Napoli, comincia l'era Manna: i primi punti dell'agenda del nuovo direttore sportivo

Formalizzato nelle ultime ore l'addio alla Juventus, per l'erede di Meluso si avvicina un'estate rovente. Da valutare il destino di Osimhen e Kvaratskhelia, oltre ai nuovi acquisti e, soprattutto, al nuovo tecnico

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
21 maggio 2024
Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 21 maggio 2024 – L'annuncio, sponda Napoli, non c'è ancora, ma da casa Juventus una prima conferma arriva: Giovanni Manna, da oggi ufficialmente non più nel board del club bianconero, si avvia a diventare il nuovo direttore sportivo degli azzurri proprio alla vigilia di un'estate che si preannuncia rovente.

I primi punti dell'agenda di Manna

"Le strade di Giovanna Manna e della Juventus si dividono. E' ufficiale la risoluzione consensuale del suo contratto con il club. L'Head of First Team saluta dopo cinque stagioni insieme": è con questo comunicato, piuttosto scarno ed essenziale, che la Vecchia Signora si congeda dall'ormai suo ex dirigente, che nel giro di poche settimane passerà all'acerrima rivale Napoli, per una tratta che negli ultimi anni è stata piuttosto battuta su entrambe le corsie e non solo con riferimento ai giocatori. Un anno fa, per restare alla sola scrivania, fu Cristiano Giuntoli a trasferirsi a Torino: stavolta sarà Manna a recarsi nel capoluogo campano con l'onere di ricostruire quasi da zero una squadra che poco più di dodici mesi fa si laureava campione d'Italia. Ecco perché parlare di macerie è fuorviante e anche riduttivo guardando alla qualità della rosa del Napoli, ma i fatti parlano di un post scudetto da incubo che oggi, a una giornata dal termine del campionato, recita decimo posto e serio rischio, con tutti i pro e contro del caso, di steccare anche l'accesso all'Europa meno nobile. Probabilmente a prescindere anche dall'eventuale qualificazione alla Conference League, la prima missione del nuovo direttore sportivo azzurro sarà trovare un nuovo allenatore nel contesto di un casting lungo e complesso anche senza più la pesante ombra dei fasti di Luciano Spalletti: al momento il borsino vede Gian Piero Gasperini in pole, tallonato da Stefano Pioli, Vincenzo Italiano e Antonio Conte, il sogno di Aurelio De Laurentiis per ora relegato soltanto a un ruolo appunto di chimera. Sciolto questo primo nodo, con la speranza del quartier generale di Castel Volturno di non sbagliare la scelta come fu un'estate fa, all'orizzonte si staglierà un'altra questione delicata: il futuro e il destino di Victor Osimhen, che per una clausola rescissoria da 120-130 milioni sarà libero di salutare. Soldi poi da destinare alla rifondazione quasi totale: dall'erede del nigeriano, un altro tassello delicato da non fallire, al rimpiazzo di Piotr Zielinski, senza dimenticare la questione legata al destino di Khvicha Kvaratskhelia e Stanislav Lobotka, i due incedibili che però, a fronte di un'offerta irrinunciabile, potrebbero non essere più tali, e la caccia a un centrale difensivo che vada a sistemare un reparto che quest'anno ha fatto acqua da tutte le parti. Insomma, per il giovane Manna, seppur ancora in attesa di annunci ufficiali, la prima estate da direttore sportivo del Napoli si preannuncia calda e complicata. Con tanti saluti a Mauro Meluso, il suo predecessore vicino a un addio che definire in punta di piedi, così come il suo ingresso, è poco.

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