Ciclismo, le cifre record del nuovo contratto tra Pogacar e l'Uae Team Emirates

Lo stipendio dello sloveno sale da 7 milioni lordi a 8 milioni, mentre per sciogliere il legame valido fino al 2030 servono ben 200 milioni

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
5 novembre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 5 novembre 2024 - Neanche il tempo di scoprire, tramite indiscrezioni e conferme velate dei diretti interessati, che Remco Evenepoel in caso di fumata bianca per il passaggio dalla Soudal Quick-Step alla Red Bull-Bora-Hansgrohe sarebbe diventato il corridore più pagato al mondo grazie a un ingaggio di 10 milioni a stagione, che a distanza di qualche settimana dal momento della firma sul rinnovo arrivano dettagli sulle nuove cifre del contratto che lega Tadej Pogacar alla UAE Team Emirates: cifre, manco a dirlo, a dir poco faraoniche e molte più vicine al mondo del calcio che a quello del ciclismo.

Le cifre del nuovo contratto di Pogacar

Lo sloveno ha allungato fino al 2030 il vincolo alla squadra che l'ha lanciato nel professionismo nel 2019 e che lui stesso ha definito come una famiglia, ma a crescere non è solo la durata del contratto: da 7 milioni (bonus inclusi) a stagione, ora infatti Pogacar ne guadagna 8 e lo farà fino a quando avrà 32 anni. Facendo un calcolo sommario, dunque, in questo lasso di tempo il neo campione iridato intascherà almeno 50 milioni: cifre totalmente inedite nel ciclismo che, forse, solo il connubio mai sbocciato tra Evenepoel e la Red Bull-Bora-Hansgrohe avrebbe potuto scalfire. Quello reale e concreto tra Pogacar e l'UAE Team Emirates in realtà potrebbe vacillare prima della scadenza naturale, ma solo a patto che qualche squadra metta mano al portafogli per coprire la nuova clausola rescissoria, a sua volta lievitata a dismisura e arrivata a toccare i 200 milioni. Una somma che, a meno di follie ad oggi difficili da immaginare, tecnicamente assume un valore più che altro simbolico di un sodalizio che nessuno vuole sciogliere: né lo sloveno né a maggior ragione l'UAE Team Emirates, che nella figura del team principal Mauro Gianetti si dichiara entusiasta. E, fatturato raccolto nel 2024 alla mano (25 vittorie, e che vittorie, in appena 58 giorni di gare), non potrebbe essere altrimenti. Poi c'è un 2025 ancora da pianificare, a parte il fulcro centrale che sarà come sempre il Tour de France. Oggi il pendolo oscilla tra la Vuelta, in pole, e il Giro d'Italia, oltre al tarlo Milano-Sanremo e al Giro delle Fiandre, ma prima, per espressa dichiarazione di Gianetti, Pogacar deve ancora rifiatare dopo le fatiche della stagione appena finita. Dopo le vacanze tuttora in corso alle Seychelles con la compagna e collega Urska Zygart, sarà la volta il 22 novembre del torneo di padel organizzato a Erbusco, dove a sfidare il recordman del ciclismo ci saranno gli avversari su strada (ma amici nella vita) Jasper Philipsen, Biniam Girmay, Giulio Ciccone e Antonio Tiberi. Con gli amati racchettoni pare che Pogacar se la cavi bene ma non ovviamente come in bici, dove gli spiragli per le vittorie altrui sono ridotti al lumicino. Un dato su tutti: su 11 gare (in linea e tappe) disputate nel 2024, Pogacar ne ha vinte 9.

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