Ciclismo, Pogacar vince il Vélo d'Or 2024

Lo sloveno bissa il successo già ottenuto nel 2021 a coronamento di una stagione da record: l'analogo premio femminile va invece a Kopecky

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 dicembre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 7 dicembre 2024 – Probabilmente mai verdetto fu più telefonato: Tadej Pogacar si aggiudica il Vélo d'Or 2024, il premio che a partire dal 1992 il giornale Vélo Magazine assegna al ciclista più meritevole della stagione da poco conclusa.

Il 2024 di Pogacar

Per lo sloveno si tratta di un bis dopo il successo già ottenuto nel 2021 e, per quanto raccolto nel 2024, l'esito della contesa appariva scontato da mesi. Il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates ha vinto innanzitutto Giro d'Italia e Tour de France, mettendo a referto una doppietta che mancava dal 1998, curiosamente il suo anno di nascita, e lo ha fatto portando a casa 6 tappe da ognuno dei primi due Grandi Giri: il tutto con il piccolo grande rimpianto di non aver dato l'assalto anche alla Vuelta, per completare la tripletta nella stessa stagione mai riuscita ad alcun corridore. Per Pogacar, però, le priorità nella scorsa estate, dopo le fatiche della combo Giro-Tour, erano tre: riposare per non logorare troppo il fisico in vista del futuro più o meno a lungo termine (come da suggerimento più che altro della sua UAE Team Emirates), evitare di creare fratture in seno al gruppo e alla sua stessa squadra per questo eccesso di 'cannibalismo' e, soprattutto, conservare energie per centrare il Mondiale, forse l'obiettivo principale della stagione. Naturalmente, obiettivo andato a segno, emulando la tripletta Giro d'Italia-Tour de France-Mondiale riuscita in precedenza a Eddy Merckx e Stephen Roche. Nel carniere dello sloveno, tanto per provare a non dimenticare nulla, ci sono finiti anche la Strade Bianche, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia, con un poker di vittorie di fila che emula quello già calato da un certo Fausto Coppi. Insomma, fare paragoni è uno sport sempre rischioso e a volte ingeneroso, ma nel 2024 il ciclismo maschile ha fatto rima con Pogacar e le sue gesta. A livello femminile, sempre al Pavillon Gabriel di Parigi, il Pallone d'Oro della bici è andato a Lotte Kopecky, per un verdetto sicuramente meno netto e più discutibile.

Il ciclocross torna in Sardegna

Per il momento il ciclocross non interessa a Pogacar, che però per il futuro non ha chiuso la porta all'esperienza del fango: un futuro però ben più lontano della stagione 2024-2025, quella in cui ci sarà il ritorno della Coppa del Mondo in Sardegna e per la precisione a Cabras in occasione della terza tappa. La data buona è l'8 dicembre e al via della rinomata spiaggia di Is Arutas ci saranno ben 27 italiani: 13 donne e 14 uomini. Non solo gli idoli di casa, come Filippo Agostinacchio e Sara Casasola: sulla costa occidentale dell'isola, nonostante diverse assenze di lusso (su tutte quelle di Fem Van Empel e Thibau Nys), si vedranno anche fuoriclasse del calibro di Lucinda Brand, Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout, Pim Ronhaar e Laurens Sweeck.

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