Napoli, gaffe su TikTok contro Osimhen: la furia del nigeriano e le reazioni
Il club partenopeo posta due video dal dubbio gusto che causano l'ira dell'agente Calenda: "Valutiamo azioni legali contro la società"
Napoli, 27 settembre 2023 - C'era una volta un calcio privo dei social network e c'era una volta il rapporto idilliaco tra il Napoli e Victor Osimhen. Oggi nessuna di queste due situazione è più reale e così il web si tinge di azzurro e di giallo allorché un paio di video postati dal canale ufficiale TikTok del club partenopeo genera, nella tarda serata di martedì 26 settembre, l'ira funesta di Roberto Calenda, l'agente del nigeriano.
I video della discordia
"Quanto accaduto oggi sul profilo ufficiale del Napoli sulla piattaforma TikTok non è accettabile. Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell'ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali": parole e musica di Calenda, espresse tramite il social network X (fino a pochi mesi fa noto come Twitter). Insomma, la squadra campione d'Italia in carica e il suo giocatore più rappresentativo, tramite la figura del suo agente (e in prima persona, come verrà spiegato in seguito) si lanciano frecciatine e stilettate grazie a varie piattaforme: il copione degno di una trama di gossip estivo riguarda tristemente la squadra con il tricolore cucito sul petto. Già, ma quali sono i video incriminati che hanno causato la furia notturna di Calenda e del suo assistito? Il primo propone un fotomontaggio a suon di musica della testa di Osimhen su una noce di cocco: molti, su tutti i connazionali del bomber, ci hanno visto addirittura un retrogusto razzista, mentre a quanto pare si tratta soltanto di uno dei tanti tormentoni attualmente in voga su TikTok. Il secondo è legato alla stretta attualità e in particolare al rigore fallito da Osimhen (sempre lui) contro il Bologna: un video di scherno, quasi degno di una squadra rivale che di quella che ha vinto lo scudetto anche grazie alla caterva di gol del protagonista in questione, sulla presunta caccia al penalty del nigeriano prima ovviamente del clamoroso errore che è ancora nella memoria collettiva. Insomma, di entrambi i video si poteva tranquillamente fare a meno innanzitutto per una questione di buon gusto: specialmente da parte di una società notoriamente molto attenta ai comportamenti altrui e spesso sempre pronta a salire in cattedra e giudicare. Detto ciò, nessuno dei due contenuti in esame appare però catastrofico al punto da far presagire quanto successo nella tarda serata di ieri e, soprattutto, quanto potrebbe accadere prossimamente.
Le reazioni e le prospettive
Se Calenda ha usato l'arma della dialettica, Osimhen si è lasciato prendere dall'impulsività e ha subito cancellato dal proprio profilo Instagram (l'unico social che di fatto, finora, mancava all'appello) quasi tutte le immagini che lo ritraggono in maglia azzurra. La classica reazione di primo acchito di chi si sente tradito e colpito da fuoco amico o qualcosa di più? Naturalmente solo il tempo chiarirà bene una situazione che, a questo punto, si muoverà su due piani. Il primo, il più imminente: la partita di stasera contro l'Udinese, tra l'altro nella cornice di un Maradona che dovrà pur schierarsi in qualche modo. Prima la faida in corso era solo tra il bomber e Rudi Garcia, reo a detta di molti di aver quasi distrutto la squadra che appena pochi mesi fa aveva dominato il campionato: con particolare riguardo a un attacco che, ad oggi, fatica in ogni sua unità. Oggi ce n'è una seconda che, a questo punto, riguarda Osimhen e il Napoli: un binomio in effetti tormentato fin dalle primissime battute, con la conferma arrivata ieri pomeriggio allorché Aurelio De Laurentiis è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati per falso in bilancio per l'operazione che nel 2020 portò il nigeriano dal Lille al club partenopeo. Tutti questi fronti sono e saranno in continua evoluzione. Restando all'ambito prettamente sportivo, il pensiero torna al trionfalismo sfoggiato a più riprese quest'estate da ADL sul rinnovo del contratto di Osimhen, in scadenza il 30 giugno 2025. La firma sembrava imminente prima a Dimaro e poi a Castel di Sangro: con tanto di sberleffi alle varie società interessate al nigeriano e pronte a mettere sul piatto offerte milionarie. A questo punto tutto può cambiare e i suddetti sberleffi potrebbero tornare indietro (con gli interessi) proprio al patron, che rischia di vedere naufragare qualsiasi trattativa ancora in piedi per il rinnovo: sempre ammesso che il discorso, di fatto quasi caduto nel nulla dopo l'apoteosi scudetto, sia ancora vivo. Non solo: alla luce dei recenti fatti e di una frattura che potrebbe aggravarsi ulteriormente in caso di effettiva azione legate del duo Calenda-Osimhen contro il Napoli, non è da escludere neanche una novità di mercato già a partire dal prossimo gennaio. Questa ipotesi è ovviamente la più remota: è improbabile che il club partenopeo, a prescindere dal rendimento sul campo della squadra e dagli obiettivi ancora possibili, lasci andare il proprio bomber a metà stagione. Improbabile, ma non impossibile. In effetti, fino a poche settimane fa, chi avrebbe mai potuto immaginare quanto sta accadendo oggi? Nell'ordine: un Napoli in estrema difficoltà in campionato e di fatto già lontano dall'Inter e un Osimhen contestato da gran parte della piazza. Quella stessa piazza che, curiosamente, dopo la furia del Dall'Ara contro Garcia si era invece schierata dalla parte del nigeriano. Insomma, la situazione potrebbe subire altri scossoni a strettissimo giro di posta in un mondo del calcio che, si sa, vive di cambiamenti repentini: specialmente quando arriva il tanto agognato gol. A tal riguardo, la partita casalinga contro un'Udinese in caduta libera potrebbe fungere da primo balsamo per provare a districare i tanti nodi di casa Napoli. Se questa è la prospettiva dei tifosi, ansiosi di tornare alla vittoria dopo le recenti frenate, quella di Osimhen rischia di essere ben più complessa: basterebbe un'ovazione del Maradona per cancellare l'onta a detta sua lasciata dai video della discordia?
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