Napoli, ripresi i colloqui per il rinnovo di Kvaratskhelia: la proposta di De Laurentiis

Decisive le pressioni dell'agente del georgiano e la corte del Barcellona. Discorso opposto per Di Lorenzo e Juan Jesus, che si scontrano e rischiano entrambi l'addio

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
30 aprile 2024
Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Napoli, 30 aprile 2024 – All'indomani della debacle di Empoli, arrivata a sua volta dopo il deludente pareggio interno contro il Frosinone, sembrava davvero che il Napoli del futuro dovesse ripartire da una tabula rasa che non avrebbe fatto sconti a nessuno: nemmeno agli eroi di uno scudetto che appare lontanissimo ma che tra pochi giorni tornerà alla ribalta, almeno mediaticamente, grazie al film di Aurelio De Laurentiis. Restando in ambito cinematografico, pare che una sorta di lieto fine sia all'orizzonte per Khvicha Kvaratskhelia, a sua volta finito nel tritacarne che stava (e in parte ancora sta) facendo a pezzi anche i principali artefici del tricolore. In realtà, la maretta tra il club partenopeo e il georgiano si è avviata proprio subito dopo la festa per il campionato vinto ormai un anno fa, quando il tanto atteso rinnovo premio non sarebbe mai arrivato, lasciando il numero 77, idolo indiscusso di un'intera piazza, con uno status contrattuale debole non tanto per quanto riguarda la scadenza (30 giugno 2027) quanto per lo stipendio (1,5 milioni) che tuttora lo postpone a diversi comprimari della formazione. In questi casi, il circolo vizioso si può interrompere soltanto in due modi, tra l'altro antitetici: cessione o, appunto, rinnovo. Nelle scorse settimane, un po' a sorpresa, la prima pista stava prendendo il sopravvento anche a causa delle prestazioni non esattamente invitanti di Kvaratskhelia, di fatto incapace di replicare i fasti della scorsa stagione. Una parziale inversione di tendenza è arrivata contro la Roma, la gara che non ha riportato la vittoria (e il sorriso) a Fuorigrotta, ma che in parte è servita a riaccendere la fiammella di una passione che pareva ormai sopita: quella di un'intera tifoseria, anestetizzata dalla deludente annata in corso, e anche quella della stessa piazza con Kvara, che non ha trovato la via della rete ma ha sfoderato un paio di quelle conclusioni a giro che nel recente passato, forse con un po' troppa fretta, avevano fatto gridare al fenomeno. La stessa fretta che, in effetti, stava già facendo passare i titoli di coda sul rapporto tra il georgiano e il Napoli, vicino invece a cementificarsi sempre di più.

I dettagli del rinnovo

In realtà, le cose non sono andate sempre così nel recente passato e non solo a causa dell'attuale rendimento in campo non esattamente all'altezza dei fasti di un anno fa. Anzi, paradossalmente, proprio nel momento in cui la parabola di Kvaratskhelia aveva intrapreso il picco verso il basso, il primo in carriera, varie sirene di mercato sembravano attentare al rapporto: su tutte quelle del Barcellona, che in casa Napoli guarda con insistenza anche a Stanislav Lobotka. Il destino di quest'ultimo dipenderà dall'offerta che, eventualmente, sarà recapitata sulla scrivania di De Laurentiis, consapevole che per lo slovacco, che va verso i 30 anni, non potrà pretendere cifre astronomiche: discorso ovviamente opposto per Kvaratskhelia, che per meno di 80 milioni (somma a sua volta probabilmente non sufficiente) non si muoverà dal capoluogo campano. Tutto però sembra a un passo dall'essere stoppato da De Laurentiis in persona, che sta (finalmente) per mettere mano al rinnovo promesso ormai da quasi un anno all'entourage del georgiano. Sul piatto c'è un prolungamento di 3 anni (con opzione per un'ulteriore stagione) e, soprattutto, l'adeguamento dell'ingaggio del numero 77, che potrebbe volare fino a 3 milioni di parte fissa, più annessi bonus. Solo in un secondo momento le parti, con il giocatore rappresentato dall'agente Mamuka Jugeli, dovrebbero poi discutere dell'apposizione, ancora incerta, di una clausola rescissoria per sciogliere in futuro il rapporto alle cifre più consone a tutti e, ovviamente, in particolare al Napoli. Per il momento la questione è ancora in una fase embrionale, ma rispetto a qualche settimana fa il clima di disgelo che si registra è tutt'altro che scontato e sembra il preludio a un lieto fine che invece potrebbe non esserci per altri protagonisti, più o meno importanti, dello scudetto dell'anno scorso.

Il retroscena sullo scontro Di Lorenzo-Juan Jesus

Ne rimarrà uno solo: la frase potrebbe sposarsi a Giovanni Di Lorenzo e Juan Jesus, protagonisti famigerati sia in campo, con parecchie sbavature difensive, sia fuori, con uno scontro che potrebbe segnare anche il mercato futuro del Napoli. A dividere i due difensori azzurri è stata la questione ritiro, avallata dal capitano, a sua volta d'accordo con società e Francesco Calzona, e invece osteggiata dal brasiliano, recatosi in prima persona, ma a nome di una parte dello spogliatoio, proprio dal tecnico per chiedere l'annullamento del provvedimento. Venuto a conoscenza della presa di posizione e sentitosi evidentemente anche scavalcato a livello gerarchico, Di Lorenzo ha avuto un duro faccia a faccia con Juan Jesus a Castel Volturno, teatro nei giorni scorsi di diversi confronti ad alto tasso adrenalinico. Cose da spogliatoio, si direbbe in casi analoghi, e probabilmente le cose stanno proprio così, con i due che poi in seguito sarebbero stati protagonisti di un chiarimento: quanto realmente voluto e sincero o soltanto dettato dal bene comune da difendere a ogni costo, il Napoli e un il suo finale di stagione da campione d'Italia in carica da onorare al massimo, è difficile stabilirlo. Fatto sta che, quasi come una beffa, proprio i due sono finiti nel mirino della critica per le reti segnate dalla Roma al Maradona: il brasiliano per aver steso in maniera molto ingenua in area Sardar Azmoun e il capitano per essere salito con colpevole ritardo nell'incrocio che avrebbe poi scagionato, dopo intervento del VAR, Tammy Abraham e la sua (non) posizione di fuorigioco. Chissà che alla fine non siano entrambi a lasciare il capoluogo campano: Juan Jesus per fine ciclo e Di Lorenzo per assecondare le sirene che suonano dalla Premier League. Poi c'è chi come Kvaratskhelia le suddette sirene, ma provenienti dalla Liga, sembra vicino a poterle e doverle ignorare grazie a un rinnovo finalmente davvero in cantiere dopo le tante voci di senso diametralmente opposto dei mesi scorsi.

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