Napoli, a tutto Osimhen prima dell'addio in estate. I possibili sostituti

Il nigeriano ha rinunciato alla Nazionale per restare a Castel Volturno a curarsi dall'ennesimo infortunio stagionale. Poi cambierà tutto: piacciono David e Zirkzee, ma in pole balza Gimenez

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 marzo 2024
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 20 marzo 2024 - Nel lungo e travagliato rapporto tra Victor Osimhen e il Napoli un punto di rottura è stato spesso costituito dalla pausa per le Nazionali, sovente foriera di cattive notizie sul fronte infortuni. Stavolta entrambe le parti in causa hanno deciso di gestire diversamente la situazione anche a causa del fastidio al ginocchio accusato dal nigeriano, rimasto a Castel Volturno per curarsi e per lavorare quindi in vista del rush finale della stagione: nel mirino una degna chiusura dell'annata che ha visto svettare sulle maglie azzurre il tricolore. E probabilmente dell'intera avventura nel capoluogo campano del numero 9.

Un addio necessario

  Non è un mistero che, nonostante in rinnovo monstre da 10 milioni lordi a stagione, le percentuali della permanenza di Osimhen siano in netta picchiata e stavolta l'impressione è che il sempre più probabile addio possa essere più che mai condiviso da tutti. Innanzitutto dal bomber, che non ha mai nascosto l'ambizione di misurarsi con altri campionati: su tutti la ricca e prestigiosa Premier League, notoriamente la meta più ambita di gran parte dei calciatori. In seconda battuta, ma neanche tanto, dalla stessa società partenopea, consapevole che probabilmente il ciclo alla propria corte dell'ex Lille, al di là del sempre ottimo fatturato offensivo, sia ormai giunto al capolinea. Non solo: qualora il Napoli non dovesse qualificarsi alla prossima Champions League, al momento qualcosa in più di una semplice ipotesi, qualche sacrificio di mercato sarà praticamente obbligatorio onde evitare l'addio di massa dei pezzi da novanta della rosa. Il primo pensiero va a Khvicha Kvaratskhelia, già negli ultimi tempi piuttosto recalcitrante specialmente tramite le parole espresse a intermittenza dal padre e dall'agente: senza il palcoscenico europeo più ambito, per consolare e soprattutto blindare il georgiano servirà quel rinnovo a cifre monstre da tempo promesso da Aurelio De Laurentiis, praticamente dalle ore liete (e ormai lontane) della festa scudetto, ma da allora finito in un cassetto chiuso a doppia mandata. Al di là delle sorti del numero 77, a sua volta nel prossimo futuro chiamato a tornare il giocatore decisivo dell'anno del tricolore, a dover essere rimodellato quasi da zero sarà l'intero Napoli, arrivato a fine ciclo proprio come il suo uomo più rappresentativo, Osimhen, che intanto oggi prova a riprendersi la leadership della squadra. Per una volta il nigeriano antepone il club alla sua Nazionale, che per la verità in questa sosta sarà impegnata soltanto con delle amichevoli: meglio quindi restare a Castel Volturno, curarsi e provare a convincere Francesco Calzona o, per meglio dire, il suo staff che in questa pausa ne sta facendo le veci. Cruciale in particolare il ruolo di Gianluca Grava, l'ex gloria del campo che con il ritorno di Walter Mazzarri aveva lasciato il ruolo di direttore del settore giovanile per diventare collaboratore tecnico in pianta stabile anche dopo il cambio, l'ennesimo, in panchina: da evidenziare anche il lavoro che svolgeranno il match analyst Simone Beccaccioli e il preparatore Francesco Cacciapuoti, mentre Francesco Sinatti, il responsabile dei preparatori, a sua volta con il doppio ruolo tra club partenopeo e Nazionale italiana alla corte di Luciano Spalletti, sarà impegnato nella tournée americana. La gara contro la capolista Inter, unita ai riscontri di quelle precedenti, è servita a evidenziare che questo Napoli ha ancora bisogno del prezioso lavoro di Osimhen, di fatto tuttora il totem del reparto avanzato specialmente quando il livello di difficoltà sale. Da qui l'urgenza di ritrovarsi per chiudere al meglio la stagione e, chissà, probabilmente l'intera avventura in azzurro: a patto ovviamente che sulla scrivania di De Laurentiis arrivi un'offerta consona alle aspettative, ben rappresentate dalla clausola rescissoria monstre da 120-130 milioni presente nel contratto del nigeriano.

I possibili successori di Osimhen

  Solo a quel punto il Napoli potrà fiondarsi sui profili da tempo sul taccuino di Mauro Meluso, il cui lavoro di scouting potrebbe essere ceduto all'eventuale nuovo direttore sportivo: sempre per continuare nel solco di una rivoluzione, quella estiva, che a Castel Volturno toccherà ogni grado e livello. Curiosamente, il Napoli potrebbe pescare ancora dal Lille nonostante le tempeste nate dopo l'operazione che aveva vestito di azzurro Osimhen e che potrebbero presentare il conto nel prossimo futuro: magari curiosamente quando il nigeriano sarà già volato altrove. Ai partenopei piace Jonathan David, sul quale pare in pole position il Milan, che però da tempo non riesce mai a sferrare l'assalto decisivo. Leggermente defilato, ma più che altro per una questione di ruolo, c'è Joshua Zirkzee, uno dei tanti gioielli del Bologna sui quali il Napoli è molto vigile: interessano infatti anche Lewis Ferguson, Riccado Calafiori e Sam Beukema, con quest'ultimo che pare sia stato sondato già nel recente mercato invernale, quello in cui gli azzurri cercavano un difensore prima di decidere, clamorosamente, di desistere e di andare avanti con il materiale già presente in rosa. Tutto però in casa rossoblù ruota intorno al piazzamento finale di questo campionato: in caso di effettiva qualificazione alla prossima Champions League, il patron Joey Saputo ha giurato di trattenere tutti i suoi gioielli. Con l'eccezione, sempre ammesso che eventuali maxi offerte di mercato non possano cambiare lo scenario, proprio di Zirkzee, sul quale il Bayern Monaco ha una recompra da 40 milioni. Non solo: a far pensare sono anche le qualità tecniche dell'olandese, non a caso definito più un 'nove e mezzo' che un bomber che possa quindi garantire la caterva di gol finora sfornata con costanza da Osimhen nonostante i periodici infortuni muscolari. Basti pensare a un dato: quest'anno il nigeriano ha saltato ben 16 partite su 40 a causa di guai fisici. Un dettaglio (si fa per dire) che potrebbe pesare anche in sede di mercato. Già, il mercato, quello che accosta al Napoli anche Santiago Gimenez, il nome nuovo dal prezzo tutt'altro che basso (50 milioni) che finora, con la maglia del Feyenoord, ha segnato 21 reti in 25 presenze in campionato e 3 tra Champions ed Europa League. Numeri da... Osimhen.

Leggi anche - Sinner, incontro a sorpresa a Miami con la Nazionale  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su