Napoli, Zaniolo torna un obiettivo di mercato. La concorrenza di Juventus e Fiorentina
E' corsa a tre per il giocatore oggi in prestito all'Aston Villa, che gli azzurri avevano sondato già in passato proprio come i bianconeri
Napoli, 9 aprile 2024 - Nel costante e impietoso confronto con l'anno scorso, a quest'ora in casa Napoli, oltre ai preparativi per la tanto attesa festa scudetto, impazzava il toto-nomi per un mercato che in molti si immaginavano scoppiettante sulla scorta dei risultati ottenuti sul campo e anche per provare a convincere Luciano Spalletti, che già a partire dall'inizio della primavera iniziava a far intuire qualche dubbio sul da farsi, oltre ai primi accenni si screzi con Aurelio De Laurentiis. L'estate avrebbe avuto in effetti ben altro tenore. Tra l'attuale ct della Nazionale, ruolo impossibile da prevedere quando in sella c'era ancora Roberto Mancini, e il patron partenopeo l'idillio sarebbe finito praticamente subito dopo la festa tricolore, spianando la strada al caos panchina che avrebbe inciso fortemente sulla stagione azzurra. Lo stesso ADL sul mercato avrebbe avuto un profilo piuttosto basso, con una sola cessione di lusso, quella di Kim Min-Jae, attivata tra l'altro dal Bayern Monaco tramite una clausola rescissoria, e qualche acquisto con il senno di poi rivelatosi non idoneo alle aspettative della vigilia. Insomma, nel quartier generale di Castel Volturno evidentemente si riponeva troppa fiducia negli eroi dello scudetto, sottovalutando invece i rischi nascosti tra le pieghe in questi casi: su tutti l'appagamento che ha spento l'ardore e la fame anche degli uomini più rappresentativi. Non a caso, imparata la lezione, De Laurentiis ha intenzione di cambiare registro in vista della prossima estate. Il primo diktat è una diretta conseguenza di quanto visto finora in campo: nessuno, a fronte dell'offerta giusta, è incedibile. Specialmente qualora ci fosse l'occasione di sferrare l'attacco a un nome importante che, in quanto tale, potrebbe richiedere un investimento all'altezza. Si parla della panchina, con il sogno Antonio Conte e i suoi costi e i suoi ostacoli: per superare questi ultimi De Laurentiis sta provando a mettere sul piatto un ingaggio da 8 milioni a stagione. Numeri da top player per l'allenatore designato per rilanciare il progetto, che però necessita anche di linfa nuova e giocatori ambiziosi. Un altro vecchio pallino del patron è Nicolò Zaniolo, un nome accostato al Napoli ormai da anni e finora sempre tabù, per un trend che potrebbe cambiare la prossima estate.
Lotta a tre per Zaniolo
L'ex golden boy del calcio italiano, caduto in disgrazia tra infortuni a raffica, intemperanze caratteriali e prestazioni in campo non all'altezza della fama, si sta disimpegnando in prestito all'Aston Villa prima di rientrare, a fine stagione, al Galatasaray. A quel punto, la permanenza in Turchia è praticamente quasi impossibile e per il classe '99 si apriranno le porte del mercato e probabilmente del ritorno in Serie A: se a testa bassa o alta dipenderà anche dall'eventuale avventura con l'Italia a Euro 2024, con Spalletti che quindi potrebbe diventare l'ago del bilancia delle sorti di diversi club. Nella corsa a Zaniolo le società iscritte sono per la precisione tre. Si parte appunto dal Napoli presente e dal Napoli futuro, due entità che da oggi in poi combaceranno sempre di più: basti pensare che l'ex Roma è un vecchio obiettivo di mercato anche di Giovanni Manna, oggi direttore sportivo della Juventus ma tra un paio di mesi atteso dalle parti di Castel Volturno. I bianconeri in effetti avevano sondato il jolly di centrocampo e attacco già la scorsa estate e lo rifaranno a breve con Cristiano Giuntoli, che a sua volta aveva tentato questo colpo già quando militava ancora nel club partenopeo. Chissà che tra le due (solite) litiganti a godere non sia alla fine la Fiorentina, a sua volta in procinto di vivere un'estate nel segno della rivoluzione, con il primo passo che si consumerà in panchina: via Vincenzo Italiano, un altro nome buono per il Napoli anche se forse non caldo come qualche mese fa, e dentro probabilmente uno tra Raffaele Palladino e Alberto Gilardino, due allenatori giovani ma con le idee tattiche già belle chiare. Le fortune del primo al Monza stanno ruotando molto intorno all'estro e alla vena di Andrea Colpani, come ha sperimentato nello scorso turno di campionato (e in maniera indolore) lo stesso Napoli: si tratta di un profilo simile a Zaniolo, cercato dalla Fiorentina anche per questo motivo. Non solo: spostandosi al Genoa, probabilmente il discorso salvezza sarebbe stato molto più complicato senza la raffica di reti e giocate importanti di Albert Gudmundsson, altro grande uomo mercato della prossima estate e identikit non molto diverso dal talento di scuola Inter. Insomma, il tassello Zaniolo rischia di avere un peso specifico elevato nel valzer delle panchine che si avvierà a breve: forse un ruolo riduttivo e quasi svilente per colui che, fino a poco tempo fa, era senza dubbio il miglior prospetto del calcio italiano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma nel caso di Zaniolo il tempo delle lacrime potrebbe essere finito, perché nonostante tutto diversi club di tutto rispetto hanno voglia di investire tempo, denaro ed energie su un giocatore giovane ma già esperto sul piano internazionale: praticamente il profilo perfetto per molte pretendenti, specialmente qualora l'operazione rinascita dovesse riuscire. Certo, nel caso del Napoli qualsiasi mossa, anche la più piccola, dovrebbe seguire e non precedere la scelta del nuovo allenatore per evitare di ricreare quei cortocircuiti che hanno contribuito a creare la stagione sottotono in corso. D'altro canto, nel quartier generale di Castel Volturno vige la convinzione, probabilmente fondata, che un profilo come quello di Zaniolo non è destinato a incontrare freni e ritrosie chiunque possa essere il prossimo tecnico. Probabilmente è così, ma tra il dire e il fare ci sarà di mezzo anche un Europeo che l'ex Roma potrebbe (il condizionale è d'obbligo) vivere da protagonista, vedendo così le sue quotazioni salire vertiginosamnete rispetto a quelle che oggi parlano di un giocatore da rilanciare e ormai quasi in declino. Nel calcio le cose cambiano velocemente, come sa bene il Napoli, a sua volta bisognoso di tornare grande.
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