Napoli, Politano: "Conte è carico e motivato. Lukaku? Un grande innesto"

Dal ritiro della Slovacchia parla anche Lobotka, che svela un retroscena di mercato: "Il nuovo allenatore mi ha voluto trattenere a ogni costo"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
5 settembre 2024
Matteo Politano (Ansa)

Matteo Politano (Ansa)

Napoli, 5 settembre 2024 – Nonostante il buon inizio di stagione, Matteo Politano è ancora rimasto fuori dal giro delle convocazioni di Luciano Spalletti. Poco male per l'esterno, che intanto resta alla corte di Antonio Conte per affinare ulteriormente il nuovo Napoli, bravo a rialzarsi dopo l'inizio da incubo di Verona. Intercettato dai microfoni di Radio Crc, l'esterno azzurro ha fatto il punto della situazione tra passato, presente e futuro, partendo proprio dall'impatto con un allenatore che aveva già avuto ai tempi dell'Inter, seppur per un solo semestre.

Le dichiarazioni di Politano

"Ritrovare il mister è stato bello: è pronto e motivato per dare il meglio. All'epoca dell'Inter giocavamo con un 3-5-2, mentre oggi utilizziamo un 3-4-2-1: la tattica è cambiata, mentre l'intensità negli allenamenti è la stessa". Dunque, Conte è il medesimo nonostante siano trascorsi anni dall'avventura in nerazzurro. Nel frattempo Politano invece è cresciuto in maniera esponenziale, imponendosi, seppur spesso a fari spenti, come un elemento cardine di un Napoli che fa della batteria di esterni uno dei suoi punti di forza: esterni che nella nuova gestione si sono avvicinati alla porta, come sta accadendo anche a Khvicha Kvaratskhelia. "Siamo più accentrati e scambiamo la posizione tra noi esterni, provando con queste modifiche a gara in corso a mandare in crisi le squadre più chiuse. Sta andando bene, ma siamo ancora all'inizio e c'è ancora molto su cui lavorare. La cosa buona - continua Politano - è che giochiamo insieme da anni, ci conosciamo a memoria e sappiamo quali posizioni occupare, riuscendo così a scambiarcele riempendo sempre tutti gli spazi". Se poi la nuova punta centrale, a proposito di spazi, è un colosso del calibro di Romelu Lukaku allora lo stato di salute del reparto avanzato sembra destinato a migliorare ulteriormente nel tempo. "E' un ragazzo fantastico che in una squadra fa sempre comodo. Sono felice di aver ritrovato anche lui, un giocatore capace di portare entusiasmo e personalità, come ben testimoniato dalla sua carriera". Al di là delle note prettamente caratteriali, l'innesto di Lukaku, come tra l'altro già dimostrato dal (solito) gol al debutto, regala al Napoli diverse soluzioni tattiche. "Romelu è un punto di riferimento, bravo a proteggere la sfera e far salire la squadra. Inoltre - continua Politano - a campo aperto è devastante". In una sessione di mercato molto ricca e movimentata è arrivato anche David Neres, che pronti, via e già si sta imponendo sulla corsia destra, mettendo in pericolo la titolarità proprio dell'esterno di scuola Roma. "In una squadra importante come la nostra è giusto che ci siano due giocatori forti in modo uguale: a maggior ragione da quando nelle partite è possibile effettuare cinque cambi. Si è presentato bene nello spogliatoio e pure in campo, dove è stato grande protagonista con qualità. Solo il tempo dirà il vero livello della nostra fascia destra". Parlando solo dell'ultima partita, per il Napoli è arrivata una vittoria più sudata del previsto che, in quanto tale, si presta a diverse interpretazioni: Politano preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. "E' stata una partita sudata e intensa fino all'ultimo, ma quando riesci a vincere una sfida così ritrovi quella compattezza che l'anno scorso ci è mancata. A livello mentale siamo contenti di esserci ritrovati. Detto ciò ed esaurita la felicità del momento e dopo esserci presi qualche giorno di riposo, non tutto ha funzionato in quella gara, come ci ha detto anche il mister, che però preferisce riparlarne quando torneranno anche i giocatori impegnati con le Nazionali". Dopo la sosta il Napoli potrà abbracciare anche gli altri volti nuovi Billy Gilmour e Scott McTominay. "Sono eccezionali ma diversi e andranno a completare un centrocampo già forte a cui loro due porteranno personalità, entusiasmo ed esperienza". Infine un pensiero su un Maradona tornato un fortino dopo mesi di attesa. "I nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto anche nei tanti momenti difficili dell'anno scorso. Ora hanno ricominciato a viverla con entusiasmo: il resto dovremo farlo noi, provando a rendere ogni domenica indimenticabile".

Le dichiarazioni di Lobotka

Da Castel Volturno al ritiro della Slovacchia, dal quale ha parlato Stanislav Lobotka, intercettato dal podcast locale VAR e rimasto saldo in azzurro nonostante i recenti innesti e nonostante il cambio in panchina. Anzi: proprio l'arrivo di Conte pare aver blindato ulteriormente la permanenza del numero 68. "Appena arrivato al Napoli, il nuovo allenatore ha subito deciso di non far andare da nessuna parte quattro giocatori e a quel punto c'era poco da farci". Parole che si prestano a una doppia interpretazione, lasciando intendere tra le righe che forse Lobotka non avrebbe disdegnato un'altra avventura, magari con vista sulla Champions League. In realtà, lo stesso classe '94 precisa i reali sentimenti dopo la permanenza in azzurro. "Ho un contratto ancora lungo che mi lega al Napoli, ma come ho già detto se dovessi andare altrove preferirei il Barcellona, di cui si è parlato molto, o un altro grande club. La verità è che non ci sono molti posti dove puoi andare dopo Napoli, ma sono comunque contento di essere rimasto". A domanda diretta sui rapporti con Aurelio De Laurentiis, lo slovacco ribadisce il concetto. "Sono felice di essere ancora al Napoli e non ho fretta di andare altrove. Ora ho un'età diversa rispetto a qualche anno fa e quindi ragiono diversamente. Inoltre - conclude Lobotka - ho un contratto e quindi qualsiasi cosa accadrà sarà ben accetta". Parole che, a mercato appena chiuso, assumono un valore quasi retorico: la realtà vede Lobotka ancora saldo in cabina di regia in un Napoli che ha ancora bisogno della sua qualità al di là delle alternative (di lusso) portate dalla scoppiettante sessione estiva da poco terminata.

Leggi anche - Vuelta 2024, tappa 18: vince Berrade

Continua a leggere tutte le notizie di sport su