Napoli, Spinazzola: "Pronti per Cagliari. Lukaku sposta gli equilibri della squadra"

Il terzino azzurro ai microfoni di Radio Crc: "Nella sosta abbiamo lavorato sodo per apprendere i dettami di Conte, un allenatore per me molto importante come lo era stato Gasperini"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 settembre 2024
Leonardo Spinazzola (Ansa)

Leonardo Spinazzola (Ansa)

Napoli, 11 settembre 2024 - Nel contesto di un mercato deluxe da 149 milioni, il ruolo di 'brutto anatroccolo' se l'è preso Leonardo Spinazzola, arrivato a parametro zero dopo la fine fisiologica della sua avventura alla Roma. In realtà, vista da un'altra prospettiva, l'affare è stato di quelli grossi per il Napoli, che si è regalato un esterno molto duttile e valido, e per lo stesso giocatore, chiamato a giocarsi una chance importante in carriera, forse l'ultima, dopo gli stop imposti da diversi problemi fisici. Finora il bilancio, seppur estremamente parziale, è positivo: 182' in campo, spalmati in 4 presenze tra campionato e Coppa Italia, con già un assist a referto. Numeri incoraggianti ma da confermare nell'arco di una stagione appena alle prime battute, come da consapevolezza piena del diretto interessato, intervenuto nel pomeriggio ai microfoni di Radio Crc.  

Le dichiarazioni di Spinazzola

  Il terzino ha innanzitutto parlato di questa lunga sosta, al netto dei giocatori via con le proprie Nazionali, molto utile per amalgamare le squadre a mercato appena chiuso. "La settimana scorsa eravamo molto pochi a Castel Volturno, circa una decina, e quindi abbiamo lavorato più sul fisico che sulla tattica. In questa settimana invece, con il rientro di molti elementi, abbiamo cominciato ad affinare alcuni concetti importanti per le prossime partite". Da affinare ulteriormente c'è l'asse tutto mancino con Khvicha Kvaratskhelia, a sua volta impegnato con la sua Georgia (e tra l'altro tornato anche acciaccato). "Dobbiamo ancora crescere tutti e trovare l'intesa perfetta. Con lui però è tutto più semplice, perché è un giocatore che con una semplice mossa può aprirti un'intera partita. L'unione nello spogliatoio non ci manca e a essa aggiungo la voglia di riscattare la scorsa stagione e di disputare una bella annata. Come gruppo inoltre - continua Spinazzola - vogliamo sfruttare anche l'entusiasmo dei tifosi e portarlo dalla nostra". La ricetta per continuare a fare bene è sicuramente continuare a seguire Antonio Conte e i suoi dettami, cruciali e delicati in particolare per gli esterni. "Bisogna coprire tutta la fascia, andando a chiudere l'azione all'altezza del secondo palo per provare a fare gol, come ci chiede il nostro mister". Richieste da provare ad accontentare anche a Cagliari, il prossimo match del Napoli, nonché la seconda trasferta stagionale dopo quella disastrosa di Verona. "Le insidie all'Unipol Domus saranno tante, ma la principale è legata ai loro contrattacchi: di solito i rossoblù si chiudono e ripartono, provando a far male nelle ripartenze. E' proprio su queste criticità che stiamo lavorando". Anche il Napoli avrà le sue armi, vecchie e inedite: nella seconda categoria rientra Romelu Lukaku, una vecchia conoscenza sia dell'esterno sia del tecnico azzurro. "Ho avuto la fortuna di giocarci insieme nella Roma e già a partire dal primo allenamento senti di avere un peso diverso nella squadra e nelle giocate che riesce a fare. Ora sta mettendo dentro tanta benzina e non so come risponderà il suo corpo: posso già dire che in una settimana è cambiato tanto. Fa un lavoro incredibile per la squadra e sposta gli equilibri: averlo o non averlo cambia il mondo, perché puoi anche buttare una palla sporca davanti e sai che lui, con una sportellata, te la trasforma in oro". Tutte doti che il Napoli, nello spezzone contro il Parma, seppur con tutta l'inerzia del match dalla propria parte, ha già sperimentato. Infine Spinazzola parla dell'allenatore più importante incontrato finora in carriera. "Direi senza dubbio Gian Piero Gasperini, che ho trovato al primo anno di Serie A: mi ha insegnato ad aprire il campo, oltre a farmi crescere fisicamente e farmi capire prima le giocate. Sotto questo punto di vista rivedo qualcosa di lui in Conte, visto che sono due allenatori molto simili nell'interpretazione di molti concetti".

Le scelte per Cagliari

Proprio il rientro dei Nazionali a cui faceva riferimento Spinazzola offre a Conte la possibilità di cominciare davvero a pensare alla trasferta di Cagliari, con tanti problemi di abbondanza da risolvere. La squadra non dovrebbe essere molto distante da quella che ha battuto (a fatica) il Parma, ma qualche volto nuovo scalpita. Si parte da David Neres, che in queste due settimane ha lavorato sodo per migliorare la propria condizione fisica, apparsa per la verità già ottima: il brasiliano a destro insidia seriamente Matteo Politano, che però alla fine potrebbe vincere il ballottaggio per le maggiori qualità difensive, utili su un campo da sempre complicato. L'altro ballottaggio alberga sulla mediana, dove il duo scozzese scalpita, come emerso proprio con la propria Nazionale: tremano sia Stanislav Lobotka sia André-Frank Zambo Anguissa, ma l'impressione è che solo quest'ultimo rischi grosso sotto i colpi di Scott McTominay, mentre Billy Gilmour dovrebbe partire solo dalla panchina. Davanti il totem, a maggior ragione ora che è stato tirato a lucido fisicamente durante la sosta, sarà ovviamente Lukaku, mentre a sinistra preoccupa Kvaratskhelia, rientrato con una botta rimediata in Nazionale: allarmismi a lungo termine non ce ne sono, ma l'impiego dall'inizio a Cagliari non è scontato. E qui torna di moda Neres, che può manovrare anche a sinistra e che in fondo è stato acquistato anche per essere un'alternativa di lusso al georgiano. Chissà che la staffetta tra i due non parta proprio dall'Unipol Domus, anche se l'impressione è che in casa Napoli si farà di tutto per recuperare il proprio asso, in questi giorni tra l'altro nel pieno delle trattative di rinnovo con il club: un'eventuale altra prestazione monstre contro il Cagliari potrebbe seriamente accelerare un processo già arrivato allo stadio finale, al punto che si parla di fine mese come del momento buono per le firme. E' ancora presto per i giudizi definitivi, ma il feeling tra Kvara e Conte sembra buono, così come i feedback forniti dal nuovo modulo. Parlando di giudizi, un ruolo chiave lo avrà l'esame di riparazione in trasferta dopo il disastroso tonfo di Verona.

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