Napoli, è già Conte mania: tutti i possibili nomi sul mercato

Da Lukaku e Dybala, passando per Buongiorno e Gudmundsson fino ad arrivare a Chiesa: gli azzurri si rifanno il look alla vigilia di un nuovo ciclo ricco di suggestioni

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
28 maggio 2024

Napoli, 28 maggio 2024 – Nonostante le parole di Aurelio De Laurentiis, che nella mattinata di ieri ha parlato esplicitamente di una decina di giorni buoni per dare l'annuncio del nuovo allenatore del Napoli, la febbre è già esplosa: un'intera piazza, nonostante un passato a fortissime tinte bianconere sia da giocatore sia da tecnico, è già ai piedi di Antonio Conte, il profilo ritenuto idoneo a rilanciare un progetto sprofondato in un baratro proprio dopo l'apoteosi scudetto. Prima delle firme e degli annunci, che presumibilmente arriveranno tramite il social network X, la prudenza è d'obbligo: di mezzo ci sono personaggi dal carattere così forte che qualcuno già ipotizza scintille e attriti e, soprattutto, cifre importanti che necessiteranno di altri giorni di lavoro. Eppure, la Conte mania già impazza coinvolgendo ogni aspetto del pianeta Napoli: dalle ambizioni di una squadra che l'anno prossimo sarà senza Champions League e senza alcuna competizione europea e che, per giunta, dovrà iniziare la Coppa Italia dai 32esimi, nel bel mezzo di agosto, al mercato, forse il tema che maggiormente accende i tifosi nella bella stagione. A tal riguardo, qualche possibile mossa in entrata sta già animando le notti dei tifosi azzurri, ma molto peso, in attesa ovviamente delle ufficialità, lo giocheranno le uscite.

Paulo Dylala e Romelu Lukaku (Ansa)
Paulo Dylala e Romelu Lukaku (Ansa)

Osimhen e Kvaratskhelia in bilico

È ormai da mesi, quindi da ben prima che l'idea Conte diventasse concreta, che nel capoluogo campano il termine rivoluzione si ripresenta con una frequenza che sarebbe aumentata man mano che le posizioni nobili della classifica si allontanavano. Il maggior indiziato ormai da mesi è Victor Osimhen, per un destino che sembra da tempo ineluttabile a prescindere da tutto e da tutti: dalla mancata qualificazione alla prossima Champions League, prima uno spauracchio e poi una certezza, e anche da quel rinnovo che sarebbe arrivato in inverno, a cifre tra l'altro esorbitanti, e che sarebbe servito solo per tutelare il club partenopeo in caso di effettiva cessione. Insomma, tutto lascia pensare al 'sacrificio' del nigeriano, che però sarebbe un errore considerare una formalità: anche se gli estimatori del bomber non mancano nonostante la stagione non scintillante a livello personale e collettivo, di mezzo resta una clausola rescissoria dal valore di 120-130 milioni che potrebbe scoraggiare qualche potenziale acquirente. Lo stesso De Laurentiis, per una volta, non potrà fare la voce grossa sul mercato, dovendo magari venire a più miti consigli per salvaguardare le finanze del club, sulle quali nei prossimi bilanci peserà la mancata qualificazione alla Champions League, e magari anche per rinforzare un progetto tecnico che non farà più capo alle uniche sue decisioni: l'imminente firma di Giovanni Manna come direttore sportivo è da leggere proprio in tal senso. Non solo Osimhen: in bilico, in caso di offerte irrinunciabili, potrebbe esserci anche qualche altro pezzo da novanta della squadra, come Khvicha Kvaratskhelia, troppo forte un anno fa e troppo deludente in questa stagione per poterne conoscere con certezza il valore sul mercato e l'eventuale potenziale margine di crescita ancora residuo. Eppure, il credito accumulato nella cavalcata scudetto è così ampio che il georgiano ha tuttora estimatori di tutto rispetto, come il Paris Saint-Germain, dove curiosamente, sempre badando alle voci di radio mercato, potrebbe ricongiungersi con Osimhen (ri)formando quella coppia che ha fatto le fortune del Napoli soprattutto nell'anno dello scudetto.

Le suggestioni in entrata: da Lukaku a Dybala, passando per Gudmundsson, Buongiorno e Chiesa

Per due possibili cessioni di lusso, che si aggiungeranno a quelle già preventivate da una rivoluzione che toccherà seconde linee ma anche qualche titolare, con Giovanni Di Lorenzo che proprio negli ultimi giorni ha scritto il suo nome all'elenco degli scontenti, ci sono diversi profili oscillanti tra la lista degli obiettivi veri e quella delle semplici suggestioni. Si comincia da Romelu Lukaku, che già interessava da tempo come possibile nuovo bomber: figurarsi ora che potrebbe ricongiungersi con Conte, il suo mentore ai tempi dell'Inter. Si torna a parlare invece di Juventus per Paulo Dybala, a sua volte reduce da un'annata a tinte miste alla Roma: tante giocate di classe, ma altrettanti infortuni per un bivio che si ripropone a cadenza fissa sul mercato. Da una parte c'è chi vuole continuare a puntare sulla Joya, dall'altra chi invece lo annette nell'elenco dei sacrificabili. Nel mezzo esiste una clausola rescissoria, dal valore di 12 milioni per il mercato estero e di 20 milioni per quello italiano: forse tanti per un giocatore non più giovane e neanche affidabile fisicamente, ma forse la cifra giusta per fare a Conte un regalo magari utile a spazzare via gli ultimi dubbi che lo separano dalla firma. Non solo i nomi grossi già allenati dal tecnico salentino: sul taccuino del mercato del Napoli ci sono da tempo i profili di Alessandro Buongiorno e Albert Gudmundsson, due tra i giocatori individuati per puntellare rispettivamente difesa e attacco. Il problema, in entrambi i casi, riguarda il prezzo e la folta concorrenza, con il club partenopeo che partirebbe svantaggiato nella corsa per la mancanza delle Coppe: il discorso è da applicare maggiormente all'islandese, da mesi nei radar di mercato dell'Inter. Chissà che per le bande non torni di attualità la Juventus, l'acerrima nemica mai come ora 'vicina' al Napoli: l'ultima suggestione parla di Federico Chiesa, forse il miglior profilo da cui potrebbe ripartire il nuovo ciclo azzurro. L'avallo di Conte, per usare un eufemismo, è bello forte e la stessa Juventus ha le idee piuttosto confuse sul figlio d'arte, legato fino al 2025 ai colori bianconeri e ad oggi senza grosse chance di rinnovo. Il colpo finale a questo connubio iniziato nel 2020 potrebbe assestarlo Thiago Motta, da settimane ormai accreditato di diventare il nuovo tecnico della Vecchia Signora: nelle idee tattiche piuttosto complesse e impegnative del quasi ex allenatore del Bologna un giocatore molto 'anarchico' come Chiesa rischierebbe di trovare poco spazio, aprendo quindi ulteriormente una finestra sul mercato già bella spalancata, tra l'altro alla vigilia della vetrina offerta da Euro 2024.

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