Napoli, non si sblocca il rinnovo di Osimhen. I due nodi

La trattativa sembra attraversare una fase di stasi, forse voluta proprio dal nigeriano: da risolvere le questioni legate allo stipendio e ai diritti d'immagine

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
12 settembre 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 11 settembre 2023 - La trattativa per il rinnovo del contratto di Victor Osimhen sembra quasi vivere di vita propria, con tanto di oscillazioni periodiche quasi vertiginose che finiscono con l'influenzare l'intera vita del pianeta Napoli.  

Un'estate intensa

Si parlava di oscillazioni: durante l'arco dell'intera estate sull'argomento se ne possono contare almeno una decina e ovviamente di alterno sapore. Si parte dal pessimismo quasi cosmico che aveva seguito il tripudio scudetto, a detta di molti il punto di arrivo di un ciclo: per Aurelio De Laurentiis ma ancora di più per i giocatori, che magari avrebbero preferito andare altrove per mancanza di stimoli o addirittura per paura di non riuscire a confermarsi. Insomma, praticamente quello che potrebbe essere scattato nella testa di Luciano Spalletti, oggi alle prese con ben altri problemi. Invece no: a parte Kim Min-Jae, tra l'altro gravato da una clausola rescissoria che non poteva lasciare indifferenti i top club europei, tutti i pilastri della cavalcata vincente della scorsa stagione sono rimasti, scatenando un nuovo moto di ottimismo che ha avvolto anche la questione Osimhen. Forse fin troppo, con il rinnovo annunciato a strettissimo giro di posta: forse addirittura durante il ritiro estivo. Da scegliere se quello di Dimaro o il successivo, ambientato a Castel di Sangro. Anche in questo caso i fatti avrebbero smentito presto le dicerie popolari, avvalorate tra l'altro da diversi addetti ai lavori. E qui si torna alle oscillazioni vertiginose che riguardano l'intera vicenda: in assenza della firma torna di moda la paura di perdere subito Osimhen, finito inevitabilmente nel mirino della ricca e smodata Arabia Saudita, oltre che del Paris Saint-Germain. Sarà stata la voglia del nigeriano di confermarsi in azzurro, cercando magari anche qualcosa di più come l'assalto alla Champions League oppure lo scarso appeal di campionati e squadre non proprio allettanti: fatto sta che Osimhen resta al Napoli e riparte da dove aveva lasciato, segnando subito diversi gol che propiziano altrettanti risultati positivi della formazione chiamata a difendere il titolo. Tutto molto bello, ma un piccolo grande neo resta: del rinnovo ancora non ci sono tracce. Curiosamente, la vicenda non ha (ancora) trovato il suo lieto fine, ma ha di fatto acceso diversi focolai in seno al Napoli sul medesimo tema. L'attenzione si è via via spostata da Osimhen ad altri pilastri della rosa che magari nel frattempo non se la passano benissimo neanche in campo. Ogni riferimento a Khvicha Kvaratskhelia non è puramente casuale. Poi la smentita fioccata (con tanto di parolacce e toni durissimi) dal quartier generale di Castel Volturno ha momentaneamente calmato le acque intorno al georgiano, che adesso attende solo di sbloccarsi sul rettangolo verde, ritrovando quel gol che manca da mesi. E di Osimhen, ad oggi, cosa si dice?  

Le ultime sul rinnovo. I due nodi

Di certo, al di là di conferme, speculazioni e smentite, il nigeriano resta un caso spinoso. Si comincia dalla scadenza del contratto, fissata il 30 giugno 2025: una deadline che si avvicina a grandi passi, se si considera che in mancanza della tanto attesa firma la prossima estate dovrà necessariamente essere quella della cessione, pena l'addio a zero pochi mesi dopo. Altro che il presunto sberleffo fatto da De Laurentiis all'Al-Hilal sull'eventuale offerta giusta per cedere il proprio asso: se oggi il patron dice di no a 200 milioni, qualora non arrivasse il rinnovo Osimhen potrebbe salutare per molto meno. Dunque, anche per evitare futuri problemi ben più gravi di una proposta di acquisto poco consona arrivata via e-mail, ADL lavora per chiudere quanto prima (e al meglio) una vicenda che ha assunto i tratti di una vera e propria saga. Eppure, neanche oggi, a mercato ormai chiuso da giorni, la trattativa pare vicina a fare qualche passo in avanti. Colpa, se così di può dire, di Osimhen, che temporeggia e si fa quasi desiderare. Questione di priorità, che ovviamente dalla prospettiva del giocatore sono diverse da quelle che angosciano i piani altissimi di una società di calcio. O forse c'entreranno ancora le sirene arabe: poco allettanti dal punto di vista tecnico, ma decisamente da acquolina in bocca sotto il profilo economico. Basti pensare al quinquennale da 45 milioni a stagione messo sul piatto dall'Al-Hilal: un'enormità rispetto ai 4,5 milioni attualmente percepiti nel capoluogo campano. Un dettaglio che evidentemente non è sfuggito né all'attaccante né a De Laurentiis, che non a caso ha dovuto ritoccare al rialzo la sua proposta: l'ultima mossa per provare a blindare Osimhen è offrire uno stipendio da almeno 10 milioni a stagione che sforerebbe di parecchio il tetto massimo fissato dallo stesso patron. In realtà i veri nodi nel contesto della vicenda riguardano altri due tasti. Si comincia dall'apposizione della clausola rescissoria e, soprattutto, dal valore della stessa, che nei piani di ADL dovrebbe ammontare a 150 milioni anche per non dover rimpiangere davvero la proposta dell'Al-Hilal. Proprio quella oggetto del suddetto sberleffo via e-mail. La somma non trova d'accordo Osimhen e il suo entourage, che temono di ritrovarsi ingabbiati in un contratto che potrebbe scacciare qualsiasi eventuale corteggiatrice che magari non arrivi dalla solita Arabia Saudita. L'altro problema non da poco riguarda i diritti d'immagine, notoriamente un vero e proprio scoglio che si presenta con regolarità nel capoluogo campano: specialmente allorché il livello dei giocatori sale. In realtà Osimhen, fin dal suo approdo in azzurro, è stato 'graziato' sotto questo profilo, potendo mantenere il suo sponsor tecnico. A fine anno il contratto che lega il nigeriano a un noto marchio di abbigliamento sportivo andrà in scadenza. A quel punto potrebbe ritornare in ballo il Napoli, consapevole che nel frattempo i guadagni che deriveranno in tal senso saranno ben più corposi. Già, ma per chi? Per il solo Osimhen o anche per la società partenopea? Possibile che anche da questa partita si possa decidere l'esito di una trattativa su un rinnovo diventata ormai una saga.

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