Napoli, tris sul mercato per lo scudetto: piacciono Danilo, Fagioli e Pellegrini
De Laurentiis, con tanto di mea culpa in radio, pensa in grande per gennaio: nel mirino i rinforzi chiesti da Conte, il vero artefice della rinascita degli azzurri
Napoli, 25 dicembre 2024 – Aurelio De Laurentiis e il mercato di gennaio, un binomio che non sempre è andato di pari passo nonostante le contingenze del momento. Sia nella cattiva sia nella buona sorte, infatti, il patron raramente è intervenuto in maniera massiva nella sessione di riparazione, preferendo dunque dare fiducia al lavoro svolto in estate. Ci sono però annate e annate e allenatori e allenatori, e quando si porta in panchina Antonio Conte, tra l'altro senza potergli offrire il palcoscenico di alcuna competizione continentale, qualcosa di extra bisogna farlo. Certo, appena pochi mesi fa sono stati addirittura 150 i milioni a uscire da Castel Volturno per rivoluzionare la squadra che era clamorosamente implosa in se stessa dopo lo scudetto, e quello sembrava un maxi investimento sufficiente a far risalire il Napoli dalla decima posizione dell'anno prima alla zona Champions League. In effetti, classifica odierna alla mano, seppur con l'Atalanta prima e con tanti asterischi a complicare il quadro nei piani altissimi, è così, ma l'appetito vien mangiando e strada facendo gli azzurri hanno dimostrato di poter competere per qualcosa di più. Da qui l'idea di De Laurentiis di (ri)aprire i cordoni della borsa a gennaio per provare a rinforzare ulteriormente il suo Napoli nel segno di quella parola scudetto che, a intermittenza, passa da tabù a diktat (e viceversa).
I nomi per gennaio
La prima urgenza in realtà va ben oltre le ambizioni del patron e della sua squadra: l'infortunio occorso ad Alessandro Buongiorno nei giorni scorsi è tutt'altro che banale e richiederà valutazioni per un altro difensore. Valutazioni tra l'altro già in piedi in precedenza per allungare le rotazioni difensive. Poi lo stop dell'ex Torino, che rischia di tornare a gennaio inoltrato, hanno accelerato quel processo che conduce alla suggestione Danilo, il sogno di Conte probabilmente fin dall'estate che ora può assumere concretezza nelle prossime settimane: specialmente qualora Giacomo Raspadori, a sua volta da tempo nel mirino della Juventus, facesse davvero la tratta opposta. Finora il Napoli, a dispetto dello scarso impiego in campo, ha sempre trattenuto il classe 2000, reputato un jolly prezioso in diverse zone del campo. Lo stesso Raspadori, a sua volta, ha sempre saputo imporsi negli scampoli concessi sul rettangolo verde, ma l'impressione è che, in barba alle belle parole, il feeling con Conte non sia mai esploso. Da qui l'apertura all'ipotesi di trasformare l'ex golden boy del calcio italiano in una pedina di scambio proprio con l'acerrima rivale Juventus, che appena qualche mese fa riceveva da De Laurentiis una chiusura totale in entrata e in uscita. Invece, come spesso succede, il presidente sa smentire se stesso e probabilmente anche bluffare, e oggi proprio la Vecchia Signora, dalla quale proviene anche il nuovo direttore sportivo Giovanni Manna, è il focus principale, quasi un modello, per plasmare la rinascita della sua creatura. Le prime pennellate sono andate bene, ma ora potrebbe scattare l'ora della rifinitura finale che, tanto per restare in ambito di tinte bianconere, potrebbe inglobare anche Nicolò Fagioli, un altro prospetto che intriga non poco dalle parti di Castel Volturno. Dall'esperienza di Danilo alla freschezza e al talento forse ancora non totalmente esploso (anche per le note vicende extracalcistiche) di Fagioli: sono questi i principali nomi per gennaio per il Napoli, che però guarda anche alla Roma e a un'altra situazione piuttosto critica a quelle latitudini. Qualcosa tra Lorenzo Pellegrini, l'enfant du pays, e i giallorossi si è incrinato da tempo nel contesto di un'annata complicatissima, al punto che a Trigoria è tutto in discussione: anche il prosieguo dell'avventura di Pellegrini, sul quale il club partenopeo è attento per provare a cogliere un'occasione anche magari a prezzo di saldo. L'eventuale innesto del classe '96 sarebbe balsamico innanzitutto per Romelu Lukaku e non solo per la conoscenza già avvenuta la scorsa stagione, ma anche per avvicinare i reparti e fare da collante, dando quindi ulteriore smalto alla fase offensiva azzurra. Finora questa mansione, con esiti confortanti, è stata svolta principalmente da Scott McTominay e nelle ultime partite da un André-Frank Zambo Anguissa in netta risalita, ma aggiungere una freccia al proprio arco non può che essere un bene. Specialmente per un club ambizioso come quello partenopeo, nel quale anche il Re Mida De Laurentiis ha cominciato a mettersi in discussione.
L'autocritica di De Laurentiis
Intervenuto nelle scorse ore ai microfoni di Radio Crc per i consueti auguri di Natale alla propria piazza, il patron ha fatto mea culpa su alcune scelte personali a detta sua determinanti per quanto successo l'anno scorso, con un crollo post scudetto praticamente senza eguali. Per un presidente attento ai record come ADL, il tonfo della passata stagione è stato e resta tuttora una macchia da lavare via in ogni modo possibile. Anzi, nel calcio ce n'è uno solo: scrivere subito una pagina ancora più bella, magari tornando addirittura a vincere. Finora, il patron ha fatto tutto il possibile per dare seguito a queste intenzioni: ingaggiare uno dei migliori allenatori su piazza e un mercato faraonico in estate, non a caso, hanno condotto il Napoli ai primissimi posti della classifica. Solo questi due step, con il senno di poi, lasciano intendere quanto in realtà De Laurentiis già durante la bella stagione sognasse qualcosa di più del 'semplice' ritorno in Champions League dopo un anno a secco: figurarsi ora che, quasi a metà campionato, la squadra ha risposto al meglio possibile alle sollecitazioni estive, andando oltre ogni più rosea aspettativa. Quindi, oltre al mea culpa radiofonico, mitigato poi dall'ammissione della presenza di altri 'colpevoli' da non citare giusto perché l'elenco sarebbe troppo lungo, possibile che ADL faccia molto altro nell'imminente sessione invernale. Come ad esempio calare il tris da scudetto con Danilo, Fagioli e Pellegrini.
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