Italia, esame di maturità: la Spagna si può battere se si sblocca l’attacco. Raspadori: "Sono pronto”

Giacomo, Scamacca e Retegui le punte da cui Spalletti si aspetta gol. Mancano ancora i loro acuti nel torneo dopo quelli di Bastoni e Barella. Anche con gli esterni Chiesa e Zaccagni la Nazionale può essere più letale .

di GIULIO MOLA, INVIATO
19 giugno 2024

Iserlohn, 19 giugno 2024 – Chiamatela pure la prova del 9. In tutti i sensi. Italia-Spagna non è solo un “clasico” all’Europeo e non vale solo il primo posto del girone B. La partita in programma giovedì sera a Gelsenkirchen è anche un vero e proprio esame di maturità per gli attaccanti azzurri. Affamati di gol, non solo di punti. In particolar modo Scamacca, Retegui e Raspadori, i tre “centravanti” che nella mente di Luciano Spalletti, almeno alla vigilia della manifestazione, avevano il 33% di possibilità per ciascuno di giocare. Ecco, quel di cui il ct ha urgentemente bisogno, è un segnale importante dai suoi bomber. Perché finora colpiscono i centrocampisti (da Barella a Frattesi), si fanno sentire i difensori (Bastoni), ci provano gli esterni (Chiesa può fare ancora di più, Zaccagni aspetta una chance) però mancano gli acuti degli attaccanti.

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori

Se l’atalantino e il genoano (corteggiatissimo dalla Roma) hanno già avuto modo di entrare in clima partita nella gara di esordio con l’Albania, discorso a parte va fatto per il giocatore del Napoli, che debuttò tre anni fa (giovanissimo) nel suo primo Europeo quando Mancini lo mandò in campo quindici minuti col Galles vaticinando per lui comunque un grande futuro.

Ecco, adesso è arrivato il momento di spingere sull’acceleratore per Raspadori (uno che passa il tempo in ritiro studiando e leggendo libri senza farsi attrarre dalla playstation) che farà di tutto per mettere in difficoltà il ct e ricavarsi frammenti di partita già a partire dal match di giovedì sera.

"Sono pronto a conquistare la maglia", dice il calciatore dei partenopei che Spalletti conosce benissimo avendolo avuto a Napoli. Di più: fu proprio Raspadori il 23 aprile 2023 a regalare virtualmente lo scudetto agli azzurri guidati dal tecnico Certaldo con un guizzo allo Stadium contro la Juventus.

"Spalletti è come a Napoli: trasmette la carica in ogni istante. Ha meno tempo rispetto a quando allenava nel club, ma lo sfrutta tutto e noi dobbiamo fare in modo di assimilare il prima possibile". Fra i due c’è grande simbiosi, ora Raspadori (28 presenze e sei reti con l’Italia) vuol ritrovare posto e feeling col gol. E quando gli si fa notare che tre anni fa in Inghilterra era un giovane alle prime esperienze, lui replica con decisione: "Ma io ho 24 anni, e non sono più un giovane... Solo in Italia un calciatore della mia età viene considerato un giovane, quello dei nostri talenti che vincono con le Under azzurre e non trovano spazio nei club è un problema che va avanti da un po’ di tempo. I club dovrebbero permettere ai ragazzi di giocare e sbagliare o non avremo mai il nostro Yamal (chiaro il riferimento al 16enne fenomeno spagnolo). Comunque rispetto a Euro 2021 sono molto più maturo. Tre anni fa ero praticamente alla prima convocazione ed è stata una cosa inaspettata far parte di quel gruppo. Anche se pure essere qui oggi non era scontato. Sono ambizioso e voglio ritagliarmi il mio spazio".

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