Empoli-Napoli, Conte: "Finalmente si gioca, troppa esaltazione in questa sosta"

In vista del match del Castellani, il tecnico prova a riportare equilibrio tra gli azzurri, privi dell'infortunato Lobotka: "Abbiamo Gilmour che meritava questa chance"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
18 ottobre 2024
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 18 ottobre 2024 – La sosta per lasciare spazio alle Nazionali, si sa, è lunghissima sia per le squadre alle prese con periodi complicati, che la trascorrono a leccarsi le ferite e a scacciare brutti pensieri, sia per quelle di vertice, che invece si godono i propri numeri da sogno prestando però attenzione a non mollare per strada elementi preziosi come la concentrazione e l'umiltà. Non a caso, a due giorni dal match contro l'Empoli, in programma domenica 20 ottobre alle 12.30 al Castellani, Antonio Conte torna a parlare in conferenza stampa e lo fa battendo proprio su questi tasti.

"Finalmente si gioca"

Il tecnico azzurro, non a caso, prova subito a riportare tutti con i piedi per terra dopo settimane in cui il mantra generale è stato elogiare il Napoli. "Abbiamo ancora il cartello che indica i lavori in corso e dopo tre mesi non potrebbe essere altrimenti, perché in caso contrario andremmo pure a sottovalutare una ricostruzione come quella che stiamo vivendo noi. C'è però sicuramente soddisfazione per quello che stiamo facendo: stiamo lavorando tanto e bene grazie a un gruppo che ha predisposizione a farlo. Tutto ciò mi fa piacere ma - continua Conte - serviranno gli stessi ingredienti anche quando le cose andranno meno bene, perché in fondo nei momenti felici è tutto più semplice". Parole sagge, a maggior ragione ora che dopo questa sosta, rispetto alla precedente, per il Napoli aumentano gli ostacoli. Si comincia dalla pressione. "Sono passate solo 7 giornate e ho percepito un'esaltazione esagerata in questi giorni di pausa: per fortuna ora si torna a giocare. L'affetto ci fa piacere, ma al tempo stesso bisogna essere realisti e considerare quante poche partite ci sono alle spalle e quanti pochi punti separano tutte le zone della classifica, da quella più alta a quella più bassa". Insomma, a detta di Conte basterebbe poco per scivolare giù. A tutto ciò va poi aggiunta la primi mini emergenza infortuni della stagione azzurra. "La sosta ci ha portato dei problemi fisici. Quello di Stanislav Lobotka non è gravissimo, ma ci sarà comunque bisogno di affrontarlo bene per recuperarlo al meglio: dispiace tanto, perché stava facendo benissimo, ma così facendo avremo la chance di vedere dall'inizio e con un bel minutaggio Billy Gilmour, che come avevo già detto stavo penalizzando molto utilizzandolo poco nonostante i grandi allenamenti che ha disputato fin dall'inizio. Abbiamo davanti un triennio in cui dobbiamo costruire una squadra con ruoli doppi e penso che questo sia l'esempio più calzante: dispiace per Lobotka, ma abbiamo piena fiducia in Gilmour". Al di là dei pronostici dettati dai nomi e dai blasoni delle squadre e dei giocatori, l'impressione è che per uscire vincitori da un campo storicamente ostico, dove tra l'altro gioca la seconda miglior difesa del campionato, da parte del Napoli sia necessaria una prestazione pressoché perfetta. "Parliamo di una formazione che ha perso una sola volta, per giunta prima della sosta e all'Olimpico contro la Lazio. E' ben organizzata sia in campo sia fuori, con una presidenza da sempre volta alla creazione di progetti a basso costo e con la massima resa nel segno dei giovani. Storicamente il Castellani è un campo duro per il Napoli e la storia va rispettata ma - continua Conte - dovremo essere bravi noi a scrivere altri capitoli. Detto ciò, occhio all'Empoli, allenato da una bravissima persona e costituito da giocatori che parlano spesso di organizzazione massima: la stessa che dovremo avere noi".

"Una partita alla volta"

Neanche il tempo di provare ad allentare la tensione e la pressione sugli azzurri che a Conte viene chiesto un commento sul ciclo da 5 partite alle porte da qui all'altra sosta, da molti indicato come un altro possibile momento della verità. "Chi mi conosce sa che guardo a una gara per volta e cerco di trasferire questa mentalità a chi lavora con me. Nel caso in esame, come detto, pensiamo all'Empoli e poi al Lecce, senza sottovalutare queste partite per guardare magari quelle successive, che qualcuno reputa erroneamente più difficili delle prossime che avremo all'orizzonte. Non bisogna guardare oltre il prossimo match, che è il più delicato, complicato, difficile e importante di tutti. Poi, quando sarà il momento, penseremo alla sosta e a come saremo arrivati, ma intanto la strada da fare è ancora lunga". Le prossime due gare, quelle da molti indicate erroneamente (a detta di Conte) come semplici, rischiano di nascondere molte insidie per un Napoli che in passato cadeva spesso in occasioni simili. "Come ho già affermato, le squadre più forti e vincenti sono quelle che sanno cambiarsi l'abito e anche sporcarselo all'occorrenza. Bisogna capire il momento, anche durante la stessa partita, e l'avversario. Poi la giornata no può capitare e anche in quel caso - continua Conte - dobbiamo essere bravi a gestire la situazione, soffrendo se necessario. Chi non è abituato a farlo non può pensare di essere un vincente, perché la vita è fatta di sofferenza, di resilienza e di sacrificio: tutti ingredienti che voglio vedere sempre, a cominciare da Empoli". Giusto per aggiungere una difficoltà, come detto, il Napoli giocherà al Castellani senza Lobotka, come non accadeva da 2 anni. "Per fortuna abbiamo Gilmour, un ragazzo molto preparato nella fase di costruzione e molto ligio agli allenamenti non solo ora che sa che deve giocare, ma da quando è arrivato. Quindi, non cambieremo nulla a livello di organizzazione di gioco". Invece gli altri acciaccati Mathias Olivera e Alex Meret, pur stanno meglio del previsto, non verranno rischiati: chissà che invece non scatti l'ora di David Neres dall'inizio in luogo di uno tra Khvicha Kvaratskhelia e Matteo Politano. "Rispetto alla prima sosta è cresciuto molto e non nego che oggi mi mette in difficoltà. In alcuni momenti, per caratteristiche offensive, il ballottaggio è aperto con Kvara, ma l'equilibrio nel calcio è tutto. Comunque, siamo solo all'inizio e ci sarà spazio per tutti in questo processo di ricostruzione che stiamo portando avanti finora alla grande".

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