Napoli, rinnovo di Kvaratskhelia: ecco il piano. Il 'ruolo' di Osimhen

Si avvicina l'adeguamento di contratto richiesto dal georgiano, che diventerà il secondo giocatore più pagato dopo Lukaku: merito anche delle risorse risparmiate grazie alla partenza del nigeriano

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
4 settembre 2024
Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 4 settembre 2024 – La fine a sorpresa della lunga telenovela legata al destino di Victor Osimhen ha di colpo spostato il mirino in casa Napoli sulle altre criticità più o meno spiccate da risolvere. Con il mercato chiuso in entrata e probabilmente anche in uscita, al netto di qualche esubero (anche di lusso) ancora rimasto in rosa, la priorità ora diventa sistemare i fronti interni che, in un futuro più o meno a lungo termini, potrebbero provocare qualche problema: nulla più di un rinnovo con adeguamento dell'ingaggio può spegnere sul nascere qualsiasi 'mal di pancia' inedito o pregresso e latente ma comunque da monitorare in vista delle prossime sessioni. Certo, proprio quanto accaduto intorno a Osimhen obbligherà il quartier generale di Castel Volturno a tante riflessioni prima di dilatare troppo i cordoni della borsa o, al contrario, alzare un muro. Insomma, la famosa via di mezzo tra far lievitare a dismisura uno stipendio, causando una reazione a catena in seno alla rosa e alle finanze del club, e mantenerlo invece basso scontentando un big della squadra sembra la soluzione migliore. Parli di big della squadra e, in casa Napoli, il pensiero non può che andare a Khvicha Kvaratskhelia, la stella dello scudetto superstite per quanto riguarda il reparto avanzato. A mercato chiuso, manco a dirlo, la priorità diventa blindare il georgiano che dal canto suo, insieme al suo entourage, ha da tempo chiesto un ritocco dell'ingaggio.

Una lunga guerra di nervi

Il buon inizio di stagione, con in particolare la prestazione contro il Bologna, con gol, assist e traversa, a spiccare nel contesto del rodaggio tuttora in corso della macchina pilotata da Antonio Conte, ha allontanato i malumori dei mesi scorsi che avevano coinvolto il georgiano e il suo entourage, da intendersi come l'agente Mamuka Jugeli e papà Badri. I due, subito dopo l'epilogo di una stagione da dimenticare, avevano addirittura messo in dubbio la permanenza del numero 77 in azzurro a causa della mancata qualificazione alla Champions League. A inizio estate il tandem aveva addirittura tirato la volata al Paris Saint-Germain, facendosi a modo suo il sensale di un'offerta da 100 milioni: troppo poco per accontentare Aurelio De Laurentiis, abituato in passato a rispedire al mittente proposte anche più onerose pur di trattenere i propri beniamini. Anche a costo di pentirsene a distanza di tempo, come sicuramente accaduto per Osimhen e per altri giocatori che hanno via via lasciato il capoluogo campano portando come introiti somme inferiori o addirittura il classico zero spaccato figlio dei parametri zero. Incassato il veto totale alla cessione ben prima anche dell'annuncio del nuovo allenatore, Kvaratskhelia e la sua truppa hanno cambiato strategia, tornando a battere cassa per l'adeguamento di un contratto forte a livello di scadenza (30 giugno 2027) ma debole, debolissimo, sul piano dello stipendio (1,5 milioni netti che possono salire a 1,8 milioni grazie al raggiungimento di determinati traguardi). Per fotografare bene la situazione è utile raffrontare gli introiti del georgiano a quelli di altri elementi della rosa che non godono neanche dello stesso prestigio in seno al progetto. Cyril Ngonge guadagna 1,2 milioni così come il fresco arrivato Rafa Marin o Michael Folorunsho, uno che il rinnovo (addirittura fino al 30 giugno 2029) lo ha avuto quest'estate per poi finire curiosamente ai margini. Mathias Olivera intasca 1,5 milioni, proprio come il georgiano, staccato da Giovanni Simeone (1,7 milioni), Leonardo Spinazzola, Amir Rrahmani e Mario Rui, tutti premiati con 1,8 milioni: il portoghese, a sua volta fuori rosa, a livello lordo guadagna ben 2,1 milioni. Il monte ingaggi del Napoli poi si impenna appena si arriva ai big, categoria in cui sono inclusi anche Giacomo Raspadori e i suoi 2,5 milioni di ingaggio, lo stesso livello del volto nuovo Alessandro Buongiorno: a 3 milioni ci sono Giovanni Di Lorenzo e David Neres, con quest'ultimo che almeno sulla carta parte con i gradi della riserva. Il titolare Matteo Politano intasca 3,2 milioni a stagione, mentre il nuovo leader dell'attacco Romelu Lukaku, sempre a livello netto, si attesta sui 6 milioni, ovviamente solo a livello netto (per il lordo si parla del doppio). Insomma, quasi tutti, anche gli ultimi arrivati, guadagnano più di Kvaratskhelia, che non a caso insieme al suo entourage ha chiesto un aumento molto corposo.

Le richieste di Kvara, la proposta del Napoli e il 'ruolo' di Osimhen

La prima spola direzione De Laurentiis parlava di un ingaggio da 8 milioni e il viaggio, manco a dirlo, si è rivelato a vuoto, con la controproposta che batteva 5 milioni. Il prezzo potrebbe essere quello giusto o salire a 6 milioni, con l'intesa che comunque non dovrebbe essere lontana così come quella, di fatto già trovata, sulla scadenza: non più il 30 giugno 2027, bensì addirittura il 30 giugno 2029. Un altro nodo da sciogliere riguarda la clausola rescissoria, da valutare con attenzione sulla scorta di quanto accaduto a Osimhen. Proprio il nigeriano, indirettamente ancora un protagonista del mondo Napoli, potrebbe giocare un ruolo nella partita del rinnovo di Kvara. Dietro il passaggio in prestito al Galatasaray si è infatti celato un prolungamento di un anno del contratto, con annessa nuova clausola rescissoria: via quella da 130 milioni, rivelatasi per tutti un deterrente anziché un incentivo, e dentro una da 75 milioni in teoria valida già da gennaio. Con un pizzico di ottimismo, De Laurentiis confida che stavolta la postilla risolutiva sia più attraente, portando nelle casse del suo club denaro fresco da investire innanzitutto per sistemare tutte le crepe interne. Intanto il patron può già depennare, almeno fino alla prossima estate, gli 11 milioni dello stipendio di Osimhen dal monte ingaggi del Napoli e proprio una fetta di questo risparmio sarà verosimilmente dirottata sul rinnovo di Kvaratskhelia, che diventerà il giocatore più 'ricco' alle spalle di Lukaku. Insomma, missione compiuta per il georgiano, per il suo entourage e anche per Conte, che ha visto tutte le sue richieste via via soddisfatte da una società totalmente ai suoi piedi.

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