Napoli, caccia all'erede di Osimhen: David balza in pole

Il canadese del Lille, club di provenienza proprio del nigeriano, sembra il profilo designato per diventare il nuovo bomber azzurro. Ma gli ostacoli non mancano

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
18 aprile 2024
Jonathan David (Ansa)

Jonathan David (Ansa)

Napoli, 18 aprile 2024 - Chissà cosa avrà pensato Victor Osimhen guardando il Paris Saint-Germain liquidare a domicilio quel Barcellona che invece, appena poche settimane fa, aveva estromesso il Napoli dalla Champions League: il tutto con due sigilli del partente Kylian Mbappé, il giocatore di cui la prossima estate il nigeriano dovrebbe raccogliere la pesantissima eredità. In realtà, ascoltando le voci di radio mercato, il condizionale sarebbe quasi da sostituire con l'indicativo futuro, con l'attuale bomber azzurro accreditato di raggiungere la capitale francese sulla base di un quadriennale da 13 milioni a stagione, con il club partenopeo che intanto incasserebbe i 120 milioni previsti dalla clausola rescissoria. Se questi sono i movimenti in uscita, quasi obbligati qualora il Napoli non dovesse centrare la qualificazione alla prossima Champions League nonostante la vicinissima matematica per il quinto slot alle squadre italiane, quelli in entrata curiosamente conducono sempre alla Ligue 1 e proprio a quel Lille dal quale, nel 2020, è stato prelevato Osimhen: il possibile nuovo numero 9 azzurro potrebbe essere Jonathan David, il profilo sulla carta perfetto per diversi motivi.  

I motivi del sì

  Il primo si aggancia ai numeri e alle statistiche, tanto freddi quanto emblematici della reale situazione: finora in stagione, in 2981' in campo spalmati in 40 presenze, il canadese ha infatti raccolto un bottino di 23 reti e 7 assist. Allargando lo spettro all'intera avventura del classe 2000 al Lille, cominciata curiosamente proprio in vista dell'imminente addio di Osimhen, i gol diventano 81, con 16 passaggi vincenti, in 176 gettoni. Insomma, numeri proprio da Osimhen, di 2 anni più 'anziano' e decisamente più lanciato del possibile erede sul piano internazionale al punto, probabilmente, da non poter accettare l'idea di vivere una stagione senza Champions League. Certo, qualora il Napoli non dovesse completare la scalata verso la top 4 (o 5), come in effetti sembra suggerire un ruolino di marcia stagionale troppo balbettante, una buona fetta della colpa va imputata proprio ai giocatori, con particolare riguardo a quelli più rappresentativi della rosa. Eppure, si sa, paradossalmente a pagare i dazi più pesanti in questi casi sono le figure più alte del club: dal presidente, che si ritrova un ammanco non da poco nelle entrate, all'allenatore, che se non centra l'obiettivo minimo stagionale, appunto il pass per la competizione europea più prestigiosa, rischia la mancata conferma in panchina. Nel caso specifico del Napoli, i protagonisti sono rispettivamente Aurelio De Laurentiis e Francesco Calzona, entrambi al momento preparati al 'peggio': il patron a un'annata senza la vetrina (e la pioggia di milioni) in palio con l'ingresso nell'élite del calcio continentale e il tecnico con un addio a fine giugno sempre più probabile. Poi c'è chi come David, seppur ancora da 'estraneo', dimostra un totale disinteresse per la posizione finale in campionato del Napoli, una realtà da abbracciare (quasi) da ogni costo nonostante l'interesse altrettanto forte di altre società.

Le possibili cifre dell'affare

  Il dettaglio non è sfuggito a Giovanni Manna, il nuovo direttore sportivo in pectore del club partenopeo, che lavora per chiudere in fretta l'accordo di quello che sarebbe il primo botto della sua gestione quinquennale. La parte che riguarda il giocatore sembra già definita, con un ingaggio da 3 milioni sul piatto per regalare al Napoli il nuovo bomber. I nodi arrivano quando si tratta di parlare con il Lille, una bottega molto cara come proprio il club partenopeo sa bene. La richiesta dei francesi per cedere David si attesta sui 50 milioni, cifra ben lontana dal budget messo per ora a disposizione dai piani alti del quartier generale di Castel Volturno: per il momento De Laurentiis non vorrebbe spendere più di 35 milioni più bonus legati ai risultati sportivi. Insomma, la forbice tra le due società è bella ampia e, dopo quanto successo a livello giudiziario per Osimhen, difficilmente stavolta saranno inseriti cartellini di virgulti semisconosciuti per alleggerire l'esborso. In realtà, al momento è difficile prevedere gli scenari di mercato delle varie società sia in entrata sia in uscita, con i piani che potrebbero ancora cambiare in base ai piazzamenti stagionali e il valore dei giocatori a sua volta passibile di variazioni verso il basso o verso l'alto alla luce del rendimento. Nel caso specifico, il Lille è ancora in lotta per conquistare la qualificazione alla prossima Champions League e proprio il Napoli sa bene quanto l'esito positivo o negativo possa spostare tutti gli equilibri in sede di mercato. Se questo afferisce all'ignoto, ciò che si conosce finora sono le qualità di David, che ancora prima di sbarcare nel capoluogo campano, evenienza a sua volta tutt'altro che sicura, si sta già scontrando con il confronto con Osimhen. In questi casi, si sa, una piazza come quella partenopea si divide in due: da una parte ci sono già le 'vedove' del nigeriano, fazione scettica di fronte all'idea che questa sostituzione possa pagare subito i dividendi auspicati alla luce del pedigree non eccellente del canadese, e dall'altra ci sono invece gli inguaribili ottimisti, convinti che il nuovo attaccante possa portare con sé linfa nuova e quell'entusiasmo necessario per avviare un nuovo progetto, oltre a una condizione fisica meno precaria e fragile del suo predecessore. Solo il tempo dirà, anzi, direbbe. L'affare è ancora in fase embrionale e non è detto che vada a buon fine, con lo stesso Napoli che potrebbe decidere, a sorpresa, di virare su un altro obiettivo magari meno caro e ancora più giovane, giusto per rilanciare ulteriormente un progetto improntato proprio su questi ingredienti. Oppure David, corteggiato anche da un Milan che a fine anno verosimilmente metterà sul piatto il palcoscenico della Champions League, potrebbe a sua volta rimangiarsi l'accordo virtuale siglato con Manna, che per il momento sta vagliando piste in realtà già ampiamente battute dal club partenopeo nel recente passato. Prima ancora di qualsiasi mossa, ci sarà da vendere Osimhen e, prezzo alla mano, l'operazione non si preannuncia proprio di routine.

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