Roma-Napoli, Conte: "Partita complicata. Il mercato? Manca ancora il rimpiazzo di Kvara"
Alla vigilia del match dell'Olimpico, il tecnico azzurro non lesina stoccate alla società partenopea: "Qui ci sono parametri economici che non ci permetteranno mai di essere al pari delle big"

Antonio Conte (Ansa)
Napoli, 1 febbraio 2025 - La settima vittoria di fila è arrivata grazie allo 'scalpo' più ambito, quello contro una Juventus che fino allo scorso turno in campionato non aveva ancora perso: il prossimo esame per il Napoli capolista è forse ancora più complicato, perché domenica 2 febbraio alle 20.45 per blindare ancora di più la leadership ci sarà da espugnare l'Olimpico di una ritrovata Roma. La pensa così anche Antonio Conte, che nella consueta conferenza stampa della vigilia, a dispetto dell'ottimo umore della piazza, non ha lesinato critiche alla società e al mercato condotto finora.
Problema mercato
La chiacchierata davanti a microfoni e taccuini del tecnico azzurro parte proprio da quelle da lui reputate le note più dolenti. "Chi mi conosce sa benissimo che non mi isolo, che partecipo attivamente a tutte le problematiche societarie per provare a risolvere in maniera costruttiva i problemi. Vista la mia esperienza, cerco di essere parte attiva per dare la mia opinione e provare a eliminare la criticità, senza aggiungerne altre. C'è infatti una differenza sostanziale tra il risolvere il problema e il toglierlo: se lo si rimanda soltanto, nel calcio poi prima o poi si riproporrà". La tirata di Conte sembra vaga: già, sembra, perché poi i riferimenti al mercato e in particolare alla cessione di Khvicha Kvaratskhelia si fanno sempre più diretti. "Dissi che il mercato avrebbe dovuto restituirmi una squadra allo stesso livello. È invece chiaro che abbiamo perso un giocatore importante che ad oggi non è stato ancora sostituito. Va tutto bene, ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi. La società ha incassato 70-75 milioni e finora ha rimpiazzato tutte le altre uscite, ma non quella di Kvara. Nessuno può dire con certezza se ci siamo indeboliti o rinforzati, ma lui è oggettivamente un campione che ha fatto le fortune di questa squadra. Sono già diverse partite che siamo senza lui e questo rende ancora più merito al gran lavoro dei ragazzi, che hanno raccolto 53 punti, gli stessi dell'anno scorso. Vederli lavorare – continua Conte – mi riempie di gioia perché hanno voglia di crescere e anche se siamo pochi a livello numerico anche a causa di qualche infortunio, da loro ricevo la massima disponibilità. In questi momenti devo quindi guardare cosa ho in casa, non cosa non ho".
I messaggi del tecnico azzurro sono chiari: il primo è un invito alla società a rimpiazzare Kvaratskhelia e il secondo è un elogio a chi è rimasto e che domani dovrà vedersela con una Roma tornata pericolosa. "La loro rosa ha valori assoluti sia nei titolari che nei ricambi. Rispetto a quando li abbiamo affrontati due mesi fa, sono diventati più squadra e lo dimostra il loro ruolino di marcia in particolare in casa, dove tra campionato ed Europa League hanno vinto 7 partite di fila, realizzando 23 gol e subendone solo 3. E' una testimonianza della loro forza ma anche di quella dell'Olimpico, uno stadio che come il nostro sa trascinare. L'abbiamo preparata nel modo giusto, con la consapevolezza che anche loro un anno fa ci sono arrivati davanti".
Le insidie della Roma
Difficile trovare dei nei al Napoli capolista: uno forse c'è ed è la scarsa efficacia nelle ripartenze, con appena 8 a referto, per il peggior dato in Serie A che domani sera si scontrerà con una squadra che invece fa di questo fondamentale uno dei suoi punti di forza. "Bisognerà prestare molta attenzione quando si attaccherà e, paradossalmente, al cospetto di alcuni giocatori bisognerà essere pessimisti e pensare già di poter perdere quella palla e al loro successivo contropiede. Noi faremo di tutto per fare una bella partita, portando avanti ciò che propugnamo da inizio campionato, ma non sarà facile perché hanno grandi stoccatori dal limite e anche giocatori di qualità nello stretto".
L'argomento pregnante torna il mercato, con la mancanza del cosiddetto botto (finora) che a detta di molti potrebbe infiammare definitivamente la lotta scudetto a favore del Napoli. "Bisogna aspettare la fine della sessione prima di trarre conclusioni. A me cambia poco: sono preparato in un senso o nell'altro e penso debba essere così, perché questa è una barca in navigazione e non ferma nel porto. Ho sempre detto che sta al club prendere decisioni e che io, se posso, dico la mia. Sono però consapevole che il nostro mercato non sarà mai allo stesso livello di quello delle big per parametri economici, di stipendio e di volontà dei giocatori da convincere e rispettare. In questo non posso fare la voce grossa. Posso solo dire testa bassa e pedalare, senza lamentarci ed essere poco costruttivi: bisogna solo portare la nave in porto nelle migliori condizioni possibili".
Conte ha le idee chiare, così come le ha avute nei giorni scorsi, concedendo tre giorni liberi alla squadra. "I giocatori se li sono guadagnati e poi, senza entrare troppo nei dettagli, hanno ripreso con un doppio allenamento, a testimonianza del fatto che non faccio regali". Insomma, il metodo Conte è anche questo, con il fine di mantenere coeso un gruppo nel quale anche le seconde linee giocano la loro parte. "C'è la volontà di continuare a crescere anche da parte di chi magari, vedendo meno il campo, potrebbe avere la tentazione di andare altrove. Per fortuna il mercato sta per finire e la cosa buona è che siamo tutti allineati e concentrati. Tutti dobbiamo tirare fuori il meglio e continuare a vivere questo percorso che può dargli molte soddisfazioni. In tal senso, vedo tanti miglioramenti anche a livello di mentalità e di senso di appartenenza e le risposte migliori me le stanno dando proprio quei giocatori che giocano meno".
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