Napoli, De Laurentiis sfida i giocatori: nessuno è indispensabile. Neanche Osimhen

Il patron non cambia registro: non si accettano ricatti da chi è in scadenza di contratto e anche il nigeriano può partire se arriva l'offerta giusta

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
11 luglio 2023
Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 11 luglio 2023 – Non esiste occasione non propizia per una sparata di Aurelio De Laurentiis: anche le feste e le presentazioni diventano il terreno fertile per ribadire le regole che vigono in casa Napoli. Una su tutte: il patron non accetta alcun ricatto, esplicito o meno, da parte dei giocatori.

I giocatori in scadenza nel 2024

Neanche lo scudetto ha ammorbidito il presidente, la cui ultima - ma solo in ordine cronologico - invettiva ha toccato gli elementi della rosa in scadenza il 30 giugno 2024: non proprio pochi e neanche di livello basso. Tralasciando i giovanissimi e gli esuberi, si comincia da Alex Meret, nel cui contratto però figura un'opzione appannaggio del club per prolungare il sodalizio di un altro anno, si passa per Diego Demme e si arriva a Piotr Zielinski e Hirving Lozano, i casi attualmente più spinosi. Il messicano in realtà è da tempo segnalato in uscita dopo che, in effetti, la sua intera avventura in azzurro è stata caratterizzata da più bassi che alti. Il caso del polacco è invece più complesso perché di mezzo ci sono anche sentimenti diversi, poiché in effetti si tratta di uno degli ultimi superstiti del precedente ciclo, quello forse più bello da vedere ma meno efficace in termini di risultati. Proprio la presenza di Zielinski nella rosa della squadra che ha vinto lo scorso campionato ha in un certo senso chiuso un cerchio. Il problema è che a chiudersi potrebbe essere l'intero ciclo in azzurro del classe '94, che piace parecchio a Lazio e Juventus: due compagini che dovranno fare i conti con la nota ritrosia di De Laurentiis a vendere a formazioni italiane i propri assi.

Il caso Osimhen

Con tutto il rispetto per Lozano e Zielinski, comunque due perni del Napoli delle ultime stagioni, il focus di un'intera piazza è tutto per Victor Osimhen, il bomber che ha un contratto leggermente più forte dei compagni. Eppure, neanche la scadenza fissata al 30 giugno 2025 basta a blindare il nigeriano, al quale lo stesso De Laurentiis ha riservato carota e bastone. La carota: al cospetto delle nuove maglie, fregiate del tricolore che è stato propiziato dalla caterva di gol ad opera proprio dal numero 9, ne è stata ribadita l'importanza nel progetto e la voglia di non concepire l'ipotesi cessione. Il bastone: ipotesi che invece esiste qualora a Castel Volturno arrivasse la cosiddetta offerta indecente, con tanto di rassicurazione fornita sulla capacità del club partenopeo di trovare subito un attaccante all'altezza del predecessore. Insomma, il mantra è sempre lo stesso in casa Napoli: tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. Anzi, uno c'è ed è proprio De Laurentiis, il 'motore immobile' del club partenopeo che ha avuto il grande merito di estirpare da un'intera piazza una mentalità che di vincente ha ben poco: quella di identificare praticamente l'intera squadra con un singolo giocatore. Tutto giusto, se non fosse che sul rettangolo verde di gioco i protagonisti sono proprio loro: i giocatori ai quali ADL lancia l'ennesimo guanto di sfida.

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