straordinari data la lunga assenza dell'omologo Mario Rui. In mezzo al campo agiranno André-Frank Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka ed Eljif Elmas: riflettori puntati su quest'ultimo, che potrebbe sfruttare il probabile forfait di Zielinski per provare finalmente a scalare le gerarchie. Infine un attacco che, a dispetto dell'ottimismo ostentato in questi giorni, dovrebbe essere ancora orfano di Osimhen: al centro si piazzerà ancora Giacomo Raspadori, assistito da Matteo Politano e Khvicha Kvaratskhelia. Queste sono le scelte sulla carta: per ora, in una Castel Volturno blindata che non si è aperta neanche per la consueta conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore, si viaggia basandosi quasi soltanto sulle ipotesi. A Mazzarri, che domani pomeriggio parlerà per la prima volta dal suo ritorno all'ombra del Vesuvio. il compito di confermarle oppure smentirle con qualche sorpresa delle sue.

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