Benitez e il ritorno a Napoli: per la panchina azzurra prende quota la soluzione dello spagnolo

Alla luce delle difficoltà per arrivare ad altri profili, De Laurentiis valuta con attenzione la trattativa con l’ex allenatore degli azzurri

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 giugno 2023
Rafa Benitez (Ansa)

Rafa Benitez (Ansa)

Napoli, 2 giugno 2023 - La freschezza del nuovo che avanza potrebbe presto lasciare spazio all'idea di affidarsi a chi il complesso pianeta Napoli lo conosce bene: con il passare delle ore la candidatura di un Rafa Benitez bis sulla panchina azzurra prende sempre più quota.

Un conto in sospeso

Un ruolo lo staranno inevitabilmente giocando le difficoltà per arrivare ai pupilli di Aurelio De Laurentiis. Si comincia da Luis Enrique, che a detta del patron aspetta la chiamata della ricca e intrigante Premier League, si passa per Vincenzo Italiano e Thiago Motta, legati rispettivamente a Fiorentina e Bologna e si arriva alle clausole rescissorie non proprio economiche da sborsare per accaparrarsi uno tra Sergio Conceicao e Julian Nagelsmann. Sullo sfondo, molto sullo sfondo, ci sarebbe la suggestione Diego Simeone: ad oggi appunto una suggestione o poco più. Ecco quindi che torna di moda uno dei primi nomi usciti poco dopo la notizia dell'ufficialità dell'addio a fine stagione di Luciano Spalletti: quel Benitez che all'ombra del Vesuvio, dove ha militato dal 2013 al 2015, ha in un certo senso lasciato un conto in sospeso. In cuor suo il tecnico spagnolo chissà quante volte si sarà sentito in parte artefice della crescita progressiva del Napoli sia in ambito nazionale sia continentale. Qualcosa a onor del vero sotto la sua gestione il club partenopeo lo ha messo in carniere: per la precisione una Coppa Italia e una Supercoppa. Non male per una società che, all'epoca, non era di certo abituata ad aggiornare la bacheca ogni anno. Forse però il segno lasciato dalla mano di Benitez andò ben oltre i due trofei vinti: con l'allenatore spagnolo gli azzurri aprirono la prima finestra sul mercato internazionale, con lo stesso De Laurentiis che per la prima volta sotto la sua gestione cominciò a sacrificare leggermente la salute dei bilanci pur di regalarsi e regalare acquisti di un certo peso.

Nodo modulo?

Se queste sono le note piacevoli, quelle dolenti riguardano un addio, quello di Benitez direzione Real Madrid, non consumato esattamente con le modalità auspicate dal patron e dall'intera piazza. Un motivo in più affinché tutte le parti in causa spingano per un ritorno di fiamma che potrebbe sanare eventuali strascichi rimasti da allora sotto il tappeto. Detto dei risvolti sentimentali, ne esiste uno più pratico che parte dal modulo: Benitez notoriamente si affida al 4-2-3-1, quindi non esattamente il 4-3-3 da cui deve ripartire il Napoli per volere (senza alcuna deroga) di De Laurentiis. In realtà si tratta di due moduli dalle differenze piuttosto sottili e di certo non così marcate al punto da parlare di incompatibilità. Il resto, come sempre, lo deciderà De Laurentiis, uno non proprio avvezzo ai ritorni di fiamma: specialmente quando di mezzo c'è un addio non proprio sereno. Stavolta però, con il sogno scudetto ormai concretizzato, lo stesso patron potrebbe ammorbidire la propria posizione: specialmente se si pensa alle tante difficoltà per arrivare agli allenatori dei sogni.

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