Napoli, il primo giorno di Conte tra bagno di folla e il tarlo Di Lorenzo

Il nuovo allenatore è sbarcato nel capoluogo campano insieme al direttore sportivo Manna e al team manager Oriali. Tra i primi nodi da sciogliere quello che riguarda il capitano, che potrebbe diventare anche uomo mercato

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 giugno 2024
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 10 giugno 2024 – Le storie a distanza, si sa, hanno vita difficile e spesso pure corta: meglio constatare da vicino la realtà in questione, a maggior ragione se totalmente inedita. Lo sanno bene Antonio Conte e Giovanni Manna, rispettivamente il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo di un Napoli che comincia a programmare il proprio futuro iniziando dalle basi: la visita in loco dei due volti nuovi, per un sopralluogo che ovviamente non ha soltanto motivazioni 'turistiche'. Insieme al tecnico salentino c'è anche Lele Oriali, il prossimo team manager degli azzurri che in realtà avrà mansioni ben più profonde di quanto suggerisca di primo acchito il suo ruolo. L'ex bandiera dell'Inter infatti coordinerà lo staff tecnico, rivelandosi dunque una figura molto importante per i giocatori ma anche per l'allenatore e i propri collaboratori e il fatto che anche un nome così altisonante nel contesto del calcio italiano sia finito quasi in sordina la dice lunga sull'importanza dell'altro nome in ballo, quello che si accomoderà sulla panchina azzurra non prima di aver mosso, proprio all'alba di questa settimana, i primi passi nel capoluogo campano. Dopo gli onori arriverà presto il momento dei primi oneri: a pesare su tutti è il caso legato al destino di Giovanni Di Lorenzo, finora uno dei pochi a essere rimasto indifferente, insieme al suo entourage, all'arrivo del nuovo tecnico.

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  Su questo Mario Giuffredi, l'agente del terzino, è stato di parola quando, qualche settimana fa, affermò che nessun evento avrebbe potuto scalfire il suo assistito, deciso più che mai a cambiare aria. Nel calcio, e a maggior ragione nel calciomercato, si sa che ogni cosa può cambiare nel giro di pochissimo tempo. Nel caso in esame, la giornata chiave potrebbe essere quella di martedì, quando potrebbe avere luogo un summit a tre forse determinante per il futuro di Di Lorenzo, intanto in procinto di partire per la Germania con la Nazionale in vista dell'avventura di Euro 2024: da una parte Giuffredi e dall'altra, appunto, il nuovo tandem composto da Conte e Manna. Le posizioni restano però distanti, perché il 'mal di pancia' del terzino non sembra curabile dal più classico dei rinnovi-premio: a maggior ragione se si considera che in classe '93 il suo rinnovo-premio post scudetto lo ha già intascato poco meno di un anno fa quasi a nome di tutta la squadra. Insomma, mai come in questo caso Aurelio De Laurentiis, spesso restio ad accontentare i desideri (e i capricci) dei suoi giocatori, è stato di manica larga. Stavolta in ballo c'è il più classico dei fine ciclo: per Di Lorenzo, quasi come se di mezzo ci si fosse messo un interruttore, la luce azzurra si è spenta e l'ambizione è quella di accenderne un'altra, magari a tinte in bianco e nero. L'idea di passare un proprio giocatore, per giunta poi il capitano della squadra, alla Juventus di solito non incontra il favore di De Laurentiis, per usare un eufemismo, ma stavolta, anche per accontentare Conte, si potrebbe assistere a una sorta di strappo alla regola. Con il passare dei giorni si va delineando il progetto del Napoli che sarà, che potrebbe scendere in campo con un 3-4-2-1, il modulo scelto anche per valorizzare al massimo Khvicha Kvaratskhelia, avvicinandolo alla porta e togliendogli le mansioni di ripiegamento. Dall'altro lato chi potrebbe soffrirne è Matteo Politano, che intanto è anche uscito (forse immeritatamente) dal giro della Nazionale e a sua volta cercato in ottica mercato dalla Roma. Qualora l'esterno dovesse tornare alla casa madre, con la quale finora ha giocato soltanto a livello giovanile, il Napoli potrebbe fiondarsi su Federico Chiesa per provare ad accontentare il proprio allenatore. E qui torna in ballo Di Lorenzo, valutato 20 milioni a fronte dei 35-40 milioni del bianconero, con i due club che potrebbero dunque imbastire uno scambio di cartellini (più conguaglio).

Ipotesi Bellanova a destra

  Anche qualora questa ipotesi prendesse piede, il Napoli non avrebbe risolto tutti i suoi problemi neanche a fronte della cessione di un giocatore non più giovanissimo e ormai (apparentemente) con la mente ormai altrove, con relativo ingresso di un talento cristallino (ma discontinuo, forse leggermente in fase calante e martoriato dagli infortuni): sul taccuino di Manna bisognerebbe aggiungere l'ingresso di un terzino destro. In realtà un preferito c'è già e risponde al nome di Raoul Bellanova, di proprietà di quel Torino con il quale i dialoghi sono entrati nel vivo anche per Alessandro Buongiorno. Improbabile ipotizzare una cessione in coppia, tra l'altro pure alla stessa squadra, dei due difensori, con il centrale che in questo momento è un autentico pensiero fisso in casa Napoli, oltre a rappresentare, nel caso, una spesa molto importante, che nella migliore delle ipotesi dovrebbe sfondare il muro dei 40 milioni per il solo cartellino. Questione di priorità in cui ha un bel peso anche la speranza recondita del club partenopeo di riuscire a convincere Di Lorenzo a restare proprio ora che un elemento di tale esperienza serve come il pane per fare da collante tra il ciclo vecchio e quello alle porte. Al riguardo, se ne saprà di più nei prossimi giorni e magari già al termine della giornata di martedì, quella che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) vedere il summit a tre tra, appunto, Conte, Manna e Giuffredi, nelle veci proprio di Di Lorenzo. Per il momento il tecnico salentino, nel suo primo giorno partenopeo, si è concesso al bagno di folla dei tifosi: uno scenario impossibile da prevedere fino a poco tempo fa, quando Conte agli occhi della piazza azzurra incarnava uno dei principali emblemi della juventinità. Nel calcio, appunto, tutta cambia in fretta ed è ciò che la triade Conte, Manna e De Laurentiis auspica riguardo il caso Di Lorenzo. E parlare di triade quando di mezzo c'è un'icona della Juventus che fu come Conte fa sempre un certo effetto.

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