Mercato Napoli, destino opposto per Natan e Ostigard

Il brasiliano, anche a causa della mancanza di offerte, potrebbe restare per provare a rinascere con Conte, mentre il norvegese piace al Torino: possibile l'inserimento, insieme a Simeone, nella trattativa per Buongiorno

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
11 giugno 2024
Natan (Ansa)

Natan (Ansa)

Napoli, 11 giugno 2024 - Se, come recita un vecchio adagio, le partite le vincono gli attacchi, i campionati si decidono con le difese. Lo sa bene il Napoli, passato dall'incassare appena 28 reti nella stagione 2022-2023 a subirne 48 nella Serie A appena andata in archivio. In questa forbice di 20 marcature di differenza, a cui sommare quell'altra che separa i 77 gol fatti in un passato che sembra ormai remoto e i 55 della parentesi appena chiusa, si incastona il gap tra le posizioni raggiunte in classifica negli ultimi due campionati: rispettivamente la prima e la decima, per un tonfo che, a modo suo, ha scritto la storia. Non a caso, le prime grandi manovre sul mercato del club partenopeo stanno riguardando proprio il reparto arretrato, con due obiettivi già fissati da settimane e intorno ai quali il lavorio è continuo: in pole position c'è Alessandro Buongiorno, il nuovo che avanza e che costa, come dimostrano i 40 milioni chiesti dal Torino, con il Napoli che finora si è spinto a offrire 35 milioni di parte fissa più 5 milioni di bonus, mentre in seconda battuta si staglia il sempre più probabile colpo a parametro zero di Mario Hermoso, che a fine mese si svincolerà dall'Atletico Madrid e per il quale potrebbe essere alle porte un triennio in azzurro. Proprio la coppia di difensori al momento più calda sul taccuino di Giovanni Manna, in caso di duplice fumata bianca, ben fotografa le idee sul mercato e in campo di Antonio Conte, notoriamente avvezzo a plasmare squadre fondate sul giusto mix tra gioventù ed esperienza. Un'altra missione spesso riuscita al neo tecnico azzurro è la rinascita di giocatori già presenti nella rosa ma caduti nella migliore dell'ipotesi in uno stato di torpore: nella peggiore in una crisi nera vera e propria. In casa Napoli, guardando al campionato da poco terminato, i profili da rianimare sono diversi, di cui molti appartenenti proprio al balbettante reparto arretrato.  

Destini opposti per Natan e Ostigard

  Nel novero rientrano Natan e Leo Ostigard, che per motivi e tempi differenti non hanno mai trovato piena fortuna nel capoluogo campano. Il brasiliano, un autentico carneade, era stato acquistato la scorsa estate con il pesante fardello di dover raccogliere l'eredità di Kim Min-Jae, una delle stelle dello scudetto: tra utilizzo con il contagocce e, nelle occasioni in campo, errori personali più o meno marchiani, le cose non sarebbero andate bene per il classe 2001, prelevato dal Bragantino per 10 milioni e legato al Napoli fino al 30 giugno 2028 dietro pagamento di uno stipendio da 1,2 milioni a stagione. Insomma, a maggior ragione alla luce di un precedente palmares tutt'altro che attraente, l'investimento del club partenopeo non è stato di poco conto per Natan, che all'occorrenza si è disimpegnato (in maniera tutt'altro che memorabile) anche da terzino sinistro. Anche questa duttilità, unita alla giovane età, contribuirà a dargli un'altra chance all'ombra del Vesuvio, con la speranza che la cura Conte, notoriamente un grande cultore della fase difensiva, possa aiutare il brasiliano, che a sua volta potrebbe essere uno dei giocatori a giovare maggiormente del probabile passaggio a una linea a tre. Naturalmente la situazione potrebbe cambiare radicalmente qualora al Napoli arrivasse un'offerta interessante per un giocatore che, è bene ribadirlo, Conte comunque non ha inserito nell'elenco dei suoi intoccabili: in quel caso, forse senza neanche troppi rimpianti reciproci, l'ex Bragantino diventerebbe (a sorpresa) una delle pedine tramite le quali plasmare il tesoretto da investire sul mercato. Lo scenario, va detto, al momento sembra improbabile proprio alla luce delle performance tutt'altro che convincenti sfoderate nella stagione alle spalle da Natan, diventato suo malgrado (e in maniera forse anche troppo severa) l'emblema del mercato deludente imbastito dal Napoli nell'estate dello scudetto. Scudetto che invece Leo Ostigard ha vissuto in prima persona, seppur con un ruolo ampiamente da comprimario. Eppure, proprio quel tricolore comunque guadagnato con qualche gettone, unito alla precedente migliore esperienza al Genoa, fa del norvegese un giocatore ancora piuttosto ambito sul mercato dalle squadre di media fascia. Tra esse c'è il Torino: proprio il Torino di Buongiorno e chissà che questo interessamento per Ostigard non sia una sorta di preludio alla cessione della propria punta di diamante. Quel che è certo è che il Napoli vuole provare a fare breccia proprio in questa piccola crepa spuntata nelle resistenze di Urbano Cairo, che potrebbero ammorbidirsi anche a fronte dell'inserimento di un altro giocatore, insieme al norvegese, in una trattativa che verosimilmente terrà banco per gran parte dell'estate.

Il jolly Simeone

  La comparazione del crollo di difesa e attacco non è casuale, come non è casuale la voglia del Napoli di cambiare qualcosa anche nel reparto avanzato. I riflettori se li prende tutti Victor Osimhen e la sua clausola rescissoria che per ora, in sede di mercato, sta facendo più da deterrente che da calamita, ma da decifrare c'è il futuro anche di altri protagonisti, seppur non con ruoli primari. Se i discorsi legati a Giacomo Raspadori saranno verosimilmente rimandati a dopo l'Europeo, che potrebbe spostare gli equilibri in un senso o nell'altro, la storia tra il Napoli e Giovanni Simeone sembra conclusa già da un bel pezzo su entrambi i fronti. Il club partenopeo come attaccante di riserva vuole un profilo più giovane e di prospettiva da far svezzare con la speranza di diventare il bomber del futuro e lo stesso Cholito chiede ormai da tempo più spazio. Spazio che potrebbe trovare al Torino, club fortemente sulle sue tracce, così come di Ostigard: musica per le orecchie di Manna, che pensa di inserire entrambi nella trattativa per Buongiorno per alleggerire l'esborso. L'ultima parola ovviamente spetta a Cairo, che almeno a parole finora ha chiuso la porta alle contropartite tecniche per vendere Buongiorno, a sua volta ritenuto incedibile: a maggior ragione finché non ci saranno novità sul nuovo allenatore, che dovrebbe essere Paolo Vanoli.Leggi anche - Nations League di volley, l'Italia supera il Canada e vede le Olimpiadi  

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