Genoa-Napoli, probabili formazioni e orari tv. Buongiorno ko: c'è Juan Jesus

Nella conferenza stampa della vigilia, stavolta bella lunga, Conte annuncia la sua scelta per la difesa e il ritorno lampo di Kvaratskhelia. "Ma occhio ai rossoblù, in quello stadio non è facile per nessuno"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 dicembre 2024
Juan Jesus (Ansa)

Juan Jesus (Ansa)

Napoli, 20 dicembre 2024 - Dopo la doppia tempesta chiamata Lazio, per il Napoli è arrivato l'arcobaleno Udinese, la classica vittoria balsamica utile a spazzare via tutte le nubi del recente passato. Infatti, la settimana per gli azzurri è stata serena, al netto della pessima notizia arrivata dall'infermeria che riguarda Alessandro Buongiorno, che ne avrà per diverse settimane. Come se non bastasse, all'orizzonte c'è la seconda trasferta di fila: sabato 21 dicembre alle 18 l'appuntamento è al Ferraris per sfidare il Genoa, un match presentato da Antonio Conte in una conferenza stampa che stavolta non è durata solo una manciata di minuti.  

Le probabili formazioni

  Genoa (4-3-3): Leali; Sabelli, Bani, Vasquez, Martin; Thorsby, Badelj, Frendrup; Zanoli, Pinamonti, Miretti. Allenatore: Vieira Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. Allenatore: Conte  

Orario e dove vedere Genoa-Napoli in tv e streaming

  Genoa-Napoli (fischio d'inizio alle 18) sarà trasmessa in diretta streaming da Dazn, la cui app è disponibile su TimVision Box, PlayStation, XBox, Amazon Firestick e Google Chromecast. Chi è abbonato sia a Dazn sia a Sky, attivando 'Zona Dazn', potrà vedere la partita in tv su Dazn 1 (canale numero 214 di Sky).  

Le dichiarazioni di Conte

   

Buongiorno ko: il sostituto

  Dopo la schiarita dell'ultimo turno, all'ombra del Vesuvio si torna a sognare e a pensare in grande, ma solo a patto di farlo seguendo gli step propedeutici alla crescita. "Non esistono scorciatoie per arrivare all'obiettivo e costruire qualcosa di importante. Si può abbreviare il percorso, ma le scorciatoie sono effimere e regalano un successo non solido, retto da basi che non esistono". E l'impressione è che il Napoli, fin dalla rivoluzione della scorsa sessione estiva, stia provando a rinascere partendo dal basso: finora il raccolto in campionato, 35 punti in 16 giornate, premia il lavoro fatto a ogni livello del club partenopeo. "Questi punti valgono tanto: significa aver fatto bene, fin dagli inizi a Dimaro, con un gruppo di ragazzi che poi è cresciuto strada facendo. Ho fiducia in loro, perché li vedo ogni giorno in azione. Ciò non significa che si vincerà sempre e che non si perderà, ma anche nell'inciampo bisognerà cercare di migliorarsi. Perciò quando vengo qui al centro tecnico di Castel Volturno sono sempre felice, ricevo soddisfazione in un clima positivo ed entusiasta che ben spiega i 35 punti in classifica". Nonostante le belle parole di Conte, a loro volta molto distanti da quelle pronunciate la settimana scorsa nella conferenza stampa in miniatura dopo la doppia debacle con la Lazio tra Coppa Italia e campionato, una grana bella grossa c'è e arriva da Buongiorno, il miglior difensore che dovrà giocoforza lasciare il Napoli al suo destino per qualche settimana: una voragine che aprirà un ballottaggio tra Juan Jesus e Rafa Marin. O forse no, perché il tecnico azzurro ha le idee chiare. "Il sostituto naturale di Buongiorno è Juan Jesus, che è con noi dall'inizio e che s'è sempre allenato bene, dimostrando disponibilità, voglia e attaccamento alla causa. E' un rimpiazzo molto scontato, perché è un centrale sinistro esperto che ha giocato tante partite nel Napoli e che ha affinità con Amir Rrahmani. Ha la mia fiducia e ci parliamo da tempo, perciò lui sapeva che in caso di defezione sarebbe stata la mia prima scelta. Sono tranquillo e sereno: farà una grande prestazione come tutti".  

Il ritorno di Kvaratskhelia

  In effetti, la coppia Rrahmani-Juan Jesus è quella titolare della scorsa stagione: quindi l'esperienza insieme c'è, anche se sulla resa ci sarebbe tanto da ridire. "Non voglio entrare nel passato, non ne ho interesse. Posso solo dire che la fase difensiva, come quella offensiva, si fa con l'intera squadra. Ci vuole collaborazione - continua Conte - e non possiamo pensare che se non prendiamo gol sono bravi solo i difensori o che se ne facciamo il merito va solo agli attaccanti. Si lavora sempre in undici, in entrambe le fasi, ed è quello che facciamo noi quest'anno". Alla benedizione per Juan Jesus, nonostante il passato, fa da contraltare la bocciatura per Marin, uno che invece con la stagione disastrosa dell'anno scorso c'entra ben poco. "Sta lavorando bene, sta crescendo ma io li vedo quotidianamente e se faccio certe scelte non è per simpatia, ma per voler il meglio della squadra. Gli stessi ragazzi a volte mi chiedono perché non giochino: io rispondo che voglio vincere. Io stesso in carriera mi sono sempre dovuto sudare la pagnotta, accettando anche la panchina e così è per i miei giocatori: ecco perché oggi Juan Jesus è la soluzione che mi convince di più". Dall'infermeria arrivano anche buone notizie, come il recupero lampo di Khvicha Kvaratskhelia, anche se probabilmente buono a partire solo dalla panchina al contrario di David Neres. "Ieri ha ripreso ad allenarsi con noi e oggi l'ho visto più sciolto: ci ha dato la sua disponibilità e verrà con noi. E' un recupero importante per noi. Abbiamo però anche Neres, che è cresciuto tantissimo ed è più coinvolto. Ha capito che abbiamo bisogno di calciatori che non siano mai passivi e che siano impegnati in entrambe le fasi. In generale sono contento di lui, che mi dà una doppia alternativa su entrambe le fasce". Si passa poi a parlare (finalmente) anche del Genoa. "Non è mai facile giocare a Marassi, uno stadio all'inglese: un clima caldissimo, con i tifosi vicini. Dovremo andare lì e fare la nostra partita, cercando di esprimerci al massimo, riportando al massimo ciò che abbiamo preparato in settimana. Ci vorranno spirito e voglia di aiutarci come fatto a Udine, dove siamo andati in svantaggio in maniera casuale. Anche in quelle circostanze abbiamo però dimostrato di mantenere il polso della situazione". Merito anche della rete con cui Romelu Lukaku ha aperto la rimonta. "La sua crescita è sotto gli occhi di tutti: sta lavorando meglio ed è sempre più tranquillo e sereno e deve continuare così".

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