Giro d'Italia 2025, Vegni: "Tappe in Albania interessanti. Pogacar? Non penso ci sarà"
Ai microfoni di Marca il direttore della Corsa Rosa si apre anche sulla possibile vendita: "Non penso avverrà, ma è possibile l'ingresso di un grande investitore"
Roma, 25 dicembre 2024 - Qualcosa si muove sul fronte Giro d'Italia 2025: la presentazione del percorso completo avverrà a Roma il prossimo 13 gennaio, ma finalmente, dopo mesi di indiscrezioni e voci di senso opposto, è stata svelata la sede della Grande Partenza, che sarà l'Albania. La sete si è un po' placata, ma la curiosità intorno alla Corsa Rosa è ancora viva: parola del direttore Mauro Vegni, intercettato dai microfoni di Marca.
Le dichiarazioni di Vegni
Si parte dalle voci che ipotizzano una cessione del Giro d'Italia al fondo saudita Pif o addirittura ad Aso, che ha già in mano Tour de France e Vuelta. "Questa è una questione che riguarda altre sfere. Posso dire e pensare che potrebbe esserci un grande investitore per far crescere ulteriormente il marchio. Detto ciò, non penso che il Giro d'Italia sarà venduto, ma la questione riguarda il patron Urbano Cairo". Si passa alla Grande Partenza in Albania, un evento storico per due Paesi da sempre molto vicini. "Per me è importante che stiamo esportando il Giro d'Italia. E quelle in Albania saranno tre tappe interessanti, nelle quali gli uomini della classifica generale si metteranno già in evidenza. Le prime due sono per corridori forti, mentre la terza è una cronometro per specialisti, ricca di curve e saliscendi: chi non è proprio bravo nelle corse contro il tempo potrà soffrire". Chissà che nella categoria dei bravi non rientri pure il vincitore in carica Tadej Pogacar, ormai una sorta di rockstar del ciclismo. "Non ha ancora svelato i suoi piani riguardo le corse a tappe e noi, del resto, finora ci siamo concentrati sulla Grande Partenza. Il resto lo si conoscerà il 13 gennaio, data dopo la quale Pogacar potrebbe enunciare il suo programma. Penso però che sarà difficile vederlo al via". Anche Vegni, dunque, per il fuoriclasse sloveno lascia intendere quanto finora sembra un po' una sorta di segreto di Pulcinella: nel 2025 le priorità di Tadej dovrebbero essere l'inamovibile Tour de France e la Vuelta, buona a completare la Tripla Corona. Nel ciclismo però non c'è solo Pogacar: non a caso, in lizza per la prossima Corsa Rosa ci sono Jonas Vingegaard e, condizioni fisiche permettendo dopo il grave incidente di inzio mese, Remco Evenepoel, oltre alla conferma già certa di Primoz Roglic. Quel che realmente manca, al momento, è un italiano che, dopo Vincenzo Nibali, possa competere per i primissimi posti della classifica generale. "Stiamo aspettando da tempo il nuovo Nibali, ma non credo che arriverà presto: il siciliano era un corridore speciale, con tanta qualità e personalità, capace di vincere tutti e tre i Grandi Giri, la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia".
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