Milan fuori dall'Europa League: capolinea vicino per Pioli. E lunedì il derby

Doppio ko con la Roma da incubo e contestazione. Le prossime due gare contro Inter e Juve potrebbero non bastare a salvare il bilancio della stagione

di LUCA MIGNANI -
19 aprile 2024
Stefano Pioli, allenatore del Milan e Rafa Leao dopo la delusione della sconfitta contro la Roma ai quarti di Europa League

Stefano Pioli, allenatore del Milan e Rafa Leao dopo la delusione della sconfitta contro la Roma ai quarti di Europa League

Milano, 19 aprile 2024 – L'eliminazione ai quarti di finale di Europa League contro la Roma abbassa sensibilmente le possibilità che Pioli sieda ancora sulla panchina del Milan l'anno prossimo. “Il bilancio andrà fatto a fine stagione, come sempre”, ha ripetuto il tecnico all'Olimpico. Ma uscire così dalla coppa, di fatto l'unico obiettivo che era rimasto, avrà il suo peso.

L'hashtag #PioliOut non è di certo una novità, ma è tornato rapidamente in voga nelle ultime ore, e già questo è un segnale dell’insofferenza dei tifosi nei confronti del mister. Altra istantanea: la contestazione della curva. La squadra è stata chiamata a rapporto e invitata a tirare fuori gli attributi: “I tifosi ci hanno ricordato quanto sia importante il derby di lunedì contro l'Inter. E ovviamente non erano contenti dell'eliminazione e della sconfitta con la Roma”, le parole dell'allenatore.

La partita del Milan

Un Milan cambiato, rispetto all'andata: Musah esterno (mossa intuita da De Rossi già nel pre-partita), Pulisic più accentrato, Calabria a tagliare sempre verso il centrocampo, Bennacer preferito a Reijnders.

Volontà di pressione alta aggirata dalla Roma, che ha trovato troppi spazi sull'uno-due Mancini-Dybala a indirizzare fortissimamente, e alla svelta, la partita. Poi tutto e il contrario di tutto per l'assalto: dentro Jovic con Giroud, poi anche Chukwueze (tra i pochissimi positivi) e Okafor.

Ma nonostante un'ora in superiorità numerica per l'espulsione di Celik (oltre all'uscita di Lukaku e Dybala prima dell'intervallo), l'assalto è stato digerito dalla Roma, in pericolo reale solo sulla traversa di Loftus-Cheek e bucata solo nel finale da Gabbia.

Le parole di Pioli dopo la sconfitta

“Sono deluso, mi aspettavo una prestazione diversa. La Roma ha avuto più qualità e più determinazione: meriti loro, ma anche molti demeriti nostri. Per il derby dobbiamo cambiare tante cose: il livello di qualità, intensità, energia. Se giochiamo così non abbiamo possibilità. Credo che i ragazzi lo sappiano, avremo l'occasione di dimostrare che non siamo questi”.

Sugli episodi chiave: “Grave errore dei nostri centrocampisti non prendere l'inserimento di Mancini vicino alla nostra area. Poi sono state decisive due grandi giocate di Pellegrini e Dybala, invece noi non so quante volte abbiamo tirato da dentro l'area e l'abbiamo sempre messa fuori. Se in due partite tiri quaranta volte e fa gol solo un difensore, vuol dire che non abbiamo avuto né la qualità per segnare, né la determinazione giusta per non subire reti”.

Le prossime gare: il derby e il big match contro la Juve

Non consola che, in campionato, i rossoneri abbiano al momento dodici punti in più rispetto alla scorsa stagione. Anche perché lunedì un altro ko darebbe lo scudetto all'Inter. Pioli ha perso gli ultimi cinque derby tra Serie A, Champions, Coppa Italia e Supercoppa.

Poi ci sarà la Juventus, come ha spesso sottolineato l'allenatore: “Uscire dall'Europa è una delusione, siamo peggiorati rispetto all'anno scorso. Però (sempre rispetto all'anno scorso) possiamo ancora fare molto meglio in campionato”.

Pioli al capolinea e squadra sotto esame

Potrebbe non bastare. De Rossi è stato confermato prima della partita. Su Pioli la società ha sempre battuto sugli stessi tasti: felici di lavorare con lui, non sarà giudicato da una partita, il bilancio lo faremo a stagione conclusa. Contratto in scadenza nel 2025. Ma probabile addio tra qualche mese. Da tempo si rincorrono i nomi per la successione: Lopetegui, su tutti.

Ma anche la squadra non può che essere sotto esame: 21 conclusioni totali, all'Olimpico, ma solo 4 nello specchio. 36 cross effettuati, ma solo 8 completati. Sono mancati i leader: Giroud, Leao, Theo Hernandez.

Sono mancati gli attributi chiesti dai tifosi. Sono mancate le idee decisive. Per questo, a breve, bisognerà decidere: palla a Ibrahimovic, con Moncada e Furlani. I giorni di fuoco di Pioli sembrano finiti. L'aria, piuttosto, è quella da ultimi giorni.

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