Napoli, la Lu-Ra brilla pure in Nazionale: sosta super per Lukaku e Raspadori
I due attaccanti segnano in tutto 4 gol e mandano un messaggio a Conte, ancora indeciso sul modulo da schierare contro il Milan: la candidatura del 3-5-2 è in ascesa

Romelu Lukaku e Giacomo Raspadori (Ansa)
Napoli, 24 marzo 2025 - Le Nazionali e Aurelio De Laurentiis, un rapporto spesso teso e ai limiti del conflittuale. Nella testa del patron, mai come in questa stagione però piuttosto parco di parole, pesano quelle interruzioni del campionato spesso quasi deleterie per la marcia del proprio Napoli e, soprattutto, per l'insidia più temuta a ogni latitudine, quella legata agli infortuni. Spesso però succede anche l'opposto, con giocatori che escono rinvigoriti nell'animo e nel corpo dalle spedizioni con le proprie rappresentative, con il resto della squadra che a sua volta può ricaricare le pile durante la sosta. Parlando del primo caso, sono ottime le notizie che arrivano dal Belgio e che vedono protagonista un Romelu Lukaku pronto a tornare a Castel Volturno a dir poco tirato a lucido.
La rinascita di Lukaku con il Belgio
Sono lontani i tempi in cui il classe '93 rifiutava la chiamata della propria Nazionale per restare alla corte del suo mentore Antonio Conte, con il fine di curare meglio la propria condizione fisica. Stavolta Big Rom dice di sì alla convocazione e non lo fa solo per mettere ulteriore benzina nelle gambe. Il bomber del Napoli firma 3 gol in pochi giorni che portano a 88 reti in 122 presenze il computo totale con la propria rappresentativa, di cui è ampiamente primatista in tal senso. E che gol: ieri, in particolare, l'Ucraina è stata stesa da una pregevole sforbiciata e da un gran destro, alla faccia dunque di chi in Lukaku vede solo un attaccante funzionale al gioco di squadra ma poco prolifico e ancor meno agile nei movimenti. Il Belgio così, proprio grazie al suo emblema, supera lo scoglio Ucraina, squadra che dunque retrocede nella Lega B di Nations League e lo fa grazie al proprio bomber, rigenerato dalla cura Rudi Garcia, uno che invece all'ombra del Vesuvio (e non solo per colpe sue) non ha lasciato ricordi eccelsi. Proprio Lukaku, galvanizzato dal fatturato di questi giorni che lo porta a -1 da quota 400 gol in carriera, dal ritiro della propria Nazionale ha pensato al Napoli, rilanciandone la candidatura scudetto nonostante la sanguinosa frenata di Venezia che, unita al successo dell'Inter in casa dell'Atalanta, ha scavato un primo fosso di 3 punti dalla vetta della classifica. All'orizzonte si staglia l'ostacolo Milan, per uno con un passato in nerazzurro forse il miglior bersaglio per andare a caccia del sigillo che varrebbe la cifra tonda delle 400 marcature. Proprio all'epoca dell'Inter, era in vigore l'iconica Lu-La, la coppia d'attacco al fulmicotone che vedeva protagonisti Big Rom e Lautaro Martinez. Altri tempi, ma con il sospetto tuttora persistente che il belga davvero renda al meglio quando là davanti ha un partner vicino come, passando ai giorni nostri, potrebbe essere ancora Giacomo Raspadori, un altro che a sua volta è uscito bene dalla spedizione sfortunata dell'Italia.
I segnali di Raspadori dall'Italia
Certo, l'avventura in Nations League della Nazionale di Luciano Spalletti è finita ai quarti di finale contro la Germania, che invece si assicura un posto nelle Final Four, dovendo ora vedersela con il Portogallo. Eppure, anche in un naufragio collettivo abbastanza senza appello, il classe 2000 si è salvato diventando il simbolo della riscossa suonata nella ripresa a Dortmund dagli azzurri, capaci di impattare il 3-0 firmato dai padroni di casa nel corso del primo tempo. Come ormai da consuetudine ben nota anche nel capoluogo campano, Raspadori a partita in corso si rivela spesso un'arma affilatissima a disposizione di qualsiasi allenatore, come lo stesso Spalletti aveva già appurato nella sua precedente avventura vincente proprio al Napoli. Jack entra, suona la scossa, serve un assist lampo a Moise Kean, sfiora la rete con una gran girata al volo di mancino e poi la trova dal dischetto, con un'esecuzione chirurgica: nulla che possa servire all'Italia a evitare l'eliminazione, ma quanto meno a uscire invitta dal mai banale teatro del Westfalenstadion. In un finale di gara all'arrembaggio nel quale, proverbialmente, saltato gli schemi, Raspadori si è comunque confermato la perfetta spalla del bomber di turno, non lesinando a sua volta la caccia al gol in prima persona. Un messaggio, un altro arrivato da questa felice tornata delle Nazionali, diretto a Conte, che proprio in questa sosta si è a lungo arrovellato sul modulo con il quale schierare il Napoli alla ripresa delle ostilità. Tutto sembrava, e tuttora sembra, apparecchiato per il ritorno in pompa magna del 4-3-3 e, con lui, di David Neres dopo il lungo infortunio che, unito alle condizioni fisiche precarie di Noah Okafor, ha di fatto spento i fuochi sulla fascia sinistra. Il fulcro del gioco offensivo degli azzurri, seppur con alterni risultati, si è spostato così al centro, dove la coppia Lukaku-Raspadori ha fatto faville, almeno fino alla frenata del Penzo, gara comunque nella quale l'ex Sassuolo aveva colpito un clamoroso palo interno. Dettagli, che nel calcio spostano l'ago della bilancia a seconda del vento favorevole o meno del periodo. E l'ultimo flash del Napoli in campionato prima della pausa è stato tutt'altro che memorabile anche per colpa di quel 3-5-2 già finito sul banco degli imputati per aver tolto quelle certezze acquisite con il precedente modulo. Eppure, nelle pieghe dello schema più familiare a Conte si è nascosta la Lu-Ra, la coppia offensiva che ha trascinato gli azzurri proprio nel periodo più complicato dell'emergenza infortuni. Lukaku e Raspadori si sono fatti del bene a vicenda e, insieme, lo hanno fatto al Napoli che oggi, osservando le prodezze dei propri attaccanti con le rispettive Nazionali, non può che interrogarsi sul da farsi in vista del Milan e del rush finale del campionato. Dunque, che fare? Tornare al 4-3-3 e alla forza propulsiva degli esterni pronti a fare le ali pure o insistere sul 3-5-2 per dare ancora credito e fiducia alla Lu-Ra, che pure durante la sosta ha brillato?
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