Napoli, ansia Osimhen: si teme un infortunio al ginocchio

L'ottimismo delle prime ore ha lasciato spazio alla preoccupazione: in attesa dei riscontri definitivi, Garcia confida in Simeone e Raspadori

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 ottobre 2023
Victor Osimhen  (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 15 ottobre 2023 – Victor Osimhen e le soste del campionato: una storia complicata e mai banale. Quella in corso sta però superando tutti i precedenti, con il nigeriano alle prese con diverse beghe che, inevitabilmente, preoccupano anche il Napoli.

I due guai di Osimhen

Nel quartier generale di Castel Volturno, dove tra l'altro i problemi in questo momento si sprecano, l'attenzione la catalizzano i guai fisici del nigeriano, uscito malconcio dal match contro l'Arabia Saudita. La vicenda, nel contesto del caos panchina, ha vissuto diversi momenti. All'inizio a prevalere è stata la preoccupazione, soppiantata poi da un sospiro di sollievo che invece, nelle ultime ore, sta diventando angoscia vera e propria. Osimhen, finito nel frattempo al centro di una vera e propria guerra in famiglia in patria, nella partita in esame ha accusato due problemi fisici: il primo, muscolare, dovrebbe essere di poco conto ed era quello che aveva inizialmente illuso il Napoli di aver scansato un fosso ben peggiore che, invece, potrebbe essere rappresentato da un eventuale guaio al ginocchio e in particolare al suo tendine. Il numero 9 azzurro ha già effettuato una prima risonanza magnetica, i cui risultati saranno disponibili nelle prossime ore. A quel punto, per la precisione nella giornata di lunedì, il bomber tornerà nel capoluogo campano dove, a prescindere dall'esito degli esami effettuati dallo staff medico della Nigeria, sarà sottoposto a ulteriori accertamenti per chiarire definitivamente la situazione e, soprattutto, i tempi di recupero. Essendo interessato uno dei punti notoriamente più deboli dei calciatori, anche nell'ipotesi più rosea (quella al momento più remota) è impensabile vedere Osimhen in campo contro l'Hellas Verona: l'ennesima cattiva notizia che si abbatte su un Rudi Garcia che si giocherà il suo futuro proprio nelle prossime partite del suo Napoli. Poi, sullo sfondo, ci sarebbe l'altra questione che vede il nigeriano tristemente protagonista: una losca storia familiare dagli strascichi penali che, al di là dei dettagli, dei risvolti e delle ragioni del caso, fa tornare il tempo indietro a quando Osimhen era un fresco acquisto del Napoli che si trovava invischiato in qualche pasticcio appena tornava in patria. Tra festini, Covid e intemperanze varie, il primo Osimhen visto nel capoluogo campano era l'esatta antitesi del giocatore che invece, con impegno, perseveranza, sacrificio e abnegazione, avrebbe condotto gli azzurri allo scudetto. Insomma, corsi e ricorsi storici che in questo momento rappresentano il problema che preoccupa meno il quartier generale di Castel Volturno, tristemente abituato ad accogliere cattive notizie allorché per Osimhen arriva un autunno spesso nero.

Si scaldano Simeone e Raspadori

Autunno che rischia di essere addirittura tetro per Garcia, che per strada perde punti, fiducia, credibilità e ora pure pezzi della rosa. In realtà, il problema non è inedito per l'allenatore francese, che già nelle scorse settimane aveva dovuto rinunciare ad Amir Rrahmani e Juan Jesus, praticamente i due pilastri della difesa. E, mai come in questo caso, alle parole seguivano i fatti. Il caso di Osimhen sarebbe ed è diverso, con il dogma dell'inamovibilità che in effetti non è stato mai tale: a parlare sono le numerose sostituzioni in uscita del nigeriano, effettuate tra l'altro anche con il Napoli in svantaggio nel risultato. Quasi come un beffardo gioco del destino, ora Garcia rischia di dover davvero rinunciare al bomber azzurro, finora autore di 6 reti in stagione. Non solo: a parte l'ombra di un infortunio né breve né banale, uno spettro comune quando di mezzo c'è il ginocchio, per Garcia c'è anche lo sberleffo del fato che in pratica, agli occhi della parte più critica della piazza, lo priverà della possibilità di lamentarsi dell'assenza dell'attaccante. Tradotto in soldoni: quando Osimhen era a disposizione e stava in campo, il trattamento riservatogli non è stato spesso il più lusinghiero e ora quindi decade qualsiasi alibi. Insomma, la prospettiva del partito del cosiddetto 'Garcia out' è praticamente questa. Poi c'è quella di Aurelio De Laurentiis, probabilmente neanche tanto diversa: a parlare è la catena di telefonate e contatti volta a trovare un nuovo allenatore per il suo Napoli. Così non è stato e così Garcia è rimasto in sella, pur con un grosso punto interrogativo pendente sulla sua panchina e sul suo operato. Insomma, certezze al momento nel capoluogo campano ce ne sono poche: lo stesso destino di Osimhen, in attesa dei verdetti che stanno lasciando con il fiato sospeso un'intera città, è in continuo divenire. Forse l'unico dato quasi di fatto è l'assenza del nigeriano nel match contro il Verona, il primo del famoso trittico (completato da Union Berlino e Milan) che potrebbe decidere (stavolta per davvero e senza ripensamenti) il destino di Garcia. In questo caso, il Napoli può comunque pescare da una panchina lunga e di qualità: la stessa dalla quale attinse Luciano Spalletti più o meno un anno fa, quando a Castel Volturno si pose lo stesso problema. Si è sempre detto, senza paura di incassare smentite, che mantenere ai margini elementi come Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori sia una follia. Il primo forse non sarà un mostro di tecnica, ma quando c'è da castigare i portieri avversari è di certo uno dei migliori in Serie A. Il secondo, curiosamente, presso Garcia 'studia' da mezzala, mentre Spalletti, che a sua volta aveva avuto questa intuizione lo scorso inverno, lo vede come la punta centrale della Nazionale. Chissà che proprio l'ex più rimpianto non consegni al suo erede un Raspadori nuovo e finalmente padrone del ruolo proprio ora che potrebbe servire un nuovo attaccante che non faccia rimpiangere l'infortunato di lusso. Prima di qualsiasi scelta, servirà conoscere con certezza il destino di Osimhen, che rischia così di 'sporcare' anche il cammino di questa stagione. Insomma, il nigeriano proprio non vuole saperne di fare un percorso netto, senza alcuna sosta: ogni autunno porta con sé qualche guaio ed è possibile che il copione possa riproporsi anche in questa stagione già piuttosto complicata per il suo Napoli.

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