Parigi Roubaix 2024 in tv: orari, percorso con settori di pavé e favoriti
Tutti contro Van der Poel alla Roubaix 2024. Mons en Pevele e Carrefour de l’Arbre i settori decisivi, ma fa discutere la nuova chicane ad Arenberg…Subito ritirato Milan per una caduta, Viviani in ospedale
Roma, 7 aprile 2024 - Entra nel vivo l’Inferno del nord, la Parigi Roubaix 2024. l regina delle classiche di un giorno caratterizzata dagli ormai famosi settori di pavé. Subito una maxi caduta nelle fasi iniziali della corsa: a terra una ventina di corridori, tra cui Alberto Bettiol e Jonhatan Milan, costretto al ritiro. Preoccupazione per le condizioni di Elia Viviani, trasportato in ambulanza in ospedale.
Quando si dice Roubaix si dice ciottolato, si dice fatica, a volte anche fango, o comunque polvere se non piove, si dice gloria. L’arrivo è situato, come da tradizione, nel velodromo di Roubaix, ma spesso la corsa si decide prima e nell’edizione 2024, in assenza di Wout Van Aert infortunato, il favorito principale è sicuramente Mathieu Van der Poel, alla ricerca di una storica doppietta con il Giro delle Fiandre vinto il giorno di Pasqua sull’italiano Luca Mozzato.
Sono però giorni di polemiche nel ciclismo a causa delle numerose cadute che hanno coinvolto i big mondiali. Dopo Van Aert, caduto all’Attraverso il Fiandre, c’è stato un tragico Giro dei Paesi Baschi in cui tutti i principali candidati al Tour de France 2024 sono caduti rimediando numerose fratture. A rischio per la Grand Boucle ci sono Jonas Vingegaard, frattura a clavicola e costole, oltre a pneumotorace, Remco Evenepoel, frattura clavicola, mentre quello che se l’è cavata meglio è stato Primoz Roglic, uscito malconcio ma senza fratture. Discesa pericolosa quella della tappa di due giorni fa e segnalata proprio da Vingegaard, ma l’organizzazione non ha messo protezioni sui massi di cemento e sul canale di scolo, così il patatrac è fatto. Urge ripensare al ciclismo, perché i corridori vanno sempre più veloci ma, casco a parte, non hanno protezioni ed è un tema che dovrà diventare di attualità per garantire maggior sicurezza ai ciclisti. Sotto questa ottica, desta polemiche pure la Parigi Roubaix dove è stata inserita una chicance tortuosa prima dell’ingresso alla Foresta di Arenberg, una scelta necessaria per gli organizzatori con l’intento di rallentare il gruppo ma che si è scontrata con qualche parere negativo dei corridori stessi, Van der Poel su tutti. L’olandese si presenta da favorito unico alla corsa, ma Mads Pedersen cercherà lo sgambetto, mentre la compagine italiana punterà su Jonathan Milan, Alberto Bettiol e Luca Mozzato.
Percorso e settori di pavé
Come detto, saranno quasi 260 i chilometri della Parigi Roubaix 2024 che vedrà un totale di 55 chilometri sul ciottolato divisi in 29 settori totali. Il primo sarà al chilometro 96 a Troisvilles a Inchy, l’ultimo sarà invece a Roubaix a un chilometro dal traguardo. Tre, presumibilmente, i tratti decisivi della corsa. Il via alle danze, come da tradizione, parte alla Foresta di Arenberg, situata al chilometro 164 di corsa per 2.300 metri di pavé in costante ascesa. Non dirà il vincitore, ma forse chi non lo sarà. In questo articolo trovate quattro tabelle (la prima è sopra questo paragrafo) con i settori di pavé della Parigi Roubaix 2024: abbiamo inserito la lunghezza del tratto, dove si trovano (a quanti chilometri dall’arrivo) e la difficoltà del settore.
(L’articolo prosegue sotto le tabelle)
La novità è rappresentata da una chicane introdotta all’ingresso che ha fatto molto discutere e su cui, ad esempio, ha storto il naso Mathieu Van der Poel. L’obiettivo è ridurre la velocità, ma un imbuto del genere rischia di essere anche più pericoloso. La sfida, poi, si deciderà invece dal chilometro 211 in avanti, quando ci sarà il settore di Mons en Pevele, tra i più duri, passando per Camphin en Pevele al chilometro 245 e, soprattutto, per il Carrefour de l’Arbre, situato a meno di venti dall’arrivo. Qui chi avrà gambe potrà tentare la sortita decisiva perché il finale non presenta difficoltà e l’ultimo settore vicino al velodromo non farà selezione.
Critico Van der Poel
Come detto, a Van der Poel la chicane introdotta ad Aremberg non è piaciuta, anzi. Molto critico l’olandese nella conferenza stampa di ieri: “La parte più critica siamo noi corridori, che prendiamo molti rischi. Secondo me la chicane rende l’approccio ad Arenberg più pericoloso. Ma in tutte le corse ci sono pericoli. Pedaliamo su strada e non sarà mai uno sport sicuro al 100%”, la chiara presa di posizione dell’olandese della Alpecin.
I favoriti
Uno su tutti, il favorito. Mathieu Van der Poel cerca la storica doppietta Fiandre-Roubaix in maglia iridata, un record che manca da Van Looy più di sessant’anni fa. Se non ci saranno intoppi meccanici o cadute sarà difficile fermarlo. Ci proverà come sempre l’ex campione del mondo Mads Pedersen per la Trek, assieme al compagno di Vdp che corrisponde al nome di Jesper Philipsen, già secondo un anno e vincitore a marzo della Sanremo. Altri possibili protagonisti possono essere Nils Politt, possente corridore abile sul ciottolato, Stefan Kung, altro bel passistone, Tim Merlier, velocista ma un duro su queste strade. Forfait dell’ultimo minuto quello di Dylan Van Baarle, vincitore nel 2022. E gli italiani? Dopo il ritiro di Jonathan Milan, riflettori su Luca Mozzato che è arrivato alle classiche di primavera in grande forma e proverà a ottenere un altro buon piazzamento dopo il secondo posto del Giro delle Fiandre. Infine, Alberto Bettiol, pure lui reduce da un buon Fiandre e pronto a essere protagonista al suo debutto all’Inferno del nord: “Sono curioso di vedere come andrà la corsa, perché è la prima volta che correrò la Parigi-Roubaix – le sue parole - È un capolavoro delle classiche, una corsa lunga e difficile e diversa dal Giro delle Fiandre. È una corsa molto importante per i nostri sponsor e per le persone che guardano in tutto il mondo, quindi speriamo di poter fare una bella gara. Le mie aspettative sono molto alte”. Da capire le sue condizioni dopo la caduta nella prima parte di gara. Come noto, non ci sarà Wout Van Aert che si è infortunato nell’Attraverso il Fiandre e il suo recupero in ottica Giro 2024 è tutto tranne che certo. Lo ha affermato il diesse della Visma Merijn Zeeman a Net Laatste Nieuws: “Van Aert ha anche un polmone contuso. Farà degli altri esami nei prossimi giorni e a quel punto sapremo quale sarà l’effettiva situazione. Ci vorrà tempo per recuperare. Giro 2024?E’ ancora un punto di domanda, non ne abbiamo ancora parlato con i medici”.
La griglia di Costa per la Parigi Roubaix
Dove vedere la Roubaix in tv
La Parigi Roubaix 2024 si disputa domenica 7 aprile con orario di partenza alle ore 11.10 e arrivo stimato tra le 17.04 e le 17.36. Prevista la doppia diretta tv. Live integrale dalle 10.30 su Eurosport 1, canale 210 di Sky, in streaming su Discovery Plus e Dazn. Diretta in chiaro su Raisport Hd, canale 58, a partire dalle 13.20, poi passaggio su Rai Due dalle 15 per il finale di corsa. In streaming su Raiplay. Sarà come sempre uno spettacolo imperdibile
.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su